Qualità dei magazzini in Italia: ecco i risultati

Condividi

Oltre 2 milioni di metri quadrati censiti, per più di 100 magazzini, nei soli primi sei mesi di attività: il professor Fabrizio Dallari, Direttore del Centro sulla Supply Chain, Operations e Logistica della LIUC Business School ci ha visto giusto quando ha deciso di creare OSIL, l’Osservatorio sull’Immobiliare Logistico sviluppato dallo stesso Centro e dai suoi collaboratori.

Uno strumento utile, anzi indispensabile, per conoscere il livello di qualità dei magazzini, valutati da 1 a 5 stelle, in modo immediato, come avviene per gli hotel.

Il modello di valutazione, sviluppato grazie alla collaborazione dei principali player del real estate tra cui GSE, Engineering 2K, Logistic Line, P3, Prologis, Techbau e World Capital, è stato testato e validato grazie al coinvolgimento dei principali operatori logistici operanti in Italia.

I primi risultati parlano chiaro: la qualità dei magazzini di logistica, presenti in Italia, è notevolmente migliorata negli ultimi 10 anni, anche grazie alle spinte derivanti dai nuovi player dell’e-commerce e dal settore retail”, dichiara il professor Dallari.

Traducendo la qualità dei magazzini in numero di “stelle” la ricerca ha evidenziato che solo il 10% dei magazzini è a cinque stelle, che equivale al punteggio massimo attribuibile. Ma in realtà quali il 50% dei magazzini è a quattro stelle.
Ciò a dimostrazione del fatto che i principali operatori logistici analizzati nei primi sei mesi del 2018 da OSIL, ricercano sul mercato del real estate spazi di elevata qualità per offrire ai loro committenti servizi di qualità altrettanto elevata.

Il modello di valutazione consente di valutare la qualità in base a quattro ambiti:
la location, vale a dire le caratteristiche di localizzazione;
le aree esterne quali il piazzale di manovra e le baie di carico;
la struttura dell’edificio;
le dotazioni interne e gli impianti presenti.

I risultati ottenuti nei analizzando i primi 100 magazzini evidenziano un punteggio medio del 80% per la location, 82% per le aree esterne, 70% per la struttura dell’edificio e 62% per le dotazioni interne.
Dai risultati emerge come principale area di miglioramento quella legata alle dotazioni interne, dove è richiesta maggiore attenzione alle tecnologie costruttive e agli impianti inseriti in magazzini.

Oltre alla qualità e alla funzionalità degli immobili, attraverso il modello di valutazione, che è fruibile gratuitamente on line attraverso il sito della LIUC Business School, è possibile altresì conoscere quali sono le aree prioritarie su cui intervenire per migliorare la qualità dell’magazzino.

Nei prossimi 5 anni si prevede un incremento delle superfici di magazzino coperte costruite in Italia per superare l’attuale carenza di spazi, testimoniata da un tasso di vacancy superiore al 40%, soprattutto per gli immobili di maggior pregio. Gli operatori logistici, infatti, che stanno registrando mediamente incrementi del fatturato annuo superiori al 5%, sono alla continua ricerca di spazi di elevata qualità”, evidenzia Fabrizio Dallari.

I risultati ottenuti dopo i primi dei mesi di attività dell’Osservatorio OSIL verranno presentati durante l’evento “Customer Experience, Startup e 4.0: la Logistica spicca il volo!” l’8 novembre a Fiera Milano City (Milano).

Ma OSIL non si ferma qui: l’Osservatorio continuerà ad aggiornare i dati sulla qualità dei magazzini censiti ogni 6 mesi, con l’obiettivo di raggiungere i 20 milioni di mq coperti (pari a circa il 50% del parco immobiliare installato in Italia da operatori del settore logistico).

Per maggiori informazioni: link

Ti potrebbero interessare