Filiera del deperibile: sfide ed opportunità per la logistica

Muovere e stoccare un prodotto alimentare o farmaceutico richiede al logistico di integrare competenze diverse con lo scopo di controllare qualità, sicurezza, efficienza di costo e sostenibilità ambientale di prodotto, processo e sistema

Dando per assodate le norme ATP nel trasporto internazionale di derrate alimentari e, in particolare, la classificazione delle tipologie di veicoli (isotermici, refrigerati, frigoriferi, etc.) e le sigle che li identificano, in questo articolo elencheremo i principali temi e problemi riconducibili alla progettazione, gestione e controllo di una filiera deperibile, includendo non solo prodotti alimentari ma pure quelli farmaceutici, biomedicali, e in generale tutti i sistemi prodotto – imballo sensibili alle variazioni di temperatura.

Tra questi possiamo inserire anche i rifiuti urbani e il servizio logistico di raccolta, gestione e trattamento di questi. In aggiunta alla temperatura vale la pena considerare altri fattori esterni che possono incidere significativamente sulla sicurezza e qualità di un prodotto-imballo lungo il suo ciclo di vita.

 

L’articolo «Sfide ed opportunità per la logistica nella filiera del deperibile» è apparso per la prima volta sul numero 1/2020 di Logistica .
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Fattori che influenzano la deperibilità 

Tra questi l’umidità, la luce e le vibrazioni. L’elenco che segue non è esaustivo ma ci fa percepire la molteplicità di istanze da considerare e la necessità di un approccio integrato e multidisciplinare che chiama in causa numerose competenze, dal logistico, al progettista di packaging, passando attraverso lo scienziato e tecnologo degli alimenti, l’esperto di sostenibilità ambientale, chi si occupa di sicurezza di prodotto, chi di qualità di prodotto, il waste manager (chi gestisce la reverse logistics dei rifiuti e prodotti di riciclo, oltre che il ciclo di vita dei prodotti secondari).

In questo elenco non esaustivo il logistico gioca sicuramente un ruolo fondamentale e per la trasversalità della sua natura ha necessità di comprendere questa complessità. Torniamo al nostro elenco di istanze e problematiche riconducibili a questa sensibilità logistica e alla filiera del deperibile:

• Mezzi per il trasporto in temperatura

Per i trasporti refrigerati ogni hanno in Italia sono messi in strada (nuove immatricolazioni) oltre 5000 veicoli commerciali leggeri, 2000 semirimorchi e 1500 camion oltre le 3,5 tonnellate. Inoltre, cresce la percentuale di mezzi rimorchiati multi-temperatura (con due o tre scomparti a differenti temperature). I mezzi sono in forte evoluzione sia rispetto la tipologia e configurazione dei semirimorchi e dei container isotermi (larghezza, altezza, tipologia di gruppo frigo, ottimizzazione del flusso d’aria interno, capacità di carico in peso/volume e unità di carico pallettizzate, sistema e materiali di coibentazione della cella, etc.), sia rispetto le motrici e relativi azionamenti e sistemi di alimentazione (diesel, elettrici, ibridi, etc.), nonché i sistemi di accoppiamento del gruppo frigo con quello motore;

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• Sistemi di tracciabilità indoor e outdoor dei prodotti deperibili

Il tema tracciabilità apre le porte a quello tecnologico, che spazia dai sensori utilizzati per monitorare i prodotti nel loro ciclo di vita alle tecnologie di track and trace (telematica di monitoraggio delle flotte). Una delle principali criticità è rappresentata dall’integrazione di informazioni frammentate provenienti da diversi sistemi di tracciabilità utilizzati lungo il trasporto e stoccaggio dei prodotti deperibili, specialmente quando questi passano in mani diverse prima di raggiungere l’utilizzatore/ cliente finale. La tendenza la frammentazione imputabile ai diversi operatori logistici coinvolti nel trasporto internazionale stimola la ricerca e lo sviluppo di soluzioni di integrazione;

• Mezzi e tecnologie per l’intermodalità nel trasporto nazionale e internazionale di prodotti deperibili

L’Italia ha ancora molti margini di miglioramento, ma serve far crescere la sensibilità di chi governa le infrastrutture. Numerosi interporti sono collegati dal trasporto su treno, ma serve investire di più in quello di prodotti deperibili. Si pensi alla linea dell’alta velocità su cui si muove l’ETR 500 da Bologna a Caserta (Servizio Merci Italia Fast) ogni giorno movimentando roll container. La tratta è puntuale ed efficiente ma non ancora pronta per trasporti in un full pallet tipo EPAL e per prodotti deperibili;

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  • Analisi multifattoriale degli stress fisico ambientali che incidono sulla qualità e sicurezza del prodotto al ‘punto di consumo’

Il Food Supply Chain Center dell’Università di Bologna monitora questi stress e li ricostruisce su piattaforme simulative in laboratorio, con lo scopo di misurare qualità e sicurezza del sistema prodotto imballo presso il punto di consumo. Qual è la consapevolezza di chi produce e distribuisce prodotti sensibili agli stress di temperatura, umidità, luce e/o vibrazioni rispetto lo stato in cui arrivano al luogo di destino
e consumo? Quello che è certo è che chi acquisisce questa consapevolezza e si attrezza
con soluzioni di packaging/ containment dedicate può offrire un servizio aggiuntivo al proprio cliente sempre più sensibile a queste problematiche;

• Sistemi di handling e stoccaggio dei prodotti

Si pensi alle soluzioni tecnologiche di movimentazione e stoccaggio pensate per prodotti deperibili. Alla gestione distinta dei lotti di produzione a garanzia di un sistema FIFO (first-in-first-out) o FEFO (first-expired-first-out) di produzione e distribuzione del prodotto. Anche nello stoccaggio giocano un ruolo importante sia l’involucro sia l’impianto di climatizzazione. La molteplicità di SKU gestite in un magazzino di prodotti deperibili può indirizzare questi in ubicazioni ottimali, per controllare congiuntamente l’efficienza logistica di costo e la qualità/sicurezza di prodotto mantenuto a stock;

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• Blockchain

Questa tecnologia apre sicuramente le porte ad un approccio rivoluzionario ed innovativo nella gestione della filiera di prodotti deperibili in cui la tracciabilità può trovare vera espressione a beneficio di tutti gli attori della rete inclusi i consumatori finali. Tuttavia, non conosciamo vere esperienze di implementazione della blockchain nella logistica e nella logistica del deperibile.

Con l’avvento di tecnologie quali l’RFID, ci aspettavamo di conoscere ‘vita, morte e miracoli’ di un prodotto deperibile. Poi ci siamo accorti che quella tecnologia si è diffusa, con un poco di fatica e resistenza, per governare principalmente l’efficienza logistica di numerosi sistemi produttivi e distributivi senza estendere la tracciabilità all’intera filiera. L’attesa è grande e ci aspettiamo la blockchain possa assecondarla.

Questo elenco di opportunità non è esaustivo e auspichiamo di estenderlo in futuro accompagnandolo con soluzioni logistiche efficaci.

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