La frutta ha fretta

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Ma non solo lei, anche verdure e ortaggi devono essere distribuiti con rapidità da veicoli a temperatura controllata che ne mantengano le proprietà organolettiche. E se devono sostare per un breve periodo è bene lo facciano in magazzini dotati dei necessari impianti di refrigerazione. Come quelli di Ortolog.

Che un consumo regolare di frutta e verdura sia alla base di una corretta alimentazione è noto a chiunque, tanto da aver fatto crescere con regolarità la domanda di prodotti agricoli freschi, i migliori. Che hanno tuttavia bisogno di una rete logistica snella ed efficiente per potersi muovere dai campi di raccolta ai mercati, fino alla tavola dei consumatori, in tempo utile senza perdere le pregiate caratteristiche nutrizionali e organolettiche.Un concetto ben chiaro, questo, già anni addietro a Giovanni Viganò, affermato autotrasportatore contitolare della Brivio & Viganò, e a Davide Esposito, imprenditore storico dell’Ortomercato di Milano specializzato nel servire la distribuzione moderna; soprattutto i punti vendita a libero servizio di superficie medio-piccola che non passavano attraverso le piattaforme delle catene. Dalla volontà delle due imprese di unire inizialmente i servizi logistici e commerciali (mentre questi ultimi si stanno mantenendo costanti i primi stanno per avere il sopravvento; si veda il box) è nata dunque l’idea di Ortolog, caldamente appoggiata dall’amministrazione comunale – anche in vista dell’Expo 2015 – e dalla dirigenza Sogemi, la Spa che per conto del Comune del capoluogo lombardo gestisce i mercati agroalimentari all’ingrosso della città.

Un’esperienza consolidata
Operativa dal 2009, H24 e sette giorni su sette, Ortolog soddisfa con una struttura interna al perimetro dell’Ortomercato le esigenze dei “posteggianti” (così sono chiamati i circa 200 grossisti che vi agiscono) interessati a disporre di un luogo dove immagazzinare la merce ricevuta dai fornitori prima di spedirla ai clienti. Il tutto grazie anche alla capacità di Brivio & Viganò di coordinare i servizi logistici e di movimentazione facendo circolare ogni giorno 400 mezzi pesanti allestiti con vani di carico a temperatura controllata, adatti a far viaggiare nelle migliori condizioni i prodotti alimentari freschi.
In passato diverse catene della Gdo preparavano qui, all’interno dell’Ortomercato milanese, la merce da consegnare ai loro punti vendita. Poi l’ampliarsi del business ha spinto le insegne a spostare le attività di ricevimento, smistamento, confezionamento e distribuzione di frutta e verdura in magazzini propri. Brivio & Viganò (oggi condotta da Giovanni Viganò e da Stefano e Mauro Brivio) non si è tuttavia lasciata sfuggire, grazie all’esperienza maturata fino a quel punto, l’opportunità di presentarsi ai grossisti fornendo risposta a una domanda in precedenza inespressa. “Se fossimo partiti con qualche anticipo alcune catene avrebbero probabilmente evitato di trasferire in altri siti le attività correlate all’ortofrutta”, commenta Gabriele Berti, responsabile logistico di Ortolog.

Vantaggi per tutti
Con l’operatore logistico i vantaggi per i grossisti sono molteplici. Si pensi a un camion che arriva alle 14 dalla Sardegna carico di carciofi: sarebbe illogico che il grossista, che inizia il suo lavoro quando per buona parte dell’anno è ancora buio, li attendesse restando aperto fino a quell’ora soltanto per ricevere la merce. Meglio affidare il compito a Ortolog che lo assolve nel migliore dei modi con un risparmio nei tempi e nei costi per tutti, con il camionista sardo pronto a ripartire appena scaricato il veicolo.
Ma clienti di Ortolog sono anche i produttori che chiedono un vero e proprio servizio logistico di stoccaggio e distribuzione territoriale nel Nord Italia. Tra i clienti non mancano pure alcuni trasportatori che evitano, approfittando della rete Ortolog, di dover consegnare la merce in punti remoti, scomodi e a costi eccessivi per chi magari venendo dalla Campania dovrebbe consegnare solo un paio di pedane a Sondrio o Biella aumentando in maniera non conveniente le ore trascorse al volante.

