L’innovativo progetto Orto Expo, scalabile, replicabile e in grado di coinvolgere sinergicamente le Regioni europee, collega all’impianto tradizionale di Expo 2015 due fattori chiave: il concetto di “esposizione” e quello d’infrastruttura tramite la valorizzazione dell’area urbana milanese dell’Ortomercato.
Paola Villani – Politecnico di Milano
In Lombardia ogni anno transitano 379 milioni di tonnellate di merci su strada e il 24% di questo traffico ha origine, o proviene, da altri Paesi della Comunità Europea. I 19 milioni di tonnellate movimentati negli interporti rappresentano soltanto il 5% del totale ma le potenzialità intermodali arriverebbero comunque soltanto a coprire il 6%. Il complesso delle merci movimentate, via strada e via ferro, è pari a 455 milioni di tonnellate di cui 76 Milioni/tonn. su ferro (16% del totale) e soltanto lo 0,12% (557 mila tonnellate) viene movimentato nei poli aeroportuali lombardi (Malpensa, Linate e Orio al Serio).
La politica elvetica per la contrazione della movimentazione merci su strada pone dei vincoli precisi e le scadenze temporali sono ormai prossime (2016 e 2019). Il rischio, per la “macroregione del nord” è quello di non essere pronta alla reale diversione modale che la Confederazione chiede e l’Europa incentiva. Ecco perché occorre fare squadra e puntare verso soluzioni di sicuro successo. I fondi per questa diversione modale sono quelli strutturali europei. Occorre lungimiranza e coesione sia tra tutti gli operatori sia tra le pubbliche amministrazioni (regioni italiane e Stati limitrofi): le scadenze temporali sono imminenti e le soluzioni – se condivise – possono essere di sicuro successo.
Fondi del Quadro Strategico Comune 2014-2020
La Commissione europea propone di rafforzare il processo di programmazione puntando su alcuni specifici obiettivi nell’ambito della “strategia Europa 2020”, tematiche sulle quali puntare con decisione, e che sono sostanzialmente le seguenti:
a) ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione;
b) promozione della competitività delle piccole e medie imprese,
c) incentivazione dei settori agricoli, della pesca e dell’acquacoltura;
d) incentivazione dell’intermodalità per contrarre le emissioni di carbonio imputabili al settore dei trasporti
e) riduzione dell’incidentalità stradale che determina diffusi fenomeni di congestione;
f) promozione dell’occupazione;
I Fondi strutturali 2014-2020 sono stati recentemente denominati “Fondi del Quadro Strategico Comune” e quelli sui quali fare affidamento per attingere alle risorse necessarie sono i seguenti:
- Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR),
- Fondo sociale europeo (FSE),
- Fondo di coesione (FC),
- Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
- Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)
Per quanto attiene il Fondo di coesione (FC), le infrastrutture di trasporto risultano essere un presupposto fondamentale per la mobilità delle merci, per la competitività e la coesione territoriale. L’Unione europea segnala come sarà dato sostegno a tutti quei progetti che risultino finalizzati alla manutenzione e all’ammodernamento della rete dei trasporti. La valutazione d’impatto sul regolamento relativo ai corridoi merci ha dimostrato che con risorse economiche del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ed investimenti pari a 3,2 miliardi di euro si otterrebbe un tasso di rendimento interno del 18,7%.
Il Quadro Strategico Comune stabilisce quale sia per ciascun obiettivo tematico, le azioni chiave che ciascun Fondo del QSC deve sostenere ma afferma come le principali sfide territoriali siano quelle delle zone urbane, rurali, costiere e di pesca, nonché quelle delle zone con caratteristiche territoriali particolari che contemplino i principi orizzontali e gli obiettivi strategici precedentemente enunciati (punti da a. a f.) tenendo conto delle strategie macroregionali e di quelle relative ai bacini marittimi.
I dettagli del progetto
L’Ortomercato di Milano è il più grande mercato ortofrutticolo all’ingrosso d’Italia, ha una superficie complessiva di c.a. 445.000 mq., attualmente è suddiviso in 4 padiglioni di esposizione e vendita contrassegnati dalle lettere A – B – C – D. La struttura ospita al momento 109.000 metri cubi di celle frigorifere per la conservazione controllata dei prodotti. Sono presenti due sole aziende addette alla lavorazione e al confezionamento della merce, 160 società di grossisti con punto vendita, 162 produttori con punto vendita. Le aziende commerciali (con 3.000 addetti complessivi) sono 400, 95 gli esportatori, 110 gli autotrasportatori e 3 le cooperative di facchinaggio.
