La saturazione del carico è uno strumento fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza operativa dei mezzi di trasporto, un’area in cui tecnologia e innovazione possono fare la differenza.
Quando si parla di efficienza logistica, la saturazione del carico rappresenta un parametro fondamentale. Sfruttare al meglio la capacità di trasporto, sia in termini di peso sia di volume, permette di ridurre i costi unitari, aumentando così la redditività delle operazioni. Immaginiamo un veicolo che trasporta merci: se caricato in modo ottimale, il costo del trasporto per unità di prodotto si abbassa, poiché i costi fissi del viaggio si distribuiscono su un numero maggiore di unità. Al contrario, un carico parziale comporta un costo maggiore per ogni unità trasportata, riducendo l’efficienza complessiva. L’ottimizzazione dei carichi non riguarda solo il miglioramento dell’efficienza operativa, ma anche la riduzione dei costi e benefici ambientali. Riducendo il numero di viaggi necessari per trasportare la stessa quantità di merce, è possibile infatti diminuire le emissioni di CO2, NOX e di particolato, contribuendo così a ridurre l’inquinamento atmosferico. Inoltre, un minor numero di camion sulle strade significa meno traffico e un miglioramento delle condizioni di circolazione, con benefici per la sicurezza stradale e la qualità della vita nelle aree urbane.
L’ottimizzazione dei carichi diventa quindi una strategia chiave per le aziende che vogliono essere competitive e sostenibili.
Superare gli ostacoli all’ottimizzazione dei carichi
Nonostante i numerosi benefici, l’implementazione di questi sistemi non è priva di ostacoli. Uno dei principali problemi riguarda gli errori di programmazione, che possono portare a spedizioni urgenti con veicoli caricati solo parzialmente. In questi casi, l’efficienza viene compromessa e i costi unitari aumentano. Un altro ostacolo significativo è rappresentato dalle difficoltà nella saturazione dei carichi. Quando gli ordini devono essere preparati in anticipo e i colli hanno formati diversi, o quando è necessario combinare ordini diversi, ottenere una saturazione ottimale può risultare complesso.
Un’ulteriore sfida è la necessità di una stretta collaborazione tra tutti gli attori della supply chain. L’ottimizzazione dei carichi richiede un coordinamento efficace tra fornitori, produttori, trasportatori e distributori. Tuttavia, la collaborazione lungo la catena di approvvigionamento non è sempre facile da realizzare, a causa di interessi contrastanti, mancanza di comunicazione o semplicemente per la complessità delle operazioni logistiche.
Nonostante queste difficoltà, l’ottimizzazione dei carichi rimane una delle strategie più efficaci per migliorare la sostenibilità e l’efficienza nel settore dei trasporti. Le aziende che riescono a superare gli ostacoli e adottare queste tecnologie non solo riducono i loro costi operativi, ma contribuiscono anche a ridurre l’impatto ambientale del settore logistico.
In un’epoca in cui la sostenibilità è diventata un imperativo, investire in soluzioni di ottimizzazione dei carichi non è solo una scelta strategica, ma un passo necessario per costruire un futuro più verde e più efficiente.
Caso pratico: il semirimorchio Double Deck Burgers
Nel panorama della logistica italiana, l’innovazione si fa strada grazie a Multitrax, azienda leader nella configurazione e nella commercializzazione di rimorchi e semirimorchi. L’ultima novità introdotta sul mercato è il semirimorchio Double Deck Burgers, un modello all’avanguardia realizzato dalla rinomata casa olandese Burgers Carrosserie, specializzata nella produzione di carrozzerie chiuse personalizzate per veicoli. Questo semirimorchio, attualmente operativo con LC3 Trasporti, sta catturando l’attenzione dei principali player della logistica e della grande distribuzione, grazie alle sue avanzate soluzioni tecnologiche e alle eccellenti performance di sostenibilità.
Il semirimorchio si distingue per il design a doppio piano di carico, ognuno con un’altezza di 1,82 metri, capace di trasportare fino a 55 europallet. Questa configurazione ottimizza lo spazio disponibile, permettendo di ridurre del 33% il numero di viaggi necessari rispetto ai semirimorchi tradizionali.
