Nuvole all’orizzonte per il trasporto merci aereo

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Aumentano i segnali preoccupanti per il futuro del settore del trasporto merci aereo sempre più caratterizzato da incertezze e crescenti criticità

Il trasporto merci aereo, un componente essenziale della catena di approvvigionamento globale, si trova ormai da tempo di fronte a una serie di criticità e incertezze che gettano ombre sulle prospettive future del settore.

Nonostante un periodo di stabilizzazione evidenziato nei mesi scorsi, agli occhi di molti analisti non sembrano sussistere segnali che possano far ipotizzare il configurarsi di uno specifico picco di domanda per il settore in questione nel futuro più prossimo.

Questi pareri sono basati su diversi fattori, tra cui le conseguenze della guerra in Ucraina, che ha portato a un aumento dei costi del carburante e a un rallentamento della crescita economica globale, a cui si è aggiunta la pandemia di COVID-19, che ha determinato restrizioni di viaggio e a un cambiamento nelle abitudini di consumo.

Da non trascurare, infine, l’aumento dell’utilizzo delle spedizioni via mare, meno costose e più sostenibili del trasporto aereo.

Oltre a ciò, è possibile individuare altri fattori che potrebbero nel breve periodo accentuare il calo della domanda di trasporto aereo merci.

Ad esempio, la crescita dell’e-commerce potrebbe portare a una maggiore efficienza nella distribuzione dei prodotti, riducendo la necessità di trasporto aereo.

Analogamente, l’affermarsi di nuove tecnologie, come la stampa 3D, potrebbe ridurre la necessità di trasportare talune merci da un luogo all’altro.

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L’analisi del trend

Negli ultimi mesi il calo del trasporto aereo merci è sembrato essersi ridimensionato, seppur leggermente; tuttavia la situazione rimane preoccupante.

Secondo i dati forniti da Clive Data Services (Xeneta), ad agosto 2023 la domanda in termini di peso caricabile è diminuita dell’1% su base annua, registrando il quarto mese consecutivo di calo.

Tuttavia, è importante notare che la capacità è aumentata del 7% rispetto all’anno precedente, e il fattore di carico dinamico, che considera sia il volume che il peso delle merci trasportate, è migliorato di tre punti percentuali, attestandosi al 56%.

Questi dati suggeriscono un quadro complesso e indicano che, sebbene il valore dei volumi si sia attenuato, non ci sono segnali evidenti di una ripresa a breve termine.

Un elemento significativo nell’analisi delle prospettive del carico aereo è rappresentato dalla debolezza evidenziata nel mercato delle spedizioni via mare.

Questo settore, che di solito sperimenta un picco stagionale a settembre, presenta anch’esso segnali di incertezza. Secondo gli analisti di Xeneta, la debolezza nel mercato delle spedizioni via mare anticipa ciò che potrebbe accadere nel trasporto aereo merci.

La mancanza di segnali di picco e l’abbondanza di capacità disponibili suggeriscono che il settore aereo sta affrontando una fase di stagnazione prolungata.

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Accordi a lungo termine in aumento

Di fronte al rallentamento del mercato del trasporto aereo merci, molti caricatori stanno valutando l’opzione di stipulare accordi a lungo termine.

L’equilibrio attuale nei volumi e la prospettiva di una riduzione delle capacità future stanno infatti spingendo alla ricerca di accordi più stabili in grado di contrastare la volatilità del mercato.

Da tener presente che il mercato del trasporto merci aereo è sempre stato caratterizzato da una certa volatilità. I contratti a lungo termine possono aiutare a mitigare il rischio di fluttuazioni dei prezzi del carburante, dei costi di esercizio e della domanda di merci che può variare notevolmente nel corso del tempo.

I riflessi positivi che l’aumento dei contratti a lungo termine può avere sul trend del mercato del trasporto merci aereo sono molteplici.

Innanzitutto, contenendo la volatilità dei prezzi è possibile rendere il mercato più attrattivo e contribuire a migliorare la redditività delle compagnie aeree cargo.

In secondo luogo, i contratti a lungo termine possono aiutare a promuovere la stabilità della catena di approvvigionamento. Questo può essere importante per l’economia globale, in quanto può aiutare a ridurre i rischi di interruzioni della produzione e dei consumi.

Tuttavia, gli ultimi dati di Clive mostrano che, sebbene i prezzi spot siano diminuiti del 37% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 2,19 dollari al kg in agosto, questo calo non sembra aver innescato una competizione feroce per l’ultima capacità di pallet su ogni volo.

 

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