I prodotti commercializzati raggiungono 1.000.000 di tonnellate all’anno (16% import e 20% Export).
Il progetto Ortomercato è volto:
– a fare acquisire specifiche aree (o edifici) al fine di promuovere tutta la filiera agroalimentare, puntando al coinvolgimento diretto delle singole Regioni che vorranno essere coinvolte in vista di Expo 2015 e nell’ottica di un ampliamento della filiera distributiva per gli anni successivi quando il sistema intermodale sarà realizzato.
– contempla la possibilità di locare temporaneamente specifici spazi adibiti alla produzione alimentare o alla trasformazione degli alimenti che si presumono possano essere consumati nel periodo della manifestazione: lo scopo è quello di rispettare totalmente le sei regole della logistica (la giusta quantità, dello specifico prodotto richiesto, alla destinazione definita, nei tempi stabiliti, in perfetto stato, ad un prezzo equo).
Ma la finalità principale è quella di attivare un processo win – win di lungo periodo e che vada ben al di là della soglia temporale dell’esposizione universale.
Il “metaprogetto” integrato NOMM (Nuovo OrtoMercato Milano) – Orto Expo ha lo stesso impatto e la stessa dimensione che a suo tempo ebbe nel campo della sicurezza il progetto europeo di iniziativa italiana LIMES. Si tratta di un vero e proprio progetto-quadro che serve da modello per ulteriori sviluppi. Orto Expo è un progetto scalabile, replicabile e in grado di mettere in sinergia le Regioni europee.
Il modello milanese per Orto Expo prevede di collegare all’impianto tradizionale di Expo 2015 due fattori chiave: il concetto di “esposizione” e quello di infrastruttura recuperando totalmente l’immensa area dell’Ortomercato oggetto di interessi spesso non perfettamente coniugabili tra loro.
La proposta è stata formulata in seguito alla decisione del Comune di Milano (Assessorato al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale – assessore Franco D’Alfonso) per l’elaborazione del Master Plan redatto da un Comitato di Saggi. Il progetto NOMM (Nuovo OrtoMercato Milano) è volto a rinnovare in modo radicale l’Ortomercato esistente, mantenendo la sede attuale ed ampliandone le funzioni.
Da Expo 2015 a Orto Expo
Nella sua forma più ampia, NOMM (Nuovo OrtoMercato Milano) – Orto Expo sarà complementare a Expo 2015 poiché rappresenta anzitutto un sito aggiuntivo rispetto a quello previsto. Servirà a suddividere i flussi di visitatori, movimentarli con sistemi innovativi e suddividerli nell’arco delle 24 ore. L’apertura potrebbe, infatti, essere giorno e notte. Si supererà il concetto di mera esposizione sia sul piano virtuale sia sul piano reale: si avranno installazioni, percorsi e sistemi di movimentazione innovativi ed immersivi. Il flusso dei visitatori avverrà tramite sistemi a guida vincolata, le merci saranno movimentate con sistemi elettrici e l’impatto avrà positive ripercussioni sull’intero territorio, nel quadro delle politiche promosse e sostenute in ambito nazionale ed internazionale. L’impianto complessivo si basa su una rete di progetti integrati che non saranno funzionali al solo evento 2015 ma costituiranno un “meta progetto” fruibile anche dopo la manifestazione. In una vera ottica di sostenibilità delle infrastrutture fisiche che dovranno essere realizzate. La totalità delle strutture fisiche realizzate per Orto Expo sarà inserita nel piano del futuro NOMM (Nuovo OrtoMercato Milano) Milano Fresh Food Market approntato dalla società di gestione prevista nei piani dell’Assessorato e del Comune.
Prospettive dei rapporti Sud-Nord
Attualmente la movimentazione merci è tutta su strada: vi sono circa 300-400 tir che ogni notte transitano sull’autostrada A1 per portare a Milano i prodotti ortofrutticoli del Meridione.
