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Industria marittima: tecnologie, e normative, certezze e insicurezze per il 2025

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L’anno 2024, come più volte scritto, è stato un periodo di grande turbolenza, ma anche di forte spinta verso l’innovazione per l’industria marittima. Da un lato, a dominare le preoccupazioni e la cronaca marittima è stata la crisi del Mar Rosso, con gli attacchi dei ribelli Houthi alle navi nel Mar Rosso che hanno imposto un cambiamento significativo nelle rotte di navigazione, con molte imbarcazioni che hanno preferito deviare verso il Capo di Buona Speranza per garantire la sicurezza degli equipaggi, al netto di alcuni armatori che, malgrado tutto, hanno scelto di pagare per assicurare un “passaggio sicuro” attraverso il Canale di Suez. 

Questo scenario limite ha evidenziato, oltre già sentito refrain sulla stabilità delle catene di approvvigionamento, la criticità delle misure di sicurezza in mare: mai come in questo anno i passaggi mercantili sono stati messi sotto attacco e il ricorso alle scorte militari è stato senza precedenti, almeno in periodo di teorica ‘pace’.

Parallelamente, la decarbonizzazione ha continuato a rappresentare una delle principali sfide del settore, con eventi come il summit Posidonia di Atene che hanno visto il lancio di nuove iniziative significative, coinvolgendo importanti armatori greci. 

Tra gli eventi critici del 2024, va inevitabilmente ricordata la collisione della nave portacontainer Dali con il ponte principale di Baltimora, che ha costretto a prendere coscienza della necessità di infrastrutture resilienti e capaci di gestire rapidamente incidenti di grande scala – un’impresa piuttosto ben assolta dalle autorità locali, che hanno completato le operazioni di sgombero del tratto di mare che da accesso allo scalo principale del porto di Baltimora in sole 11 settimane.

Innovazioni tecnologiche: il ritorno alla propulsione eolica

Parlando di innovazione, oltre ai carburanti alternativi, uno dei trend tecnici più rilevanti del 2024 è stato il ritorno della propulsione assistita dal vento. L’evento SMM 2024 di Amburgo di settembre ha presentato numerosi sistemi di questo tipo, evidenziando un crescente interesse per soluzioni sostenibili e innovative nel campo della propulsione marittima, un interesse che è testimoniato dalla molteplicità di contratti di retrofit e nuove costruzioni che includono tecnologie di propulsione eolica.

Al contempo, grandi attori come Maersk stanno investendo in modo deciso sulla conversione di grandi vascelli ad alimentazioni più pulite, come metanolo o LNG.

Scenari futuri per la navigazione marittima mercantile

Affacciandosi al 2025, l’industria marittima si trova di fronte a nuove sfide e opportunità: l’instabilità globale, con conflitti come la guerra in Ucraina e le tensioni nel Mar Cinese Meridionale, continua a influenzare le rotte di navigazione e le operazioni marittime. Gli armatori stanno adottando pratiche di gestione del rischio avanzate come le Best Management Practices, che includono valutazioni dei rischi, sicurezza armata e collaborazione con forze militari.

L’aumento degli attacchi informatici rappresenta un’altra minaccia critica. Le grandi compagnie di navigazione stanno investendo pesantemente in sicurezza di rete, protezione degli endpoint e assicurazioni informatiche, oltre a formare l’equipaggio per prevenire attacchi come il phishing e le minacce di ingegneria sociale.

Il ruolo delle politiche internazionali

L’arrivo dell’amministrazione Trump a gennaio 2025 aggiunge un ulteriore livello di incertezza sul piano interno come globale. Possibili cambiamenti nella politica estera degli Stati Uniti, negli accordi commerciali e nelle sanzioni potrebbero avere ripercussioni significative sulle rotte di navigazione internazionale e sui mercati energetici.

La conformità alle sanzioni è diventata sempre più complessa, con autorità, come l’Ufficio per il controllo dei beni esteri (OFAC) degli Stati Uniti, che mirano a contrastare le tattiche di evasione; anche il pacchetto di sanzioni dell’UE di dicembre 2024 evidenzia ulteriormente queste sfide, affrontando le flotte ombra e le tattiche di elusione.

La decarbonizzazione e il futuro sostenibile

La decarbonizzazione rimane una priorità critica per il settore, con l’obiettivo di raggiungere emissioni nette zero entro il 2050, stabilito dall’Organizzazione Marittima Internazionale. Sebbene la transizione verso combustibili a basso o zero contenuto di carbonio come l’idrogeno, l’ammoniaca e il metanolo sia ostacolata da costi elevati e infrastrutture inadeguate

Il retrofit o la sostituzione delle navi con design energeticamente efficienti richiede investimenti significativi, con una collaborazione internazionale e soluzioni innovative che diventano essenziali per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Gestione dei rischi e resilienza contrattuale

Gestire i rischi in un contesto di instabilità globale richiede un approccio proattivo e completo. I contratti oggi devono includere clausole per rotte alternative, allocazione dei rischi e indennità, garantendo nel contempo la conformità con i regimi di sanzioni in evoluzione e le esposizioni ai rischi di guerra. È essenziale una comunicazione proattiva con le parti interessate, come assicuratori e noleggiatori, per minimizzare le interruzioni.

Inoltre, una due diligence migliorata è vitale, comprendendo programmi di conformità alle sanzioni aggiornati, formazione sui cambiamenti normativi e valutazioni dettagliate dei rischi per viaggi in regioni ad alto rischio. Valutazioni regolari delle controparti sono anche essenziali per mitigare i rischi finanziari e legali: a tal proposito, una consulenza legale esperta sulla gestione dei rischi dovrebbe contribuire a garantire la resilienza contrattuale e operativa in questo panorama volatile.

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