Al via gli incentivi auto 2022, ma le aziendali restano escluse

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Firmati i decreti operativi che ufficializzano la disponibilità degli incentivi all’acquisto, già ampiamente annunciati da Governo e media da settimane, di auto, moto e quadricicli leggeri, non senza qualche rammarico

Come è noto, il Governo con il DL n 17 Energia, approvato il 18 febbraio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° marzo 2022, ha stanziato un fondo di 8,7 miliardi di euro per un piano pluriennale di interventi a sostegno del settore automotive da utilizzarsi a copertura del periodo 2022-2030.

L’obiettivo dichiarato è quello di realizzare non più interventi estemporanei ma un programma deciso unitamente ai ministeri dello Sviluppo Economico, Economia, Transizione Ecologica, Lavoro e Trasporti, mirato non solo al sostegno del mercato e dell’intera filiera produttiva, ma anche ad accelerare il ricambio del parco con l’acquisto di veicoli a basse o nulle emissioni inquinanti, a favorire la transizione verde, la ricerca ed aiutare la riconversione e riqualificazione dell’industria del comparto automotive.

Con il DCPM ora firmato si rende nota la struttura dell’intervento che, almeno per il 2022, prevede un primo stanziamento di 650 milioni di euro, quindi un po’ al di sotto di quanto in un primo momento diffuso. Cifra che dovrebbe essere replicata anche nel 2023 e 2024.

 

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I beneficiari

L’articolazione dei segmenti di mercato coinvolti, ricalca quanto previsto e si avvale della ripartizione in fasce di emissione di CO2 espresse in grammi per chilometro percorso, favorendo maggiormente in termini di bonus le auto elettriche e ibride plug in rispetto a quelle con motorizzazione endotermica o diesel seppur a basse emissioni inquinanti. 

Rispetto alle previsioni fatte, i valori dei bonus appaiono più contenuti soprattutto per le auto elettriche il cui incentivo massimo, pur in presenza di rottamazione, raggiunge solo i 5.000 euro e può essere applicato a veicoli il cui listino (iva e IPT escluse) non supera i 35.000 euro. 

Queste le attribuzioni dei bonus approvati:

 

Fascia di emissione Con rottamazione Senza rottamazione Prezzo max (IVA+IPT escl.)
  0-20 g/Km CO2 5.000 euro 3.000 euro 35.000 euro
21-60 g/Km CO2 4.000 euro 2.000 euro 45.000 euro
61-135 g/Km CO2 2.000 euro 35.000 euro

 

L’auto da rottamare dovrà appartenere ad una classe di emissione sino ad Euro 5 e dovrà essere posseduto da almeno un anno.

E’ stata poi confermata, non senza rammarico da parte degli operatori, la possibilità di usufruire dei suddetti bonus solo da parte delle persone fisiche, con esclusione quindi delle aziende e delle loro flotte.

Una piccola quota è stata comunque riservata alle società di car sharing per l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi plug-in.

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Incentivi solo per i veicoli commerciali BEV

Il decreto, alla fine, è riuscito a riservare una piccola quota di contributi destinati alle piccole e medie imprese dedicate al trasporto per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri di categoria N1 (autocarri con massa massima non superiore a 3,5 tonnellate) e N2 (autocarri con massa massima compresa tra 3,5 e 12 tonnellate).

L’acquisto però dovrà essere rivolto esclusivamente ad un veicolo elettrico e deve prevedere la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe di emissione inferiore alla Euro 4.

L’incentivo previsto è di 4.000 euro per i veicoli di categoria N1 di massa sino a 1,5 tonnellate e di 6.000 euro per quelli di massa intermedia tra 1,5 e 3,5 tonnellate.

Parimenti per i veicoli di categoria N2 di massa intermedia tra 3,5 e 7 tonnellate il bonus sarà di 12.000 euro, mentre il contributo sale a 14.000 per l’acquisto di veicoli elettrici N2 di massa tra 7 e 12 tonnellate.

Il fondo destinato ai veicoli commerciali BEV N1 ed N2 è di 10 milioni per il 2022, 15 milioni per il 2023 e 20 milioni nel 2024.

L’attivazione degli incentivi avverrà dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del DPCM, una volta che sarà registrato dalla Corte dei Conti e sarà resa operativa la piattaforma d’accesso a cura di Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa).

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