2021 da record per i collegamenti ferroviari pesanti nel porto di Genova

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353 treni pesanti effettuati su 30 diverse relazioni nei primi 4 mesi dell’anno, cin una massa media trasportata superiore alle 2.000 tonnellate

La ripresa nel 2021 si fa vedere, soprattutto per i collegamenti ferroviari cosiddetti ‘pesanti’: tra le società private specializzate i questo tipo di servizio logistico, alcune hanno anche raccolto i frutti di un progetto volto proprio ad aumentare la massa rimorchiata trasportabile.

Gli operatori ferroviari attivi all’interno del porto di Genova sono tra questi.

 

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Treni da record per InRail e FuoriMuro

 InRail, impresa ferroviaria fondata nel 2009 in grado di offrire trasporti per tutti i tipi di merci in Italia, Slovenia e Croazia e FuoriMuro Servizi Portuali e Ferroviari, società che dal 2010 svolge il servizio di manovra ferroviaria all’interno del Porto di Genova divenuta inoltre impresa ferroviaria dal 2012, hanno fatto registrare il dato record di 353 treni “pesanti” con massa media trasportata superiore alle 2.000 tonnellate, effettuati su 30 diverse relazioni. 

Tale risultato è frutto, appunto, di un lungo progetto, partito nel 2017 per InRail e nel 2018 per FuoriMuro, con l’obiettivo di aumentare la massa rimorchiata trasportabile dai propri treni, ritenendo che il vincolo massimo allora in vigore, pari a 1.600 tonnellate, fosse incompatibile con le esigenze del mercato. 

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Treni pesanti: la normativa italiana

A partire dalla seconda metà del 2019, RFI ha introdotto un cambio normativo che estendeva l’effettuazione di treni pesanti -a regime e senza puntuali autorizzazioni- su un intero “reticolo” individuato dalla stessa RFI, precisando, in successive Disposizioni entrate in vigore nel 2019 e 2020, i requisiti tecnici necessari per l’effettuazione dei treni pesanti. 

A valle delle interlocuzioni con le altre imprese e l’associazione di categoria FerCargo, RFI aveva successivamente previsto l’effettuazione di treni “in deroga” ad alcune delle caratteristiche tecniche di cui sopra; deroga da ottenere presentando analisi puntuali degli sforzi longitudinali del convoglio, redatta da Enti/Organismi di comprovato valore scientifico, a cui sarebbe comunque dovuta seguire un formale Nulla Osta da parte di RFI. 

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Uno studio universitario per i treni in deroga

In questo contesto, InRail e FuoriMuro hanno da subito agito per poter operare in deroga, commissionando al Politecnico di Torino e all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata uno studio, successivamente asseverato da Bureau Veritas, volto a definire una simulazione della dinamica longitudinale dei treni effettuati. 

Le evidenze emerse hanno permesso alle due imprese ferroviarie di ottenere da RFI il Nulla Osta per effettuare i propri treni in deroga, evitando così le gravi ricadute commerciali che si sarebbero altrimenti subìte, e arrivando ai risultati menzionati sopra. 

 

Tutti i numeri del progetto “treni pesanti”


Nel 2020 InRail ha effettuato 920 treni commerciali “pesanti” su 46 relazioni; FuoriMuro ha effettuato 82 treni commerciali “pesanti” su 2 relazioni. 

Nel 2019 InRail ha effettuato 590 treni commerciali “pesanti” su 36 relazioni; FuoriMuro ha effettuato 118 treni commerciali “pesanti” su 5 relazioni. 

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