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Digitalizzare, per il settore marittimo è ormai un fatto di reputazione

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Il settore marittimo è sempre più consapevole della necessità di implementare la digitalizzazione per rimanere competitivo e migliorare la propria reputazione. Le dinamiche globali, da quelle economiche ai conflitti, influenzano il commercio e la domanda di merci, creando scenari significativi per l’ecosistema del trasporto marittimo. 

I vettori devono lavorare più velocemente, comprendere meglio i cambiamenti e offrire un servizio a dir poco eccezionale per mantenere la fiducia dei clienti e attrarre nuovi affari. 

La digitalizzazione permette di rispondere a queste sfide con strumenti avanzati di previsione e pianificazione, andando ad incidere sull’efficienza operativa e sulla qualità del servizio.

Le branche del settore marittimo interessate dai cambiamenti

Sono molteplici le branche del settore marittimo ad essere interessate dai cambiamenti digitali. Tra queste si può citare la gestione delle operazioni portuali, nelle quali l’uso di tecnologie come i sensori IoT e i sistemi di gestione del traffico marittimo migliorano la visibilità e l’efficienza delle operazioni portuali. Un esempio è dato dal porto di Rotterdam, che ha sviluppato un “Digital Twin” per monitorare e ottimizzare le operazioni in tempo reale.

In generale la digitalizzazione consente una migliore tracciabilità delle merci e una gestione più efficiente dell’inventario. Piattaforme come TradeLens, sviluppata da Maersk e IBM, utilizzano la blockchain per migliorare la trasparenza e la sicurezza della catena di approvvigionamento.

Inoltre, sistemi avanzati di gestione dei ricavi e di automazione dei prezzi aiutano i vettori a rispondere rapidamente ai cambiamenti della domanda e a ottimizzare i profitti. L’uso di big data e analisi avanzate consente di prendere decisioni strategiche basate su dati accurati.

Ricadute dovute alla mancata digitalizzazione

L’assenza di digitalizzazione nei processi marittimi ha ricadute significative sia finanziarie che di reputazione: le inefficienze operative possono portare a perdite di ricavi. Come per il settore dei magazzini, la mancanza di automazione e l’uso di processi manuali aumentano il rischio di errori e ritardi, riducendo la redditività complessiva.

Un’esperienza cliente incoerente e una bassa trasparenza nei preventivi e nelle prenotazioni danneggiano la fiducia e la fedeltà dei clienti. Le inesattezze nelle fatture e i lunghi tempi di attesa peggiorano ulteriormente il rapporto con i clienti.

La mancanza di digitalizzazione può compromettere la reputazione di un vettore come fornitore di servizi affidabile e innovativo. Questo può influire negativamente sulla capacità di attrarre nuovi clienti e di mantenere quelli esistenti.

Ostacoli all’adozione di tecnologie digitali nello Shipping

Anche il fronte degli ostacoli alla digitalizzazione del settore marittimo è ben nutrito. Intanto, molti vettori utilizzano un mosaico di tecnologie diverse, rendendo difficile l’integrazione e la standardizzazione dei dati. Questo comporta un ostacolo alla capacità di prendere decisioni informate e di ottimizzare le operazioni.

In aggiunta a ciò, la catena di approvvigionamento marittima è spesso di per sé frammentata, con una generale mancanza di visibilità e standardizzazione dei dati, il che rende difficile catturarli e sfruttarli quotidianamente.

Vi è poi un fattore culturale, che vede molte organizzazioni nel settore marittimo ancora legate a sistemi legacy e a una mentalità basata sul mantenimento dello “status quo” che naturalmente ostacola l’adozione di nuove tecnologie e processi digitali.

La digitalizzazione richiede poi investimenti significativi in nuove tecnologie, formazione del personale e aggiornamento delle infrastrutture esistenti, che può rappresentare un ostacolo per molte aziende, specialmente quelle di piccole e medie dimensioni.

Infine, gli attacchi informatici ai porti e alle infrastrutture marittime sono sempre più frequenti e possono causare gravi interruzioni alle operazioni, ritardi e perdite economiche.

Chi sfrutta già la digitalizzazione nel settore marittimo

Nonostante le difficoltà a farne una pratica sistematica, ci sono esempi costruttivi di come la digitalizzazione sia già stata implementata con successo.

Uno riguarda il porto di Rotterdam, che ha sviluppato un “Digital Twin” sfruttando sensori IoT per creare una replica digitale del porto di cui si serve per migliorare la gestione delle operazioni e l’efficienza.

Altro scalo portuale a forte digitalizzazione è quello di Singapore, che ha implementato sistemi avanzati di gestione del traffico marittimo e piattaforme digitali per migliorare la visibilità e la tracciabilità delle merci.

Maersk, il colosso danese del trasporto container, ha sviluppato la piattaforma TradeLens in collaborazione con IBM, utilizzando la tecnologia blockchain per migliorare la trasparenza e l’efficienza della catena di approvvigionamento, mentre MSC (Mediterranean Shipping Company) ha adottato tecnologie avanzate di gestione della flotta e sistemi di monitoraggio in tempo reale per ottimizzare le rotte e migliorare la sostenibilità.

Infine, il porto di Anversa ha implementato una piattaforma digitale chiamata NxtPort, che raccoglie e condivide dati tra i vari attori della catena di approvvigionamento, migliorando la collaborazione e la trasparenza.

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