Trasporto su gomma in Italia: riflessioni

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I costruttori di veicoli industriali associati all’UNRAE rispondono al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Noi ci siamo“.

È necessario accelerare il rinnovo del parco circolante e valorizzare la professione del conducente di veicoli industriali per dare vita ad un sistema di trasporto sicuro e sostenibile“.

A seguire alcune riflessioni sulla situazione del trasporto su gomma in Italia, a cura di Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali UNRAE:

Trasporto: un ruolo di primaria importanza
In Italia, secondo i dati Eurostat, l’86,5% della merce viaggia su gomma (76,4% in Europa). Ciò significa che, nonostante non tutti ne abbiano piena consapevolezza, si tratta del settore dei settori che riveste un’importanza strategica ed ha un
impatto determinante sull’intero sistema economico italiano.

Delocalizzazione trasporto
È evidente anche che il trasporto riveste un’importanza strategica, e non dovrebbe quindi
essere affidato in larga maggioranza ad imprese estere, così come le aziende di trasporto
italiane non dovrebbero essere messe nelle condizioni di delocalizzare all’estero la propria attività per sfuggire all’eccessiva pressione fiscale italiana e a costi di gestione insostenibili.

Parco circolante obsoleto: età media 11,3 anni
Lo sforzo tecnologico e di innovazione portato avanti dalle case costruttrici di veicoli industriali non è sfruttato a dovere, poiché il parco circolante italiano risulta essere tra i più datati d’Europa. Questo comporta conseguenze negative sia in termini di sostenibilità che di sicurezza.

Rinnovare il parco circolante per una maggiore sicurezza 
Solo il 4,2% del parco circolante è dotato dei più avanzati sistemi di sicurezza obbligatori da novembre 2015. In particolare l’AEBS (dispositivo avanzato di frenata di emergenza) e LDW (sistema di avviso di deviazione dalla corsia).

Occupazione: necessità di 20.000 autisti nei prossimi cinque anni
Secondo una stima nei prossimi 5 anni l’Italia avrà bisogno di 20.000 autisti, 180.000 l’Europa. In questo scenario l’UNRAE (l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia), con il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha sottoscritto, insieme ai rappresentanti di altre sedici organizzazioni del settore, un protocollo d’intesa per promuovere e valorizzare la professione di conducente di veicoli per il trasporto di merci. L’Albo ha stanziato per il Progetto 4 milioni di euro, destinati a dotare i giovani interessati degli attestati professionali (patente C e CQC).

Digitalizzazione: la chiave per un trasporto sostenibile e sicuro
Il mondo del trasporto pesante si trova ad affrontare un momento fondamentale nel passaggio verso un trasporto maggiormente sostenibile e sicuro: in questo scenario digitalizzazione e connettività giocheranno un ruolo chiave nel far sì che questo cambiamento diventi realtà.

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