Caro energia: come tutelare il magazzino

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Il vertiginoso aumento dei costi energetici si fa, inevitabilmente, sentire anche nella gestione del magazzino che richiede grandi consumi di energia per il suo esercizio

La domanda di magazzini, negli ultimi anni, ha seguito, in positivo, lo sviluppo delle attività di logistica in gran parte trainate dall’esplosione dell’e-commerce. 

Secondo dati Eurostat, in alcuni paesi europei il commercio on line ha superato la quota del 20% del fatturato complessivo (come, ad esempio, in Belgio, Norvegia, Danimarca, Svezia, Francia etc), in altri è poco al di sotto di questa percentuale (tra cui Germania, Spagna, Olanda), in altri ancora è all’inizio della sua ascesa ma mostra notevoli capacità di progressione (come nel caso dell’Italia).

Tutto ciò ha inciso nella ricerca di spazi per la gestione delle scorte e nella necessità di allestire piattaforme per il deposito, il prelievo e la consegna dei prodotti oggetto di una dinamica di mercato caratterizzata da alta efficienza e rapidità.

Non a caso il quotidiano inglese Guardian ha recentemente osservato che nel Regno Unito, la domanda di aree in cui sorgono magazzini o destinate a tale scopo, rappresenta l’ultimo settore immobiliare in espansione con un trend che non dovrebbe accusare flessioni anche nel prossimo anno.

Negli ultimi mesi, tuttavia, un nuovo fattore preoccupa gli operatori della logistica e, in particolare, della gestione dei magazzini.

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Le movimentazioni, infatti, necessarie allo stoccaggio delle merci, l’azione dei carrelli elevatori e degli altri mezzi per il prelievo, il carico e lo scarico dei prodotti per le consegne, nonché l’apertura e la chiusura delle porte, l’illuminazione e gli impianti di raffreddamento e di climatizzazione di ampi spazi, i complessi meccanismi di automazione ormai indispensabili per essere competitivi sul mercato, necessitano di grandi quantità di energia il cui costo non solo è in continuo aumento ma è di difficile determinazione anche in un’ottica di breve termine.

Tutto ciò, costringerà, prima o poi, i responsabili dei magazzini a rivedere le loro offerte economiche per salvaguardare fatturati e margini ed a porre in atto interventi di limitazione dei consumi energetici.

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Alcune scelte per risparmiare

Prendere atto di quanto i costi energetici possano incidere sul risultato finale d’impresa è il primo passo, indispensabile, per pianificare gli interventi che possono contribuire a ottimizzare i processi ed il rendimento degli impianti riducendo, al tempo stesso, i consumi d’energia.

Si tratta in pratica di ripercorrere l’iter operativo di ogni singola operazione all’interno del magazzino per individuare aree suscettibili di miglioramento sul piano energetico senza perdere in qualità della risposta.

Ecco alcune semplici indicazioni, suggerite da esperienze sul campo e dall’attività di aziende finalizzate alla riduzione del dispendio energetico del magazzino.

 

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Ottimizzare la climatizzazione dei magazzini

Le porte degli ingressi dei magazzini da cui transitano continuamente carrelli per la movimentazione delle merci, nonché mezzi e persone che devono spostarsi da un capannone all’altro, possono essere fonte di importanti dispersioni energetiche. L’esperienza ha mostrato che l’applicazione di porte ad alta velocità, consentendo un rapido passaggio, limita gli sbalzi di temperatura e favorisce il risparmio energetico. Ciò è tanto più vero nei magazzini o nelle aree di essi dove è necessario un raffreddamento o il mantenimento di determinate condizioni climatiche, come, ad esempio, i depositi alimentari. In questi casi ogni frazione di secondo risparmiato chiudendo le porte di accesso più velocemente, consente una significativa riduzione dei consumi di energia.

 

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Garantire la chiusura, il più possibile ermetica, delle aperture delle banchine di carico  

Le attività di carico e scarico nelle aree portuali, possono diventare occasioni di un vero e proprio spreco di energia se non vengono adeguatamente sigillate le porte delle banchine di carico o se alcune parti rimangono completamente o parzialmente aperte e non assicurano una tenuta completa. Queste aperture possono comportare, secondo studi effettuati, importanti perdite di energia su base annua.

Ragionamenti analoghi posso essere fatti anche per i rimorchi e le pedane di carico dove sovente rimangono spazi non sigillati che favoriscono vuoti d’aria causa di ulteriori perdite energetiche.

 

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Migliorare la ventilazione e la destratificazione

Gli impianti di climatizzazione possono offrire benefici migliori se, come ideale complemento, si utilizzano ventilatori ad alto volume e bassa velocità. Il vantaggio del loro uso è quello di consumare meno energia rispetto a quelli tradizionali che sono più veloci ma maggiormente energivori. Le loro grandi pale assicurano comunque il corretto movimento dell’aria per ridurre le temperature soprattutto in estate.

Un ulteriore vantaggio di questa tipologia di ventilatori è quello di determinare le condizioni per la cosiddetta destratificazione.

Essi, infatti, mantengono una temperatura uniforme in tutto il magazzino mescolando l’aria calda con quella fredda ed annullando le differenze di temperature dovute, principalmente in inverno, all’ascesa dell’aria calda verso il soffitto dei locali lasciando al freddo la parte sottostante normalmente sede delle attività dei lavoratori.

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