Assotrasporti chiede chiarezza per quanto riguarda i tagli previsti per il recupero delle spese per trasferta dei piccoli autotrasportatori. Una notizia arrivata a inizio luglio, a pochissimi giorni dalla scadenza delle denunce dei redditi, e di cui ancora oggi non si conoscono i dettagli.
L’associazione non ci sta e sollecita il Governo a risolvere con urgenza la situazione creatasi, dando finalmente comunicazione chiara e completa di quanto è stato deciso. “Nel caso in cui non possa dare risposta immediata, il Governo si impegni perlomeno a rinviare i termini per il pagamento delle imposte per i soli soggetti interessati – hanno scritto i rappresentanti in un comunicato – La situazione oggi è insostenibile: da un lato, gli autotrasportatori non sono in condizione di sopportare il prelievo derivante dai tagli decisi a inizio mese, imprevisto e oneroso: l’incidenza della riduzione è di parecchie migliaia di euro di maggiori imposte”. Dall’altro lato i consulenti non sono in grado di ricalcolare le imposte, in mancanza di un intervento chiarificatore del Governo.
“Sinora le prese di posizione ci sono state, le proteste si sono levate, ma il Governo pare abbia fatto orecchie da mercante. O forse no. Perché durante uno degli incontri fra associazioni accreditate al Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori e il Ministero dei trasporti, sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo, quando si parla di incontri come questi) che i rappresentanti ministeriali abbiano stilato una lista di promesse per dare soluzione alle questioni più urgenti del comparto – hanno continuato dall’associazione – Prima fra tutte, quella relativa al rimborso delle spese non documentate. Per ora non si è fatta alcuna chiarezza: c’è chi si appella all’impegno assunto dal Governo a ripristinare i fondi tagliati, c’è chi tace”. Ma i piccoli autotrasportatori stanno aspettando.