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Warehouse Management Systems: scegliere il software giusto per l’intralogistica

Il sistema RTLS (Real Time Location System) è la soluzione integrata progettata per migliorare sicurezza e performance in magazzino
Con l’avvento delle nuove tecnologie anche le soluzioni disponibili sul mercato sono diventate sempre più sofisticate e performanti. Ma soprattutto possono essere tagliate su misura secondo le esigenze di chi dovrà utilizzarle

Warehouse Management Systems, meglio conosciuto con l’acronimo di WMS, è una denominazione ormai ben nota tra gli operatori della logistica, perché definisce il vasto mondo del software dedicato alla gestione dei magazzini.

Questa è stata una delle prime applicazioni dell’informatica nell’intralogistica, che risale agli Ottanta del secolo scorso, quando prezzi e dimensioni dei computer cominciarono ad avvicinarli anche alle imprese di medie dimensioni. In molti casi, i programmi erano sviluppati dalle stesse aziende che li usavano o da programmatori esterni che lavoravano per loro, poi i software sono diventati sempre più complessi e il loro sviluppo è passato nelle mani di imprese informatiche, spesso specializzate nel settore. Col passare del tempo e l’introduzione di automatismi nei magazzini, le funzioni dei Warehouse Management Systems sono aumentate e i sistemi aziendali hanno cominciato a connettersi con il mondo esterno grazie alla crescita d’Internet.

 

L’articolo «Software per l’intralogistica: scegliere quello giusto» è apparso per la prima volta sul numero 1/2020 di Logistica .
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Warehouse Management Systems: la svolta dell’IoT

Oggi con la Logistica 4.0 i software di magazzino hanno raggiunto un nuovo livello di maturità e stanno entrando da protagonisti nell’Internet delle Cose, con la possibilità di gestire enormi flussi di dati provenienti da diverse fonti. Tra le funzioni fornite dagli attuali sistemi troviamo, oltre alla gestione dei flussi di merci all’interno della piattaforma logistica, anche l’ottimizzazione dei percorsi del trasporto, la gestione del commercio multicanale, la prenotazione degli slot di carico e scarico, la previsione degli ordini e dei rifornimenti, l’analisi delle prestazioni attraverso specifiche dashboard, la creazione di documenti amministrativi, l’analisi della produttività e l’invio di messaggi. Ovviamente non tutti i programmi fanno tutto, perché le esigenze (e le risorse economiche) degli utilizzatori sono molto diverse.

Schermata di “Lettura e conferma della Udc di prelievo” del software LogiWare di LCS, per la gestione dei magazzini automatici

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Scegliere il software giusto: capire le necessità

Per orientarsi nella selva delle soluzioni possiamo individuare quattro elementi di base.

Il primo è il tipo di attività che si vuol far svolgere al software. Molti programmi sono modulari, quindi permettono d’iniziare con un set di funzioni di base, con la possibilità di aggiungerne altre in seguito e quindi spalmare l’investimento nel tempo e dosarlo sulla dimensione del magazzino e dei flussi di merci.

E proprio la dimensione dell’impianto è il secondo elemento: più è grande maggiore deve essere la complessità del software e di conseguenza la potenza dello hardware.

Il terzo elemento è invece qualitativo e considera il livello tecnologico dell’impianto. Da questo punto vista, quindi, si può avere un magazzino relativamente piccolo ma con tecnologie all’avanguardia, che richiedono quindi gestionali complessi.

Una volta stabilito il sistema più adatto alle proprie esigenze bisogna tirare le somme e il costo è ovviamente il quarto elemento.

Il sistema RTLS (Real Time Location System) è la soluzione integrata progettata per migliorare sicurezza e performance in magazzino
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Qua si gioca la professionalità del progettista, che deve riuscire a trovare il giusto bilanciamento tra prestazioni e spesa. Anche in questo caso può venire incontro la struttura modulare dei Warehouse Management Systems. In tutti i casi non bisogna dimenticare che il WMS va sempre adattato a ogni utilizzatore, quindi è indispensabile collaborare con lo sviluppatore in ogni fase della progettazione e dell’installazione, ma anche dopo che il sistema è entrato in funzione, per attuare eventuali modifiche, potenziamenti e la necessaria assistenza.

Ne consegue che nella fase di selezione bisogna considerare anche le caratteristiche del fornitore del software in termini di competenza, aggiornamento e reazione. Bisogna considerare che il fornitore di software si può sempre cambiare, ma se usiamo un codice proprietario che non è diffuso rischiamo di non poter intervenire sul programma per modifiche o ampliamenti senza l’intervento di chi lo ha installato. E cambiare WMS in corsa può essere molto costoso.

Leggi l’articolo completo per scoprire il WMS giusto per te

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