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Hyundai e Kia, 100 milioni di euro sul trasporto elettrico per la logistica

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Le due compagnie automotive hanno acquisito Arrival, startup britannica specializzata negli EV

Il cambio di direzione che la UE vorrebbe imprimere alle emissioni inquinanti dell’industria non lascia indifferente la logistica: per questo Hyundai e Kia hanno appena investito 100 milioni di euro per acquisire Arrival e garantirsi una piattaforma in grado di sfornare veicoli commerciali 100% elettrici.

Logistica a zero emissioni nel medio termine

L’intento delle due compagnie automobilistiche è preparare il terreno per quella richiesta di veicoli elettrici che, con ogni probabilità, arriverà dal settore logistico in capo a pochi anni, in virtù anche dei nuovi standard emissivi che porteranno le aziende a convertire, se non altro, le flotte “ultimo miglio”, cercando veicoli con costi operativi convenienti.

L’acquisizione di Arrival è fatta proprio in questa ottica, ossia infrastrutturare una piattaforma scalabile per veicoli elettrici che permetta, un domani, ai due Marchi asiatici di farsi trovare pronti.

photo credit: MotorVerso Hyundai IONIQ Electric Car – EV – Charing – Free Car Picture – Give Credit Via Link via photopin (license)

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Una piattaforma modulare 

Arrival, che ha impianti di produzione in Stati Uniti, Germania, Russia e Regno Unito, offre alle due compagnie automobilistiche asiatiche una risposta pratica alla domanda di domani: il punto di forza della startup risiede infatti in una piattaforma modulare per veicoli elettrici.

Denominata “Skateboard”, questa soluzione consente di realizzare un’economia di scala nella produzione di veicoli che condividono pianali e motorizzazioni, punto fondamentale per offrire una gamma di veicoli a prezzi accessibili.

Un’investimento da 100 milioni di euro

Cento milioni di euro rappresentano l’investimento complessivo, di cui 80 milioni da Hyundai e 20 da Kia. La previsione è che il mercato dei veicoli logistici crescerà e particolarmente se in chiave ecologica per via delle nuove norme ambientali.

L’acquisizione ha, nel frattempo, portato la stessa Arval a diventare una delle startup di maggior valore della Gran Bretagna, arrivando a toccare i 3mila milioni di euro.

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