Dipendenti più motivati se l’azienda è Agile!

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C’è una parola, ormai, sempre più ricorrente quando i temi trattati sono efficienza, efficacia, leadership o successo: la motivazione, ovvero la capacità di stimolare l’interesse di qualcuno nei confronti di qualcosa. In particolare, nel caso di un’organizzazione, stimolare l’interesse dei dipendenti nei confronti dell’azienda e dei suoi obiettivi.

Motivare i propri dipendenti è molto più facile a dirsi che a farsi. Infatti, non sono sufficienti le classiche frasi motivazionali se poi nei fatti i dipendenti non vengono apprezzati e coinvolti.

È bene sottolineare che il denaro e lo stipendio hanno poco a che vedere con la motivazione. Infatti, un dipendente, anche se ben pagato, raggiungerà i minimi risultati se non appassionato a quel che fa ed all’output che produce.

Come motivare il personale del proprio team è fonte di dibattito con numerose correnti di pensiero. Basta digitare su google qualche parola chiave per trovare moltissimi consigli su come affrontare questo tema tanto importante quanto critico. Vi sono numerosi passaggi fondamentali per un’efficace motivazione, tra cui: rendere l’ambiente lavorativo sereno, stimolare la collaborazione, chiarire gli obbiettivi, apprezzare il lavoro altrui, spiegare le decisioni ed offrire una crescita ai propri dipendenti.

Non possiamo ancora sbilanciarci su quale sia, tra le tante strategie, quella migliore, quel che è certo, però, è che motivare i propri dipendenti è ormai essenziale.

A sottolinearlo è anche l’Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano che nel comunicato stampa disponibile al seguente link riporta alcuni dati interessanti.

In particolare, nelle organizzazioni “agili” é motivato l’85% dei dipendenti, il triplo rispetto alle organizzazioni tradizionali. Purtroppo, però, in Italia solo un’organizzazione su cinque sta effettivamente introducendo un modello organizzativo agile.

Mariano Corso, Responsabile scientifico dell’Osservatorio HR Innovation Practice, commenta così i risultati: “La trasformazione verso modelli organizzativi più agili è un passaggio che tutte le realtà dovranno compiere per poter affrontare il futuro. Questa evoluzione, però, non può essere calata dall’alto né essere troppo rapida, ma è un percorso di allenamento che richiede il coinvolgimento di tutta l’organizzazione. La ricerca evidenzia come la maggior parte delle organizzazioni sia ancora all’inizio di questo percorso e come, ad oggi, abbia ancora modelli organizzativi lontani dagli approcci agili. Anche le stesse organizzazioni agili devono però mantenersi in costante allenamento per non perdere quella elasticità e resilienza al cambiamento che rappresenta il loro principale punto di forza”.

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