Il risultato? Una significativa diminuzione delle emissioni di CO₂, dei chilometri percorsi, dell’usura degli pneumatici e del consumo di carburante.
Le varianti disponibili
La gamma di semirimorchi a doppio piano Burgers include varianti a due e tre assi, sia fissi che sterzanti, oltre a modelli specifici per il trasporto isotermico e veicoli racing, dimostrando l’impegno di Multitrax e Burgers Carrosserie nel fornire soluzioni su misura per ogni esigenza logistica.
Gli obiettivi ambiziosi di questo progetto includono la riduzione delle emissioni, la diminuzione dei chilometri percorsi, il miglioramento dell’efficienza operativa e l’aumento della capacità di carico. I risultati parlano da soli: rispetto a un semirimorchio standard, il volume di carico aumenta del 60% mentre le emissioni di CO₂ si riducono fino al 40%
Prestazioni che possono essere ulteriormente ottimizzate grazie all’utilizzo del sistema Solar On Top dell’azienda IM Efficiency: un pannello solare installato sul tetto del semirimorchio con batteria di accumulo al litio che fornisce energia green per il funzionamento della sponda idraulica di carico-scarico e per l’alimentazione della batteria 24V del trattore stradale. Nell’operatività di LC3 è stato calcolato che questo sistema permette di risparmiare circa 3,2 kg di CO₂ ogni 100 Km percorsi.
Con il semirimorchio Double Deck Burgers, LC3 Trasporti si conferma pioniere del trasporto sostenibile, continuando a innovare nel settore e a guidare il cambiamento verso un futuro più verde ed efficiente.
Software e algoritmi per carichi perfetti
Nel contesto dell’ottimizzazione dei carichi, la tecnologia svolge un ruolo fondamentale, trasformando il modo in cui le aziende gestiscono la logistica. Oggi, software e algoritmi di ottimizzazione stanno diventando strumenti imprescindibili per le imprese che mirano a massimizzare l’efficienza dei trasporti.
Questi strumenti sono in grado di analizzare una vasta gamma di variabili delle unità di carico in tempo reale, permettendo di configurare i carichi in modo ottimale. Ad esempio, permettono di calcolare la distribuzione ideale del peso, tenendo conto della sovrapponibilità delle merci e dell’altezza massima raggiungibile all’interno dei mezzi di trasporto minimizzando così gli spazi vuoti.
Ma la tecnologia non si limita alla semplice configurazione del carico. Alcuni software avanzati sono in grado di combinare ordini diversi provenienti da clienti differenti, ottimizzando ulteriormente l’uso del mezzo. Questo processo, noto come “consolidamento degli ordini“, consente di ridurre il numero di viaggi necessari, aumentando così l’efficienza complessiva del trasporto. Inoltre, grazie all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico, questi sistemi possono migliorare continuamente le loro prestazioni, imparando dalle operazioni passate e adattandosi a nuove esigenze logistiche.
Grazie a queste tecnologie, le aziende possono migliorare la saturazione dei propri mezzi di trasporto, riducendo così il numero di viaggi necessari.
Appuntamento con la sostenibilità
Attraverso interviste a professionisti del settore, approfondimenti su case history di successo e analisi delle tendenze in evoluzione, l’obiettivo della rubrica è fornire una visione completa della sostenibilità nel campo della logistica. Contribuisci anche tu attivamente allo sviluppo di un futuro sostenibile e alla diffusione della cultura della green logistics candidando la tua soluzione a far parte del Green Logistics Radar, un repository delle migliori soluzioni tecnologiche ed organizzative per la green logistics e il supply chain management.
Maggiori informazioni su: www.greenlogisticsradar.com.
Alcune delle migliori soluzioni candidate sono state presentate durante l’ultima edizione del Green Logistics Expo di Padova, evento dedicato alla logistica sostenibile.
Martina Farioli, Green Transition Hub, LIUC-Università Cattaneo