I nuovi equilibri del commercio globale tra Asia e America Latina

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Tra la Nuova Via della Seta e la crisi di Panama, mega porti cinesi in Perù e bypass ferroviari in Messico

Il commercio globale tra l’Asia e l’America Latina sta vivendo una fase di trasformazione, grazie a diverse iniziative che mirano a creare nuove rotte e infrastrutture per il trasporto delle merci. 

Due di queste iniziative sono il mega porto di Chancay in Perù, costruito da una società cinese, e il corridoio interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec in Messico, che utilizza i treni merci per collegare i due oceani. 

Questi progetti potrebbero cambiare molti equilibri commerciali, minando l’importanza del Canale di Panama e creando nuove opportunità per i Paesi coinvolti.

Il ‘mega porto’ di Chancay: la Nuova Via della Seta sbarca in Sud America

Il ‘mega porto’ di Chancay è il primo porto controllato dalla Cina in Sud America, e fa parte dell’iniziativa “Belt and Road” di Pechino, che punta a creare una rete di infrastrutture e investimenti che collegano l’Asia con l’Europa e l’Africa. 

Il porto, che dovrebbe iniziare le operazioni alla fine di quest’anno, ha un costo stimato di 3,5 miliardi di dollari in tutto e sarà in grado di ospitare le navi cargo più grandi, che potranno dirigersi direttamente verso l’Asia, riducendo il tempo di viaggio di due settimane per alcuni esportatori. 

Il porto potrà gestire fino a 2,5 milioni di TEU all’anno, e si prevede che diventi un hub regionale, sia per le esportazioni di rame dal Perù che per la soia dal Brasile occidentale, che attualmente viaggiano attraverso il Canale di Panama o costeggiano l’Atlantico prima di arrivare in Cina. 

Il porto rappresenta una sfida per gli Stati Uniti e l’Europa, che cercano di contrastare l’influenza crescente della Cina in America Latina, ma anche una opportunità per il Perù, che potrebbe beneficiare di maggiori scambi commerciali, investimenti e conseguente sviluppo.

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Il corridoio interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec: il Messico vuole competere con Panama

Il corridoio interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec è una ferrovia di 302 chilometri che collegherà il porto di Salina Cruz sulla costa pacifica messicana con il porto di Coatzacoalcos sul Golfo del Messico

Il progetto, che costerà 2,8 miliardi di dollari e potrà gestire fino a 1,4 milioni di TEU all’anno entro il 2033, mira a competere con il Canale di Panama, offrendo una rotta alternativa per il commercio tra l’Asia e l’America Latina

Il progetto potrebbe trasformare l’Istmo di Tehuantepec in un polo per il commercio globale, secondo le autorità messicane, che lo vedono come un’alternativa promettente ai tradizionali percorsi come il Canale di Panama e il Canale di Suez, soprattutto in caso di siccità o conflitti che ne ostacolino il transito. 

Il progetto richiede l’implementazione di tecnologie all’avanguardia nei porti e nelle ferrovie, che siano in grado di movimentare e trasportare un grande volume di container in modo efficiente, garantendo un movimento fluido tra i porti. 

Questo richiede una collaborazione tra il governo e il settore privato, ma anche una maggiore sicurezza del trasporto, che potrebbe essere minacciato da attacchi o sabotaggi.

Una prospettiva generale: le trasformazioni delle rotte commerciali e i benefici per i Paesi coinvolti

I due progetti del porto di Chancay e del corridoio interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec potrebbero avere un impatto significativo sulle rotte commerciali tra l’Asia e l’America Latina, creando nuove opzioni per gli operatori logistici e i consumatori. 

Queste opzioni potrebbero ridurre i costi e i tempi di trasporto, aumentare la capacità e la flessibilità, e diversificare i rischi. 

Inoltre, i due progetti potrebbero portare benefici per i Paesi coinvolti, come il Perù e il Messico, che potrebbero sfruttare le loro posizioni geografiche strategiche per attrarre maggiori investimenti, generare più occupazione e sviluppo, e rafforzare i loro legami con i partner commerciali, in particolare la Cina. 

Tuttavia, i due progetti non sono privi di sfide e ostacoli, come la concorrenza con il Canale di Panama, che resta il principale collegamento tra i due oceani, le implicazioni politiche ed ambientali dei progetti, e le possibili resistenze da parte degli Stati Uniti e dell’Europa, che potrebbero cercare di contrastare l’espansione della Cina nella regione.

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