Trasporto ferroviario, competitività cruciale per collegare i porti italiani all’Europa

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Investimenti e modernizzazione: L’Italia punta sul trasporto ferroviario per rendere più efficiente il movimento delle merci e favorire la competitività a livello europeo

Tra obiettivi europei di abbattimento delle emissioni inquinanti e necessità di rimanere agganciati ai grandi corridoi di collegamento sui quali viaggiano i container, il nostro Paese prende la rincorsa per colmare lo storico gap tra rete ferroviaria e infrastruttura autostradale.

L’Italia si sta impegnando per migliorare la competitività del trasporto ferroviario delle merci, consapevole dell’importanza di un sistema logistico efficiente per stimolare l’economia e ridurre l’impatto ambientale. Un esempio tangibile di questa strategia è il piano di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per il collegamento tra i porti toscani e romagnoli e l’Europa: attraverso investimenti e la modernizzazione delle infrastrutture, l’obiettivo è agevolare il trasporto merci su rotaia e promuovere l’intermodalità.

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Migliorare la competitività del trasporto ferroviario

L’Italia si trova in una posizione strategica per i collegamenti tra i porti mediterranei, le industrie e l’Europa. Tuttavia, per sfruttare appieno il suo potenziale, è fondamentale rendere il trasporto merci ferroviario più efficiente. 

Il settore ferroviario è considerato meno inquinante rispetto al trasporto su gomma, ma sono necessari investimenti per potenziare le infrastrutture, migliorare i collegamenti e promuovere l’intermodalità, ferma al palo da decenni.

RFI, in quest’ottica, sta svolgendo un ruolo chiave nel processo di modernizzazione del sistema ferroviario italiano. Un esempio significativo è il piano per il collegamento tra i porti toscani e romagnoli e l’Europa, con un investimento complessivo di oltre 530 milioni di euro. Il progetto prevede una serie di interventi mirati all’ammodernamento tecnologico e infrastrutturale della linea Bologna-Prato, parte integrante del corridoio ferroviario Scandinavo-Mediterraneo.

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Il piano di RFI per collegare i porti toscani e romagnoli con l’Europa

Il piano di RFI si concentra sulla costruzione di nuove infrastrutture e sul potenziamento di quelle esistenti: i lavori, suddivisi in tre fasi, coinvolgono gallerie, binari, linea elettrica e impianti tecnologici. 

L’obiettivo è creare un collegamento più efficiente tra i porti toscani, il sistema logistico e portuale emiliano-romagnolo e il centro e il nord dell’Europa. 

La realizzazione di quest’opera consentirà anche di promuovere l’intermodalità, aumentando i collegamenti su rotaia con i principali porti italiani.

L’Italia si sta dunque muovendo verso una maggiore competitività nel trasporto ferroviario delle merci: investimenti mirati e modernizzazione delle infrastrutture sono fondamentali per rendere il sistema logistico più efficiente e sostenibile. 

A tal proposito, il piano di RFI per il collegamento tra i porti toscani e romagnoli e l’Europa rappresenta un esempio tangibile delle strategie messe in atto. I traguardi, sulla carta, sono ambiziosi e vedono, attraverso la promozione del trasporto ferroviario delle merci, uno stimolo per l’economia; inoltre, si insegue l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti, consolidando così il ruolo dell’Italia come piattaforma logistica nel Mediterraneo.

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Continuità con il progetto europeo TEN-T

Un’importante rivoluzione per il trasporto merci su rotaia potrebbe derivare dalla modifica del TEN-T (Trans-European Transport Network), un regolamento volto a promuovere l’adozione di reti ferroviarie ad alta velocità. 

Il TEN-T, che coinvolge le principali città dell’Unione Europea, richiede un adeguamento per rispettare gli obiettivi climatici entro il 2050: attraverso l’implementazione di reti ad alta velocità e l’ottimizzazione dei collegamenti internazionali, il TEN-T mira a migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la competitività del trasporto su rotaia. 

Ad esempio, l’innalzamento della velocità minima di crociera per i treni merci a 100 km/h e la riduzione del tempo massimo di attesa alla frontiera a soli 15 minuti sono misure concrete previste dal TEN-T per garantire una maggiore fluidità e rapidità nel trasporto delle merci. 

Inoltre, il progetto si concentra anche sull’ottimizzazione dei collegamenti ferroviari con porti ed aeroporti, favorendo così la creazione di un efficiente sistema di trasporto intermodale. 

Con queste strategie, il TEN-T mira a posizionare l’Europa come un importante hub logistico a livello globale, offrendo vantaggi significativi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 e miglioramento della mobilità transfrontaliera. L’Italia, in particolare, ha l’opportunità di sfruttare al massimo il potenziale offerto da questo progetto per potenziare i collegamenti ferroviari tra i suoi porti, le industrie e il resto d’Europa, promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale nel paese.

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