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AI e Reshoring promosse dall’industria made in USA

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La maggior parte degli amministratori delegati americani si schiera a favore di operazioni di reshoring e per l’introduzione di tecnologie innovative come l’AI, l’automazione e la robotica

L’adozione di tecnologie innovative rappresentate dall’Intelligenza Artificiale (AI), la realtà virtuale e aumentata, la blockchain e l’Internet delle Cose (IoT) ed il contributo che possono dare per migliorare l’efficienza operativa e la qualità dei prodotti, sono certamente tra gli argomenti maggiormente dibattuti negli ambienti industriali, e non solo.

Analogamente, soprattutto nel mondo occidentale, l’opportunità di attivare strategie di reshoring viene puntualmente analizzata cercando di stabilire il confine tra la teoria e la reale messa in pratica.

Vale pertanto la pena di registrare i risultati di un recente sondaggio condotto negli Stati Uniti da Forbes, Xometry e John Zogby Strategies, sulla resilienza dell’industria manifatturiera americana.

Esso, infatti, attraverso interviste ad Amministratori Delegati di aziende locali, fornisce un quadro del pensiero che sembra prevalere sulle strategie d’approccio al business nel medio termine e, pur realizzato negli Stati Uniti, può essere indicativo dell’evoluzione di cui le nuove realtà sono oggetto.

Occorre premettere che il clima generale dimostrato dagli intervistati è di ottimismo nei confronti del futuro della produzione americana e che emerge la convinzione che le nuove tecnologie, rappresentate dalla digitalizzazione e dall’Intelligenza Artificiale, possano contribuire all’evoluzione di un numero rilevante di piccoli e medi produttori.

Il contributo del reshoring, inoltre, è considerato importante per annullare o almeno limitare le interruzioni alle supply chain che sono state fonte di ritardi e problemi durante il periodo pandemico.

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L’ Ai per essere più competitivi

L’importanza strategica dell’introduzione delle nuove tecnologie digitali è evidenziata dalle risposte al sondaggio relative agli investimenti considerati prioritari per rafforzare la competitività aziendale.

Il 59% dei CEO intervistati ha indicato l’automazione dei processi, il 51% l’Intelligenza Artificiale ed il 30% l’applicazione della robotica.

Con riferimento alle aziende che hanno investito nell’Intelligenza Artificiale, il 68% sostiene di aver registrato a tempi brevi un ritorno dell’investimento significativo mentre il 97%, praticamente la totalità, ha attese rilevanti nelle operazioni a cui sarà applicata.

Di particolare significato è, poi, l’atteggiamento dei dirigenti coinvolti nel sondaggio che non ritengono possa essere messo in discussione il proprio ruolo dall’applicazione delle nuove tecnologie. 

Inoltre, il 39% di loro sta pianificando di intensificare le assunzioni e solo il 5% prende in considerazione una eventuale riduzione del personale.

In pratica, la trasformazione digitale delle aziende non viene collegata ad una diminuzione della forza lavoro ma piuttosto con la necessità di reperire nuove professionalità.

Image by Freepik
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Maggior indipendenza con il reshoring 

È indubbio che le catene di approvvigionamento abbiano subito numerose interruzioni nel periodo pandemico causate da molteplici fattori quali i lockdown, le chiusure produttive, i mutamenti negli ordini dovuti all’instabilità della domanda, le congestioni portuali.

La guerra in Ucraina, le ricadute delle sanzioni economiche alla Russia e la ripresa dei tassi inflattivi hanno introdotto, poi, ulteriori variabili negative che hanno influenzato il regolare andamento delle supply chain.

Riportare le produzioni e l’approvvigionamento vicino ai luoghi di commercializzazione, riducendo la dipendenza da fornitori stranieri, va così apparendo agli occhi di molte produttori come la scelta migliore.

Il sondaggio rivela che l’82% dei CEO intervistati ha seguito questa strada o pensa di seguirla a breve. Una percentuale in aumento del 27% rispetto ad una analoga rilevazione effettuata solo tre mesi fa.

È  significativa la quota di quanti ritengono che le aziende americane hanno una capacità produttiva sufficiente per sostenere le catene di approvvigionamento.

Il reshoring infine consente alle aziende di avere il pieno controllo dei processi e dei metodi di produzione contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei gas serra.

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