“Più controlli sui trasportatori stranieri”. E’ una richiesta che sa tanto di appello quella formulata da Assotrasporti che, alla luce dei drammatici episodi avvenuti nell’ultimo mese, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al ministro dell’Interno Angelino Alfano e al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio (e ai rispettivi viceministri e sotttosegretari) auspicando maggiori controlli stradali sugli autotrasportatori stranieri.
Di maggiori controlli da parte di Polizia stradale e Forze dell’ordine in generale Assotrasporti ne ha sempre rivendicato la necessità, una necessità diventata oggi, dopo la strage di Parigi e tanti altri attentati firmati dall’Isis, impellente. “Gli eventi gravissimi delle ultime settimane mostrano che è giunto il momento di dire finalmente “sì” a maggiori verifiche sui mezzi con targhe straniere e autisti di altra nazionalità comunitaria o extracomunitaria, liberi di circolare in modo spesso irregolare (in regime di cabotaggio abusivo, in violazione dei tempi di guida, con coperture assicurative insufficienti, ecc.), ma anche di trasportare indisturbati persone e armamenti – ha rimarcato l’associazione – Controlli più diffusi ed efficaci contribuiranno ad aumentare la sicurezza del nostro Paese, in un contesto globale di grande incertezza e minaccia, ostacolando trasferimenti illegali di individui ed armi da uno Stato all’altro in territorio europeo”.
Assotrasporti poi sferra un duro attacco. “Le statistiche ufficiali, diversamente dai numeri dei controlli dichiarati, confermano quanto ogni giorno si palesa sulle nostre strade: solo i veicoli con targa italiana vengono fermati, a vantaggio di quelli stranieri, generando un’inaccettabile azione discriminatoria a discapito dei nostri trasportatori. La sola giustificazione delle difficoltà di dialogo con gli stranieri non giustifica questa situazione. Le Forze dell’Ordine hanno, innanzitutto, il dovere di preoccuparsi della sicurezza dei cittadini e non solo di rimpinguare le casse pubbliche con i soldi degli autotrasportatori italiani! Devono, dunque, garantire controlli indiscriminati, ripartendo equamente il numero delle verifiche sugli autotrasportatori italiani e su quelli di altre nazionalità. È illegittimo che i soli ad essere soggetti a controllo siano i nostri cittadini. Se gli agenti non sono nelle condizioni di controllare anche gli stranieri, allora non fermino neppure gli italiani e si limitino ad intervenire in caso di incidenti o per dirigere il traffico. Sollecitiamo ancora una volta il Governo a dar seguito alla nostra proposta di costituire un tavolo di lavoro comune tra associazioni e Forze dell’Ordine, con l’obiettivo di rivedere le strategie sui controlli e formulare apposite istruzioni“.