Scelte mirate per le attrezzature di magazzino

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Panoramica interna del magazzino
Le spese per le attrezzature di magazzino, la sua automazione ed il relativo software, nell’anno in corso si devono confrontare con un generale clima di incertezza economica e instabilità della domanda

In un anno che, dopo molto tempo, rivive le paure dell’inflazione e ritorna a subire una stretta sui tassi e sulle politiche economiche in quasi tutto il mondo occidentale, il problema del contenimento dei costi appare come una delle questioni più importanti da affrontare nella maggior parte delle aziende.

Non fa eccezione il settore della logistica, dove gli investimenti nei sistemi di automazione e movimentazione della merce registrano un approccio più conservativo anche se, a lungo termine, traspare un alto interesse per tutte quelle soluzioni che possono contribuire a migliorare l’efficienza e aumentare la produttività.

Lo rivela l’annuale “Sondaggio sulle attrezzature del magazzino e del centro di distribuzione dei materiali” condotto da Peerless Research Group (PRG) che ha intervistato oltre 100 manager del settore logistico, coinvolti nel processo decisionale d’acquisto aziendale.

L’indagine ha evidenziato anche i temi che maggiormente destano preoccupazione negli operatori del comparto, dalla disponibilità della manodopera alle ricadute della congiuntura economica.

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Budget più mirati

L’attuale scenario economico, che non è una prerogativa di un singolo mercato ma ha ormai assunto caratteristiche di uniformità in quasi tutta l’area occidentale, sta determinando maggiore esitazione nelle decisioni d’acquisto e agisce da freno alle spese.

A testimonianza di ciò, il 23% degli intervistati dichiara di aver assunto un atteggiamento attendista rispetto alla percentuale del 15% registrata l’anno scorso, con un incremento significativo del 7%, a causa della maggior incertezza dettata dalla generale situazione economica.

Per contro sussiste un 12% di manager che ritiene di subire solo una minima influenza negativa da inflazione, rischio di recessione e aumenti dei tassi.

Dalle risposte sull’andamento degli investimenti già intrapresi si evince che indubbiamente si assiste ad una spesa più mirata che privilegia i sistemi automatizzati e le soluzioni IS e software.

L’indagine rivela che il 32% degli intervistati sta procedendo con gli investimenti (-4% rispetto all’anno scorso) mentre un 33% ha un comportamento di attesa, in leggera crescita rispetto al precedente sondaggio.

In questo contesto l’interesse a dare seguito agli investimenti per le tecnologie di automazione è passato dal 59% del 2021 al 72% di quest’anno. 

Analogamente è fortemente aumentata anche la propensione per i sistemi IS, in particolare le soluzioni per la gestione del magazzino (WMS), passata dal 33% al 50% dell’attuale rilevazione.

Gli investimenti per attrezzature di movimentazione, quali i carrelli elevatori, sono invece risultati penalizzati con un calo dal 69% al 52% di quest’anno.

L’analisi degli indicatori esposti presenta un quadro di maggior cautela ma, tutto sommato, non negativo e non penalizzante per gli investimenti.

La conferma di ciò si trova anche nella valutazione data dagli intervistati della previsione di spesa per l’anno in corso dove il 31% crede in un aumento, rispetto al 46% dell’anno precedente, mentre il 60% ritiene che rimarrà invariata contro il 47%della scorsa indagine.

In pratica il 91% dichiara di mantenere invariato il livello di investimento e solo il 9% che diminuirà, contro il 7% dell’anno scorso.

Ancora più significativo è il mantenimento di quest’ultima proporzione anche nella proiezione a 2-3 anni.

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Automatizzazione e robotica

Una delle informazioni maggiormente rilevanti che scaturisce dal sondaggio è il desiderio degli operatori di magazzino di automatizzare maggiormente rispetto al passato sia in termini di supporti alla misura della produttività che delle prestazioni e dei processi.

Ciò vale per la misurazione della puntualità delle spedizioni, dei costi di evasione degli ordini, dell’inventario.

Tutte attività che per quanto oggi presentino già un livello di automatizzazione, sono suscettibili di un ulteriore miglioramento da raggiungere possibilmente nell’arco del prossimo biennio.

Per quanto lo studio abbia una dimensione del campione non sufficientemente ampia, la tendenza alla crescita delle soluzioni robotiche appare molto evidente e significativa.

 Nell’arco dell’ultimo biennio, infatti, il livello di utilizzo di robot AGV (Automated Guided Vehicle) e AMR (Autonomous Mobile Robot) si è triplicato, passando dal 6% al 18% mentre le soluzioni che utilizzano robot industriali (cobot e bracci articolati) hanno compiuto un vero balzo dal 7% al 25%.

La proiezione a due anni degli intervistati indica un ulteriore margine di interesse del 20% circa e l’estensione del loro utilizzo da soluzioni picker to parts, dove l’operatore si occupa del trasferimento, della ricerca e pesa in carico della merce, a parts to picker che consente aumenti di produttività fino a tre/quattro volte superiori.

Fonte: mmh.com

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