Il settore marittimo, colonna portante dell’economia globale, si trascina un problema atavico da affrontare: la gestione del fine vita delle imbarcazioni, che rappresenta una sfida non di poco conto per la sostenibilità ambientale.
Il cosiddetto ‘smaltimento’ delle navi di grande stazza è un tema sempre più rilevante, al centro di iniziative e regolamenti volti a ridurre l’impatto ambientale e a garantire processi sicuri e, possibilmente, etici.
È attiva, ad esempio, la Ship Recycling Transparency Initiative (SRTI), esempio di impegno in questo ambito, cui ha recentemente aderito la compagnia di trasporto container via mare Ocean Network Express (ONE).
La sfida ambientale dello smaltimento delle navi
Ogni anno, centinaia di navi mercantili, da crociera e militari raggiungono la fine della loro vita operativa, solitamente dopo decenni di servizio. Smantellare queste imbarcazioni implica la gestione di materiali altamente inquinanti, come amianto, vernici a base di piombo e oli residui, oltre a componenti metallici che possono essere recuperati e riutilizzati.
Il problema principale è costituito dal dove e dal come avviene il riciclaggio. In molti casi, le navi vengono disassemblate in condizioni precarie in cantieri non certificati, spesso in Paesi dove la regolamentazione ambientale è carente o inesistente. Questo processo comporta seri rischi per l’ambiente e per la sicurezza dei lavoratori, esposti a sostanze tossiche e a metodi di smantellamento spesso rudimentali.
Proprio per contrastare queste criticità, negli ultimi anni sono stati sviluppati regolamenti più stringenti, come la Convenzione Internazionale di Hong Kong per lo Smaltimento Sicuro ed Ecologicamente Sostenibile delle Navi (HKC), che entrerà in vigore il 26 giugno 2025. Questa normativa stabilisce requisiti precisi affinché lo smaltimento delle imbarcazioni avvenga senza minacce per la salute umana o l’ambiente.
ONE aderisce alla SRTI
Intanto sono importanti anche le iniziative intraprese dai singoli componenti del mondo dello Shipping: Ocean Network Express (ONE), una delle principali compagnie di trasporto marittimo a livello globale, ha deciso di affrontare attivamente la sfida dello smaltimento responsabile.
L’azienda ha infatti integrato nella propria strategia ambientale una nuova politica di smantellamento delle navi, che stabilisce norme rigorose per la dismissione delle proprie imbarcazioni.
Secondo la nuova policy, tutte le navi di ONE devono essere demolite solo presso impianti certificati e affidabili, conformi agli standard internazionali. Questa iniziativa garantisce che le operazioni di smantellamento avvengano in modo sicuro per i lavoratori e con il minor impatto ambientale possibile.
ONE ha inoltre introdotto il concetto di “Clean Ship Recycling“, un’iniziativa che si inserisce tra i sette pilastri fondamentali della sua strategia verde. L’obiettivo è rendere il processo di riciclaggio trasparente, etico e conforme alle migliori pratiche del settore.
Il ruolo della Ship Recycling Transparency Initiative (SRTI)
Per amplificare il proprio impatto positivo, ONE ha scelto di aderire alla Ship Recycling Transparency Initiative (SRTI), una piattaforma che incoraggia la divulgazione volontaria dei dati da parte degli armatori. La SRTI promuove maggiore trasparenza nel settore, permettendo alle aziende di condividere le proprie politiche e pratiche di smaltimento con il pubblico e con altri operatori marittimi.
Grazie alla sua partecipazione alla SRTI, ONE si impegna a rendere accessibili le informazioni sul processo di riciclaggio delle proprie navi, favorendo una maggiore responsabilità collettiva nel settore. Questa iniziativa contribuisce a migliorare la fiducia dei clienti, degli investitori e delle organizzazioni ambientaliste, mostrando che le compagnie di navigazione possono svolgere un ruolo attivo nella transizione verso pratiche più sostenibili.
Lo smaltimento delle navi è una questione centrale per l’industria marittima, che deve bilanciare crescita economica e responsabilità ambientale. Le aziende che scelgono di adottare politiche rigorose e di aderire a iniziative come la SRTI contribuiscono a creare un futuro più etico e sostenibile per il settore.
Con l’entrata in vigore della Convenzione di Hong Kong, il settore ha l’opportunità di compiere un ulteriore passo avanti nella riduzione dell’impatto ambientale, garantendo uno smaltimento sicuro ed ecologicamente sostenibile delle navi.