Da Conlegno arriva il decalogo per operare nel rispetto della legalità e riconoscere un pallet EPAL originale:
1. i pallet nuovi devono riportare il marchio EPAL sui quattro blocchetti laterali;
2. il marchio IPPC/FAO deve essere apposto sul blocchetto centrale;
3. i chiodi devono rispettare la disposizione standard;
4. le tavole inferiori devono essere smussate;
5. i pallet nuovi devono riportare la graffa di certificazione con la sigla di qualità EPAL;
6. i pallet riparati devono riportare il chiodo di controllo della riparazione con sigla EPAL;
7. diffidare dei pallet EPAL venduti a un prezzo troppo competitivo;
8. diffidare dei pallet di dubbia provenienza;
9. è fondamentale rivolgersi a produttori e riparatori licenziatari del marchio EPAL. Possibilità di controllo al seguente link;
10. è fondamentale rivolgersi a produttori e riparatori autorizzati a utilizzare il marchio IPPC/FAO FITOK. Possibilità di controllo al seguente link.
La commercializzazione e l’utilizzo di pallet contraffatti genera danni ingenti non solo all’economia del Paese ma anche all’ambiente e soprattutto agli utilizzatori. Impiegare bancali prodotti illegalmente, utilizzando materiale di scarsa qualità e non rispettando le disposizione contenute nel capitolato tecnico EPAL, mina la sicurezza di merci, strumenti di lavoro e operatori in fase di accatastamento, immagazzinaggio e movimentazione dei vettori con automezzi ed elevatori.
Non solo, quasi sempre il mercato nero porta con sé l’elusione delle regole sulla tracciabilità della filiera del legno, decisive dal punto di vista della tutela ambientale.
Inoltre, la circolazione di bancali non sottoposti a trattamenti fitosanitari può alimentare la diffusione di organismi nocivi che trovano negli strumenti di movimentazione delle merci dei veicoli di trasmissione estremamente efficaci, mettendo ogni anno a dura prova la salute del Pianeta generando e causando gravi danni all’agricoltura.