L’intermodalità dei trasporti merci, in particolare lo scambio fra vettori marittimi e ferroviari, è uno dei cavalli di battaglia dello sviluppo delle infrastrutture logistiche europee.
Coerentemente con gli investimenti che la UE promuove sui corridoi merci che tagliano l’Europa longitudinalmente e trasversalmente, una serie di operatori di trasporto ferroviario stanno potenziando i collegamenti merci tra i porti belgi, in particolare quello di Anversa, e i terminal della Spagna, con riferimento allo sbocco mediterraneo della Catalogna.
Questo rafforzamento dei collegamenti avrà un impatto significativo sui flussi di merci in Europa, migliorando l’efficienza logistica e riducendo l’impatto ambientale.
Intensificazione dei collegamenti ferroviari merci
La notizia è che l’operatore Hupac, in collaborazione con Lineas, aumenterà la frequenza dei servizi ferroviari tra Anversa e la regione della Catalogna a 10 partenze settimanali. Questo servizio partirà dal terminal Combinant di Anversa e servirà il terminal di Barcellona (El Morrot), facendo scalo intermedio a Perpignan (Roussillon).
In aggiunta, un altro operatore su rotaia, Kombiverkehr, ha introdotto un nuovo collegamento ferroviario diretto tra Anversa e Madrid, operativo dal 3 settembre, con due partenze settimanali.
Questo servizio, dedicato a container, casse mobili e merci pericolose, è supportato da DB Cargo e Renfe come partner per la trazione.
Impatto sui flussi di merci
L’aumento della frequenza dei collegamenti ferroviari tra Belgio e Spagna è stato concepito per ottenere un maggior transito di flussi merci tra i porti del nord Europa e gli scali mediterranei della Spagna, secondo un asse che interessa anche la Francia.
I principali beneficiari dei nuovi servizi saranno i container e le casse mobili, che possono essere facilmente caricati e scaricati dai treni, e le merci pericolose, che richiedono un trasporto sicuro. Anche i prodotti industriali, agricoli e alimentari, e i materiali da costruzione trarranno vantaggio da questi nuovi collegamenti, grazie alla garanzia di maggiore efficienza e affidabilità del trasporto ferroviario tra i due Paesi.
Il valore dell’operazione nel contesto europeo
L’espansione dei collegamenti ferroviari merci tra Belgio e Spagna è particolarmente significativa se si guarda al contesto attuale, in cui la crisi del Mar Rosso ha portato molte navi a bypassare Gibilterra, aumentando i flussi di merci che sbarcano nel nord Europa e in Spagna.
Questo rafforzamento dei collegamenti ferroviari offre una soluzione logistica efficiente per gestire proprio questi flussi di merci, riducendo la congestione nei porti e migliorando la distribuzione delle merci in tutta Europa.
È chiaro che si tratta di una conseguenza diretta di quanto sta accadendo da quasi un anno e che quella di incrementare la capacità di smaltire volumi di merci che sbarcano dalle navi negli scali di Anversa, Rotterdam e Amburgo è un’esigenza evidente, divenuta ormai strutturale.
Tuttavia, va anche notato il consolidarsi di queste nuove tratte di collegamento come un qualcosa che rischia, nel tempo, di tagliare fuori il nostro Paese e le sue industrie dai flussi di merci che contano: se le navi sono incentivate a non varcare lo Stretto di Gibilterra per questioni di costi di navigazione (elemento sul quale, a livello locale, non si può probabilmente agire), è altrettanto vero che l’Italia, mettendoci del suo, potrebbe pagare un certo ritardo nella costruzione di opere di collegamento ferroviario con i corridoi europei dedicati alle merci, facendo sì che queste letteralmente varchino le Alpi in misura minore che in passato.
Si pensi anche alla gestione dei trafori transalpini, che proprio in questo periodo storico vedono susseguirsi inevitabili lavori di manutenzione strutturale, provocando però un ulteriore strettoia per le merci in transito.