Trasporto marittimo, la UE approva il Regolamento FuelEU Maritime

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La UE estende l’obiettivo di aumentare l’uso di carburanti rinnovabili e a basse emissioni al settore marittimo per ridurre l’intensità dei gas a effetto serra

L’Unione Europea ha approvato la prima legge al mondo sull’impiego di carburanti verdi per il trasporto marittimo.

In realtà, si è finalmente trovato un accordo di principio tra Consiglio e Parlamento Europeo sul Regolamento FuelEU Maritime che prevede di ridurre l’intensità dei gas ad effetto serra nel trasporto marittimo con obiettivi progressivi sino a raggiungere l’80% nel 2050 rispetto ai livelli del 2020.

L’accordo politico dovrà ora ottenere un’approvazione formale prima della sua adozione da parte di tutti gli stati membri.

Il Regolamento FuelEU Maritime fa parte del pacchetto “Fit for 55” finalizzato a ridurre nei paesi della Comunità Europea le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e di conseguire la neutralità climatica nel 2050.

Anche il trasporto marittimo dovrà collocarsi in questo indirizzo aumentando la domanda e l’uso coerente di combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, garantendo comunque il buon funzionamento del traffico delle navi ed evitando distorsioni nel mercato interno.

L’accordo raggiunto tende anche a garantire condizioni di parità e assicurare il tempo necessario ai fornitori di carburante, ai proprietari e gestori delle navi, agli operatori marittimi in genere, per adattarsi alle nuove condizioni.

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I carburanti verdi

Punto qualificante del nuovo regolamento è l’adozione di carburanti verdi a basse emissioni di carbonio, di combustibili rinnovabili e di e-fuel che costituiscono le uniche strade per riuscire a conseguire gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione posti e rispettare la cadenza temporale di attuazione contenuta nella nuova norma.

Infatti, già dal 2025 è richiesto un primo, anche se modesto, taglio delle emissioni del 2% che sale però al 6% nel 2030, per proseguire con il 14,5% nel 2035, 31% nel 2040, 62% nel 2045.

A tale scopo la Commissione ha proposto l’introduzione di misure di incentivazione all’uso dei cosiddetti combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO), prodotti cioè utilizzando energia da fonti energetiche rinnovabili. Ne fanno parte anche gli e-fuel che derivano da processi di conversione dell’energia elettrica rinnovabile.

L’incentivazione prevista consiste nella concessione di un bonus, sotto forma di un numero maggiore di crediti, a compensazione delle emissioni, a favore di coloro che utilizzeranno combustibili rinnovabili nel periodo 2025-2034.

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Altri punti del regolamento

Le nuove regole si applicheranno solo alle navi con stazza superiore a 5000 tonnellate che sono responsabili del 90% delle emissioni nocive di CO2 dell’intero comparto marittimo.

Non è escluso, però, che nel corso della revisione prevista nel 2028, le imposizioni vengano estese anche ad altri tonnellaggi.

Sono state poi previste eccezioni alla completa applicazione del regolamento per le navi adibite alla navigazione nel ghiaccio ed è stato introdotto un periodo di transizione più lungo per le regioni ultraperiferiche e le piccole isole.

Un’ulteriore novità è rappresentata dall’obbligo di utilizzare l’alimentazione elettrica a terra all’ormeggio in banchina nei principali porti dell’UE a partire dal 2030, con estensione a tutti gli altri scali dal 2035. Viene normata anche la sosta breve e quella di emergenza.

Infine, la Commissione che avrà il compito di monitorare l’attuazione del regolamento, dovrà anche verificare l’esistenza di eventuali scappatoie createsi e provvedere in merito con le opportune modifiche.

I fondi ottenuti con le sanzioni comminate saranno utilizzati per sostenere progetti per la decarbonizzazione del settore marittimo.

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