Rapidità ed efficacia
“L’Italia si sta finalmente portando verso una filosofia di tipo europea, dove i transit point si moltiplicano. E con i veicoli di maggiori dimensioni che lì si fermano lasciando che altri, di portata media, si facciano carico della distribuzione locale o dell’ultimo miglio”, spiega Berti.
Ecco dunque saldarsi le esigenze di più figure grazie anche a soluzioni di logistica avanzata applicata a stock di merce non ancora destinata. Che parte cioè dai luoghi di produzione senza che ancora si sappia chi l’acquisterà. Così può accadere che la vendita avvenga mentre la merce è ancora in viaggio. Oppure essa può fermarsi presso Ortolog il tempo necessario affinché la trattativa tra produttore e cliente vada in porto: a quel punto Ortolog riceve l’incarico di confezionarla e di provvedere alla consegna con velocissimi rilanci quotidiani. Si tenga presente che si tratta spesso di merce con cinque-sei giorni di vita utile che non può essere messa a magazzino, ma al massimo in conto deposito.
Succede dunque che la merce viaggi magari dalla Spagna a Milano in pallet non destinati e che solo una volta raggiunta la sede di Ortolog venga suddivisa per i vari clienti che l’hanno acquistata. Da qui l’importanza del saper gestire la merce, come Ortolog fa, con rapidità ed efficacia per le varie destinazioni finali. Ad accentuare il gradimento di questo servizio è anche la riduzione dei volumi del venduto, conseguenza della crisi dei consumi: “Mentre una volta un carico completo poteva essere assegnato con una certa facilità, oggi è più frequente che si chieda un riassortimento continuo e costante con volumi modesti da consegnare con frequenza superiore per evitare rotture di stock”, aggiunge Berti.
Che prosegue: “Così succede che dove prima andavi con un camion oggi devi andare con 10 mezzi più piccoli, ma ripetutamente”. Di conseguenza al produttore del Centro Italia non conviene certo mandare due pedane di frutta a un supermercato del Milanese quanto piuttosto costituire presso l’Ortomercato un “polmone” di merce che Ortolog può smaltire di giorno in giorno effettuando la distribuzione fisica della merce per conto dello stesso produttore.

Pubblico & privato
La nascita di Ortolog è, come s’accennava, frutto di una felice intesa tra ente pubblico, il Comune di Milano, e imprenditoria privata. Commenta Berti: “È importante che vi sia un’amministrazione locale capace di stabilire regole condivise e di farle rispettare. Ma è altrettanto importante lasciare spazio all’imprenditoria privata distinta da capacità d’azione rapida, dinamismo ed efficienza. Sono due ruoli complementari che dovrebbero muoversi in armonia nell’interesse complessivo di chi produce, di chi vende e di chi acquista e consuma”. Il pubblico deve però avere l’accortezza di garantire una continuità delle regole emanate. Cambiare le carte in tavola dopo aver spinto i privati a investire può provocare gravi danni e incertezza.
“Insomma, non facciamo concorrenza ai grossisti, ma offriamo un servizio che consente loro di ridurre i costi della presenza in Ortomercato”, tiene a precisare il dirigente di Ortolog, la cui attività di logistica, trasporti e servizi accessori è in continua crescita. “Che senso ha tenere aperto il posteggio per ricevere qualche bancale di frutta?”, insiste. “D’altra parte chi deve stoccarla a temperatura controllata e non ha una cella è inutile che la costruisca immobilizzando denaro che può destinare ad altri investimenti. C’è già Ortolog che offre il servizio completo”.
Quella di Milano non è l’unica struttura di Ortolog, che ne ha un’altra a Usmate-Velate utilizzata come piattaforma dalla catena Eurospin per l’area Nord-Ovest (107 punti vendita in Lombardia, Piemonte e parte della Liguria) e da Fage, leader nella produzione di yoghurt greco, per distribuzione e ridistribuzione a livello Italia. Da Usmate-Velate partono ogni giorno quasi cento consegne.

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