La gestione del magazzino ha, da sempre, rappresentato uno dei fattori di giudizio di maggior rilievo nell’ambito dei comportamenti adottati da un’azienda logistica. L’asserto è tanto più vero quando lo scenario al contorno è caratterizzato da situazioni di debolezza macroeconomica e di forte incertezza della domanda.
Oggi, l’inflazione crescente con il rischio di recessione in paesi di grande importanza nel quadro economico mondiale, come, ad esempio, Italia e Germania, la riduzione del potere d’acquisto di molte famiglie, unita ai timori per le ricadute del conflitto russo-ucraino e la perdurante crisi energetica, stanno modificando i modelli di consumo in modo profondo e duraturo.
Le aziende, nel loro complesso, non possono non tenerne conto nell’orientare la propria strategia commerciale, consapevoli che al mutare delle condizioni di mercato devono essere in grado di offrire risposte più rapide che nel passato.
Il magazzino, il suo dimensionamento e, in generale, la sua gestione, acquista in questo contesto particolare importanza e richiede sempre più il supporto di tecnologie adeguate.
Leggi anche:
Elettrificare la flotta: qual è il ROI?
La gestione dei fornitori: una nuova strategia di sviluppo
Il cloud ed i sistemi di WMS
Il processo evolutivo di gestione del magazzino passa inevitabilmente dalla ricerca di soluzioni che uniscano i vantaggi tecnologici con l’esigenza di contenere i costi e ottenere un più rapido ritorno degli investimenti.
A tale proposito, si vanno ora affermando i sistemi basati sul cloud che presentano una serie di vantaggi apprezzabili per tutte quelle aziende che desiderano porsi in una prospettiva di sviluppo graduale, migliorando l’efficienza dei propri servizi, acquisendo agilità e flessibilità e, al tempo stesso, tenendo sotto controllo gli investimenti in tecnologia necessari.
I sistemi basati sul cloud vengono incontro a tali attese in quanto utilizzano un approccio modulare che consente di supportare l’infrastruttura seguendo l’evoluzione delle esigenze aziendali.
In altri termini, la tipologia di sistema scelta, da cui consegue sia l’hardware che il software necessari, può variare e completarsi nel tempo senza obbligare l’azienda a scelte di investimento immediate, impegnando con esse anche un futuro di cui al momento manca una reale certezza.
I WMS (Warehouse Management System) che sfruttano il cloud sono infatti suddivisi in moduli separabili per le diverse applicazioni che possono essere implementati nel tempo. Poiché l’hosting è affidato in outsourcing al cloud, non sono, inoltre, richiesti né l’hardware del server locale, con relativo vantaggio per le aziende sul piano economico, nè, soprattutto, il continuo aggiornamento del sistema.
Leggi anche:
Software di gestione dei centri logistici: il ROI è garantito
Roi più veloci
La differenza più rilevante tra la disponibilità di un gestionale WMS affidato al cloud e l’installazione di una struttura fisica in loco, consiste nel fatto che quest’ultima, oltre a peccare di rigidità nel suo sviluppo futuro, richiede costi anticipati per l’acquisto dell’hardware, della licenza per il software e per il costante supporto e la manutenzione.
Quella affidata al cloud offre un servizio completo richiedendo solo un canone di servizio mensile.
In tal modo i costi appaiono limitati sin dal primo giorno e non vi sono investimenti per l’acquisto dell’hardware, per il suo inevitabile aggiornamento man mano che l’obsolescenza prevale e per il necessario supporto dei team IT.
I riflessi dell’adozione di questa strategia sul ROI aziendale sono evidenti, tanto più se si considera l’eventuale necessità di dover cambiare velocemente modello di business a fronte di una accresciuta volubilità del mercato o di un suo diverso dimensionamento.
Il vantaggio principale è quello di poter limitare l’investimento iniziale e poterlo graduare in termini di tempo in modo da ottenere un ritorno più elevato in tempi più rapidi aumentando nel contempo produttività e migliorando l’efficienza complessiva.
