Sharing economy: un modello virtuoso in continua evoluzione

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La sharing economy, in italiano economia collaborativa, è una nuova modalità di far business basato sul riutilizzo e condivisione di beni e conoscenza reso possibile dallo sviluppo di nuove tecnologie, in particolare di piattaforme digitali.

La sharing economy dà, spesso, vita a un modello più virtuoso di economia contribuendo non solo ad una maggior sostenibilità verso l’ambiente e verso la società, ma anche ad un risparmio sia in termini economici che di comodità.

Quali erano le raccomandazioni dei nostri genitori quanto eravamo piccoli? Non salire in macchina con estranei e, soprattutto, non andare a casa di estranei. Eppure chi di noi non ha mai utilizzato Uber o prenotato una tratta con Blablacar o passato un weekend in una casa in affitto su Airbnb. E’ proprio questo il potere della sharing economy, ridefinire i comportamenti dei consumatori grazie alla comodità e convenienza che la condivisione offre.

Un recente report redatto da PwC, azienda di consulenza con sede a Londra, analizza in dettaglio questo nuovo fenomeno che potrebbe stravolgere il modo di far business in tanti settori.  Il report è scaricabile gratuitamente al seguente link.

Lo studio evidenzia come il 44% dei consumatori statunitensi abbia familiarità con la sharing economy e come il 19% degli adulti l’abbia direttamente sperimentata. Tra i settori più favorevoli troviamo quello dell’intrattenimento e quello dei trasporti.

Inoltre, come spiegato nel report di PwC, anche se il concetto di condivisione in sé non è un qualcosa di così innovativo, l’economia condivisa è caratterizzata da sei tratti distintivi:

  • Utilizzo di piattaforme digitali le quali mettono in comunicazione la domanda con capacità ancora inutilizzata (ad esempio una camera nel proprio appartamento);
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  • Transazioni alternative che permettono di evitare l’acquisto, alcuni esempi sono l’affitto, il prestito, la rivendita, lo scambio…;
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  • Forme di consumo più collaborative le quali aumentano l’interattività sociale mettendo in contatto persone sconosciute sino a quel momento;
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  • Transazioni più amichevoli che rendono l’esperienza di utilizzo più affettiva elevando transazioni puramente economiche a relazioni sociali;
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  • Fiducia, perché la sharing economy non si basa solo sull’essere più conveniente o comoda ma si basa su una fiducia reciproca tra due persone che fino a quel momento erano estranee;
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  • Identificazione di nuovi modi per creare valore e fare business, il report sottolinea come il 51% degli intervistati si vede nei prossimi due anni come un potenziale fornitore/offerente in un sistema di economia circolare.

La sharing economy presenta quindi molteplici vantaggi e benefici non solo per gli individui ma anche per la società e l’ambiente, sta ora alle aziende cogliere questa nuova opportunità che si sta definendo giorno dopo giorno con infinite possibilità di sviluppo.

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