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Crisi del Mar Rosso, senza cooperare lo Shipping affonda

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La crisi del Mar Rosso, che sta tenendo banco ormai quanto il conflitto Israele-Hamas, causa problemi di sicurezza inauditi per le navi che transitano nella regione, dirette allo stretto di Suez attraverso quello di El Mandeb. 

Un’aspetto che inevitabilmente sale alla ribalta sono le conseguenze legali che i problemi di navigazione nel Mar Rosso potrebbero avere per gli armatori, i noleggiatori, i caricatori e i destinatari delle merci per via dei ritardi, delle deviazioni, dei danni, delle perdite o addirittura dei sequestri delle navi e dei carichi.

Un problema anche si era già posto a livello globale durante la pandemia che ora torna: quale dunque la chiave per evitare o risolvere le dispute legali derivanti dalla crisi del Mar Rosso?

Crisi Mar Rosso: dirimere le dispute legali

La strada indicata da molti analisti è la cooperazione tra le parti coinvolte, basata sui principi di una buona comunicazione, di flessibilità e di buona fede. 

Image By freepik

Le opinioni di molti esperti legali e marittimi convergono nel consigliare di seguire una serie di semplici linee guida così riassumibili:

  • Verificare le clausole contrattuali relative alla guerra, alla forza maggiore, alla deviazione, alla frustrazione e alla sicurezza, e valutare i diritti e i doveri di ciascuna parte in caso di eventi imprevisti o di emergenza.
  • Informare tempestivamente e chiaramente le altre parti di qualsiasi situazione che possa influire sul contratto, come il cambiamento di rotta, il ritardo, il danno o la perdita della nave o del carico, o la richiesta di assistenza o di protezione.
  • Cercare di raggiungere un accordo amichevole con le altre parti, tenendo conto degli interessi reciproci e delle circostanze eccezionali, documentando per iscritto qualsiasi variazione o concessione concordata.
  • Consultare i propri assicuratori, avvocati e consulenti prima di prendere qualsiasi decisione che possa avere implicazioni legali o finanziarie, e seguire le loro raccomandazioni.

Tutte attività di buon senso, ma molto spesso trascurate.

Un’era di precauzioni e cautele

La crisi del Mar Rosso richiede ancora una volta l’innalzamento della soglia di attenzione e cautela da parte degli operatori marittimi: essi devono infatti essere preparati a gestire le sfide e i rischi che potrebbero incontrare, ma devono anche entrare nell’ottica di cooperare tra loro per minimizzare gli impatti negativi e per preservare i rapporti commerciali.

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