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Conftrasporto, il nodo della formazione tecnica superiore

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Gli Istituti Tecnici Superiori al centro del piano Scuola proposto da Draghi: Conftrasporto chiede un confronto

Tra le novità che l’insediamento del Governo Draghi lascia presagire, c’è anche quella della scuola: al mondo logistico non è sfuggito che un vecchio cavallo di battaglia, ossia l’importanza della formazione tecnica superiore, è stato accluso al piano dell’esecutivo.

Gli ITS (Istituti Tecnici Superiori, per l’appunto) sono da anni al centro delle richieste di aziende e associazioni di settore come Conftrasporto, consce che proprio da quelle aule potrebbero uscire i dipendenti della logistica di domani.

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Conftrasporto-Confcommercio, formazione tecnica al centro

«Da anni puntiamo a valorizzare, anche nel settore del trasporto, una formazione di alto livello, che sia in grado di rispondere alle richieste del mondo imprenditoriale – dichiara Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio – Nuovi percorsi per nuovi lavori, professionalità e competenza tecnologica avanzata sono le parole chiave di un nuovo corso che abbiamo avviato nel 2016 con i primi protocolli siglati con il MIUR su ITS e alternanza scuola-lavoro. Siamo soddisfatti che sia diventato un punto importante del programma del Governo».

Draghi viene dunque definito ‘lungimirante sulla formazione tecnica superiore’, per la quale Conftrasporto-Confcommercio chiede un tavolo di confronto in merito alle competenze richieste dalle aziende. 

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Fondi agli ITS dal Recovery Plan

Gli ITS, gli istituti tecnici superiori ad alta specializzazione, riceveranno un innesto di nuovi fondi con il Recovery Plan, ottenendo così una nuova centralità a questo tipo di scuole.

Secondo Conftrasporto è necessario che il Governo ascolti le imprese «perché si possano costituire nuovi centri ITS in base alle specifiche necessità dei territori regionali, con una valorizzazione della qualifica all’interno dei percorsi tecnici, al fine di garantire l’occupazione piena dei tecnici formati».

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