Il co-fondatore e CTO di Universal Robots, Esben Østergaard, vince il premio Engelberger 2018

Condividi
Esben Østergaard
Lo scorso 23 maggio, l’American Robotic Industries Association (RIA) ha annunciato che Esben Østergaard è il vincitore del premio Engelberger Robotics 2018.

Østergaard guida lo sviluppo tecnologico dei cobot Universal Robots, una delle innovazioni tecnologiche più significative prodotte dalla comunità robotica negli ultimi decenni.

Il presidente della RIA, Jeff Burnstein, definisce il co-fondatore di Universal Robots “un visionario” per aver definito una nuova categoria nella robotica.

Il lancio sul mercato nel 2008 del primo robot collaborativo UR, già allora in grado di operare in sicurezza e senza barriere di protezione, rappresentava indubbiamente un rischio in una comunità produttiva, e finanziaria, abituata ad un altro tipo di tecnologia. Eppure Østergaard e il suo team hanno avuto la meglio, offrendo all’industria un robot, non solo sicuro, ma anche leggero, facile da usare e flessibile.

Sono queste le caratteristiche che oggi consentono ad Universal Robots di essere leader di mercato nel segmento dei robot collaborativi, con una quota del 58%, e un tasso di crescita che nel 2017 ha toccato quota +72%.

Il team di sviluppatori guidato da Østergaard è stato il primo a lanciare una programmazione robot 3D user-friendly e al tempo stesso sofisticata, tramite un’interfaccia intuitiva per tablet. Ciò ha consentito anche ad operatori senza precedente esperienza in programmazione o robotica di configurare e utilizzare rapidamente i cobot UR.

Il team ha anche sviluppato le funzioni di controllo della forza e di sicurezza del robot che assicurano, in caso di impatto con la persona, l’interruzione dei movimenti della macchina rispettando gli attuali requisiti di sicurezza sui limiti di forza e coppia. Queste caratteristiche hanno eliminato la necessità di protezioni di sicurezza nella maggior parte delle applicazioni di robot UR attualmente installate nel mondo e rimangono pionieristiche per tutto il settore della robotica collaborativa.

La sicurezza, secondo Esben Østergaard, è tuttavia solo “il costo di ingresso” nel mercato dei cobot. Rimane, infatti, la caratteristica essenziale, ma non è sufficiente a garantire una posizione di leadership nel settore se non viene presa in considerazione assieme ad altri elementi che definiscono il termine “collaborativo”.

Un robot collaborativo è tale se, al di là di poter lavorare accanto alle persone in sicurezza, è facile da usare, è flessibile a livello applicativo e operativo, è ergonomico ed economico.

«Vogliamo rimettere il controllo dell’automazione industriale nelle mani degli operatori: invece di sostituire le persone vogliamo dargli uno strumento per svolgere il loro lavoro in modo più efficiente», afferma il vincitore del premio Engelberger. «Vogliamo liberarli dal lavorare come robot per diventare programmatori di robot e gestire più attività a valore aggiunto. Fare questo sarà forse il miglior risultato a lungo termine derivante dall’utilizzo di robot collaborativi», spiega Østergaard definendo questa nuova era, la quinta rivoluzione industriale.

«Questa “redistribuzione della creatività umana”, potenziata dalla ripetibilità del robot, è ciò che darà nuovi indirizzi all’evoluzione del mercato e alle richieste dei clienti che desiderano un alto grado di personalizzazione del prodotto. È un cambiamento qualitativo sia nei prodotti realizzati che per il lavoro delle persone che li producono».

La cena e la premiazione degli Engelberger Awards si terranno alle 18:30 di mercoledì 20 giugno 2018 all’Hofbräuhaus di Monaco, in Germania, nell’ambito di Automatica 2018 e dell’International Symposium on Robotics.

Ti potrebbero interessare