Poiché la maggior parte di questi prodotti proviene dalle regioni del sud Italia, i progettisti hanno preso contatto con l’assessore/consigliere regionale all’Agricoltura Vito Amendolara (proveniente da Coldiretti) e con altri soggetti. Tutti si sono mostrati interessati a collaborare e si ritiene che la Regione Campania possa avvalersi di un proprio spazio espositivo e mercatale nell’area Orto Expo sebbene sia immaginabile ed auspicabile che la presenza campana risulti una presenza permanente nel futuro Ortomercato. Se da un lato tale presenza limiterebbe l’attuale monopolio dei grossisti è indubbio che un ruolo forte delle Regioni non potrà che essere positivo per il rilancio dell’economia nazionale. Nulla vieta, infatti, ad un grossista di rifornire il mercato milanese con prodotti che provengano da oltre oceano. E l’esempio della Campania orienterà verso Orto Expo molte altre regioni europee (Svizzera inclusa essendo l’Europa geografica quella alla quale fare riferimento).
L’iniziativa Orto Expo è nata come idea comune di quell’area che sino a pochi secoli fa gravitava completamente nel bacino milanese. Contatti individuali e istituzionali, concordi sull’idea che Expo dovesse cominciare dal Gottardo, la “via delle genti”.
Per la realizzazione di Orto Expo sono state identificate le seguenti “linee guida”:
– Safety, Food Security: progetti integrati per la sicurezza fisica del sito e dei trasporti, la sicurezza alimentare, la tracciabilità dei prodotti, osservatorio sulla sicurezza alimentare (rapporti Sud-Nord), bar code RFID e data matrix code
– Energy, Environment: progetti incentrati sull’uso di energie rinnovabili per gli usi specifici, dall’energia solare per il raffrescamento alla produzione di energia solare basato su un sistema partecipato di quote che permette nell’immediato di contare sul sostegno della collettività e a seguito della sua realizzazione, di rappresentare una fonte di introito per i sottoscrittori: “il più grande parco solare in ambito urbano in Europa” come è stato definito dal Professor Giuliano Dall’O del Politecnico di Milano, considerazione fatta tenendo conto delle considerevoli aree disponibili. Ortomercato come una sorta di “banca per l’energia”. Un vero esempio di applicazione tecnologica da smart city: smart grid
– Transport & Logistics: innovazioni nella logistica e nei trasporti, modello nella logistica della distribuzione perché sarà privilegiata l’intermodalità e la ferrovia rispetto all’autostrada. La presenza, nel sito di SoGeMi, di fasci di binari, quantunque attualmente scollegati, facilita l’intermodalità e i collegamenti ferroviari. La prossimità al city airport di Linate fa di Orto Expo la porta d’accesso naturale per tutti i visitatori di Expo 2015 aerotrasportati.
– Commerce: l’attività mercatale anche se non è quella che predomina nel sito Ortomercato, rappresenta un aspetto importante. Orto Expo promuove perciò il commercio mirato ai cittadini organizzati in gruppi d’acquisto, ai farmers market, ai mercati di vicinanza, alle Regioni europee che promuovono i loro prodotti.
City logistic
Per la Smart City che Milano intende essere l’OrtoMercato dovrà diventare un elemento fondamentale: per tutti gli eventi di EXPO2015 la city logistic assumerà un ruolo di primo piano sia per la gestione e distribuzione dei flussi (persone e merci), sia per minimizzare tutti quegli impatti che, in assenza di un piano specifico, saranno decisamente rilevanti.
Per garantire ottime prestazioni in termini di efficienza ed efficacia si devono tener presenti tutti i seguenti aspetti:
– L’Ortomercato di Milano è fondamentale per il tema della manifestazione ed è al centro della catena distributiva alimentare. Implica aspetti di mobilità, logistica ed energetici ed appare pertanto indispensabile che il futuro OrtoMercato si avvantaggi dei progressi che un’Expo orientata verso l’alimentazione e verso l’energia costituirà per Milano ed è evidente come l’Ortomercato sia un fattore chiave per il successo dell’esposizione universale.
– Il clima milanese è un problema rilevante per una manifestazione di sei mesi, da aprile a ottobre, e i mesi estivi sono poco indicati per eventi all’aperto. Orto Expo potrà ospitare tutti i Convegni e gli eventi correlati in un ambiente perfettamente climatizzato grazie all’uso di tecnologie di raffrescamento basate su fonti rinnovabili. In particolare si potrà utilizzare energia solare termica e geotermia.
