Negli ultimi anni il settore logistico si è certamente evoluto, spinto anche dalle trasformazioni del mondo a colpi di crisi: una mutazione profonda nel modo di concepire il processo logistico è stata per esempio portata prima dalla digitalizzazione, poi dalla domanda di sostenibilità delle filiere e, infine, dai cambiamenti della domanda globale.
Com’è naturale, questa evoluzione ha generato nuove sfide, tra cui una crescente difficoltà nel reperire professionisti qualificati.
Il problema riguarda tutti i Paesi UE: secondo il rapporto Desajuste de Talento 2025 di ManpowerGroup effettuato sulla realtà iberica, l’84% delle aziende logistiche lamenta problemi di reclutamento, un dato superiore di 9 punti rispetto alla media nazionale (75%). A livello internazionale, il fenomeno colpirebbe invece il 74% delle aziende, rispecchiando una crisi dei talenti su scala globale.
La difficoltà a reperire figure professionali competenti e al passo con i tempi riguarda soprattutto alcune aree strategiche, tra le quali spiccano le vendite e il marketing (il 32% delle aziende denuncia carenze in questo ramo), cruciale oggi per la competitività aziendale, l’ingegneria (27%), il settore operazioni e logistica (26%), il settore IT e gestione dati (23%), indispensabile supporto alla digitalizzazione, e la produzione e manifattura (20%), dove si registra l’esigenza di nuove competenze tecniche.
Investire su formazione e aggiornamento professionale
Per affrontare questa crisi, le aziende devono adottare strategie mirate. In Italia, l’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano rileva che oltre il 50% delle aziende fatica a trovare lavoratori qualificati.
A proposito di strategie, Oikyweb, società che si occupa di innovare i servizi logistici, fa sapere di aver sviluppato un modello che integra formazione tecnica e manageriale, garantendo percorsi strutturati di crescita professionale, quasi a guisa di una accademia interna all’azienda.
Secondo il presidente di Oikyweb, infatti, Raffaele Ghedini, la soluzione alla carenza di talenti qualificati è investire nella formazione continua e nella sicurezza del personale.
Le imprese dovrebbero dunque seguire alcune strategie per attrarre e valorizzare talenti, cosa che in parte già fanno: secondo il rapporto Manpower, il 28% delle realtà già investe nella formazione interna, il 25% adotta modelli di lavoro ibridi e flessibili per attrarre professionisti, il 25% esplora nuovi canali di reclutamento, diversificando la ricerca di talenti, mentre il 20% punta su IA e automazione, migliorando l’efficienza.
La sicurezza sul lavoro: un’urgenza sempre più pressante
Oltre alla carenza di competenze, il settore logistico affronta una criticità legata alla sicurezza. Uniontrasporti evidenzia che il 17% degli infortuni mortali sul lavoro riguarda il settore dei trasporti, sottolineando l’urgenza di implementare misure efficaci.
La sicurezza sul lavoro non può essere considerata solo un obbligo normativo, ma deve diventare parte integrante della cultura aziendale. Oikyweb ha sviluppato un modello basato sulla formazione iniziale e continua per prevenire rischi, sessioni di aggiornamento periodiche su sicurezza e gestione operativa e simulazioni di situazioni critiche per preparare il personale.
Strategie aziendali per una logistica più sicura
Le aziende dovrebbero adottare, ad esempio, misure per garantire un ambiente di lavoro sicuro e consapevole, ossia puntare sulla sensibilizzazione e sulla formazione continua su protocolli di sicurezza, investire in tecnologia per ridurre l’incidenza degli incidenti, avere procedure operative chiare per garantire la conformità agli standard, offrire contratti stabili e condizioni di lavoro migliori, rafforzando la sicurezza e la retention dei dipendenti.
Attrarre e formare talenti qualificati e costruire una cultura aziendale orientata alla sicurezza è fondamentale: investire in queste aree non solo migliorerà la competitività delle imprese, ma garantirà una crescita sostenibile dell’intero settore.