Vivienne Westwood, la supply chain della moda segue la sostenibilità

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Dalla firma della moda britannica una strategia per combattere gli sprechi nella catena logistica

La logistica può e deve essere accentro della lotta contro gli sprechi: lo sostiene Vivienne Westwood, azienda britannica del fashion che ha deciso di rendere la propria supply chain più sostenibile.

L’esempio da seguire è quello dato dalle aziende di altri comparti internazionali, quali Pharma, Food&Beverage e Transport&Logistics, che per prime hanno rivolto la propria attenzione agli sprechi che derivano da una gestione non ottimale della catena logistica.

Anche nel settore moda, dunque, non sono solo vestiti e accessori ottenuti da filati riciclati, PET o pneumatici usati, nuove generazioni di collezioni “senza tempo” e programmi di raccolta di abbigliamento usato, tutte iniziative meritorie ma che hanno come focus il prodotto finale, bensì anche il processo logistico è da ripensare in ottica sostenibile.

Pallet in plastica 100% riciclata

Seguendo questa strategia, Vivienne Westwood, che da anni è in prima linea nelle battaglie per la salvaguardia del pianeta, ha avviato un progetto di progressiva introduzione nella logistica italiana di un pallet in plastica 100% riciclata. 

Il progetto prevede l’adozione di GreenyPack, la linea di Pallet ottenuta da rifiuti plastici riciclati al 100%, lanciata sul mercato nel 2019 da Simpool, startup italiana che offre innovazioni e consulenze strategiche per la logistica abbinata agli imballaggi terziari, con l’obiettivo di rivoluzionare la logistica e renderla più etica e “green”, riducendo l’impatto ambientale legato all’uso degli imballaggi terziari e all’incontrollata generazione di rifiuti. 

Attraverso un contratto di Full Service & Long Term Rental di Simpool, il brand di moda inglese Vivienne Westwood adotterà nei prossimi 24 mesi il pallet Greenypack 80-120 Heavy Duty in plastica 100% rigenerata, ottenuto dalla raccolta, selezione e rigenerazione dei poliaccoppiati, un materiale da imballaggio multistrato (generalmente polietilene, polipropilene, poliammide, carta e alluminio) che anziché essere inviato in discarica o all’incenerimento dà vita a nuovi imballaggi. 

Una logistica intelligente

Un numero sempre più crescente di aziende investono nel Business Intelligence, nel Data Management e in una logistica più trasparente, per consentire ai propri clienti di vedere come vengono creati e confezionati i loro capi, ma anche dove vengono realizzati, quanta strada percorrono, come arrivano nei negozi, quali sono i fornitori etc. 

In quest’ottica, il pallet GreenyPack è dotato di un doppio Tag RFID inserito all’interno della struttura componibile al riparo da urti e graffi, che consente una gestione e un monitoraggio real-time della Supply Chain durante tutte le fasi di carico, trasporto, consegna e stoccaggio a magazzino. 

“Questo progetto rientra in un più ampio piano industriale che tende a gestire con maggiore attenzione tutta la nostra filiera produttiva. Il termine sostenibile è spesso abusato e ha perso il suo significato intrinseco. Meglio pensare che l’introduzione nella nostra logistica di questo sistema di gestione sia una ulteriore tessera del mosaico che stiamo componendo da qualche anno e che intende mettere l’azienda nelle condizioni di prendersi consapevolmente cura di tutte le quotidiane attività che vengono svolte, da noi e dai nostri partners produttivi e distributivi, affinché impattino il più positivamente possibile sulle persone, sull’economia e sul pianeta.” Giorgio Ravasio, Country Manager Vivienne Westwood 

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