– Orto Expo sarà un sito aggiuntivo e complementare a quello riservato a Expo. Contribuirà a suddividere i flussi di visitatori, movimentarli con sistemi innovativi e suddividerli nell’arco delle 24h – l’apertura potrebbe infatti essere totale garantendo ai visitatori la possibilità di assistere al sistema di movimentazione logistica che ogni giorno (e ogni notte) “alimenta Milano”.
– Orto Expo e Ortomercato: utilizzo continuo. Non si creeranno padiglioni appositi ma dovranno essere resi visibili al vasto pubblico tutti gli spazi riqualificati e riprogettati. Per quanto riguarda l’afflusso questa proposta attiene ad un sistema di singole cabine con monorotaia (Dark Ride sospese e interattive), sistema che permetterà ai visitatori di assistere all’intero processo “dalla terra alla tavola” a partire da un padiglione stile “The Land” ad Epcot Center, sino alla possibilità di vedere in diretta l’intera catena logistica ed eventuali processi di packaging (prodotti IV gamma). Nessun disturbo per gli operatori presenti all’Ortomercato, poiché la monorotaia passerà ad un livello superiore e le cabine a guscio si orienteranno sempre in relazione a quanto può effettivamente essere mostrato. Perfetta gestione dei flussi, in questo caso totalmente automatizzati, poiché il sistema consentirà un controllo totale. Possibilità di impostare nelle singole cabine le informazioni multimediali in tutte le lingue del mondo e di stabilire, dichiarandolo mediante una programmazione dinamica durante il percorso, quali stand si vorranno vedere successivamente. Possibilità di prenotare l’acquisto di determinati prodotti già dalla cabina. Al termine della manifestazione la monorotaia potrà essere facilmente smontata e ricollocata altrove.
– Orto Expo offrirà sistemi di mobilità urbana e distribuzione logistica mediante veicoli elettrici. Il tema della mobilità elettrica, infatti, si associa a quello della generazione di energia da fonti alternative (solare fotovoltaico) per la ricarica degli accumulatori dei veicoli.
Risorse e fondi
Fin dalla creazione del Gruppo di lavoro nominato dall’Assessorato, è stata sottolineata l’importanza per il Nuovo OrtoMercato Milano di accedere a fondi pubblici, italiani e europei, disponibili per le tematiche agricole, produttive, energetiche, infrastrutturali, ambientali e di coesione. Documenti appositi sono stati allegati al Rapporto finale del Gruppo (materiali elaborati dall’ing. Marco Tausel di MultiphysixLab sul “Credito d’imposta” e da Paola Villani del Politecnico di Milano sul tema “Distribuzione Merci in Ambito Urbano”).
La riforma relativa all’utilizzo dei Fondi FAS per quanto riguarda l’agricoltura evidenzia l’opportunità di realizzare accordi di filiera interregionali, per assicurare azioni di sistema necessarie per competere sui mercati nazionali ed esteri. E i Fondi del Quadro Strategico Comune 2014-2020 per le sole tematiche relative ai trasporti e all’energia ammontano a oltre 40 Miliardi di Euro ai quali si aggiungono altri 10 Miliardi di Euro per questi specifici temi all’interno dei Fondi di coesione.
ORTO EXPO e Rapporti Nord-Sud
Un’infrastruttura delle dimensioni del Nuovo OrtoMercato è destinata a collegarsi al resto d’Europa, al Mediterraneo e a Paesi extraeuropei. In questa rete di rapporti prevale l’asse Nord-Sud che mette quotidianamente OrtoMercato in rapporto con tutta l’Europa e la Svizzera da un lato e con il sistema dei porti e il Mezzogiorno d’Italia, dal quale ogni notte arrivano a Milano circa 500 tir, dall’altro.
Tra il 2016 e il 2019 la galleria di base del Ceneri (km 15,4) integrerà quella del San Gottardo (km 57) e quella già operativa del Loetschberg (km 4,5) nel grande sistema di Alptransit, offrendo nuove possibilità all’intermodalità a tutto vantaggio delle ferrovie, non solo elvetiche. E’ pertanto naturale che, per investimenti nel Nuovo OrtoMercato, si siano già cercati rapporti di collaborazione più stretti, a nord con la Svizzera (primo Paese ad aderire a Expo e tradizionale partner), e a sud con Regioni e Province al fine di partecipare a progetti integrati in aree di comune interesse.