La fine di 2M e l’espansione di Ocean Alliance: un nuovo scenario competitivo per il trasporto marittimo dei container

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La concentrazione del mercato potrebbe portare a profondi cambiamenti nel settore del trasporto marittimo di container e determinare un aumento dei prezzi e a una riduzione della concorrenza

La fine dell’alleanza 2M a partire dal 2025 unitamente all’espansione della capacità dei membri di Ocean Alliance sta ridefinendo il panorama competitivo del trasporto marittimo di container portando a profondi cambiamenti strutturali nel settore.

Questi cambiamenti avranno un impatto significativo sull’intero comparto, sia per le compagnie di navigazione che per gli operatori logistici che dovranno affrontare un mercato sempre più concentrato e competitivo.  

In particolare, è possibile che si verifichi un aumento dei prezzi, una riduzione della concorrenza e un peggioramento delle condizioni di lavoro, tutti fattori che sono già oggetto di dibattito da parte delle autorità antitrust di tutto il mondo.

È questa, in estrema sintesi, l’analisi di Alphaliner, pubblicata su una delle ultime newsletter settimanali della società.

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La fine di 2M

L’alleanza 2M, nata nel 2017 e composta da Msc e Maersk, è stata la più grande alleanza del settore per molti anni. 

La decisione di sancire il suo scioglimento presa nel 2022, a seguito di una serie di fattori, tra cui la concorrenza crescente da parte di altre alleanze, come Ocean Alliance e THE Alliance, è un evento significativo che avrà un impatto importante sul mercato.

Msc e Maersk sono le due compagnie di navigazione più grandi al mondo, con una capacità totale di circa 7,3 milioni di teu

La loro separazione comporterà una riduzione della capacità disponibile sul mercato, che potrebbe avere come risultato un aumento dei prezzi.

Inoltre, la fine di 2M potrebbe ridurre la capacità sul mercato. Msc e Maersk saranno ancora presenti in competizione l’una con l’altra, ma la loro capacità complessiva sarà inferiore a quella dell’alleanza 2M.

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L’espansione di Ocean Alliance

Ocean Alliance, composta da Evergreen, Cma-Cgm, Cosco e Oocl, è già, oggi, la seconda alleanza più grande al mondo. La sua capacità è di circa 4,2 milioni di teu, ma è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni.

In base al carnet di ordini nei cantieri, Ocean Alliance dovrebbe aggiungere altri 2,38 milioni di teu alla sua capacità entro il 2027. 

Questa crescita la renderà la prima alleanza al mondo per capacità dispiegata, alimentata da una serie di fattori, tra cui l’aumento della domanda di trasporto marittimo di container, la ripresa dell’economia cinese e l’aggiornamento della flotta.

L’espansione di Ocean Alliance determinerà una concentrazione del mercato ancora maggiore: la nuova alleanza controllerà infatti circa il 46% della capacità globale di trasporto marittimo di container.

Un tale aumento della concentrazione potrebbe causare una riduzione della concorrenza, con conseguente aumento dei prezzi. Inoltre, le compagnie di navigazione potrebbero acquisire un maggiore potere contrattuale nei confronti degli operatori logistici, che potrebbero essere costretti a pagare prezzi più elevati per i servizi di trasporto, con maggiori difficoltà a carico delle compagnie di navigazione più piccole.

Anche l’impatto sulle condizioni di lavoro dei marittimi potrebbe essere negativo, Le compagnie di navigazione potrebbero essere incoraggiate a ridurre i costi, ad esempio tagliando il numero di marittimi a bordo delle navi o aumentando le ore di lavoro.

Parimenti, per effetto della maggiore concentrazione del mercato, potrebbero ridursi anche le opportunità di lavoro per i marittimi.

Concorrenza e antitrust

La Commissione europea ha deciso di non prorogare le esenzioni antitrust del regolamento Cber alle grandi compagnie a partire dal prossimo aprile. Questa decisione potrebbe rappresentare un ostacolo all’espansione di Ocean Alliance.

Le autorità antitrust potrebbero infatti avviare indagini per verificare se l’espansione dell’alleanza violi le regole antitrust. In questo caso, le compagnie di navigazione potrebbero essere costrette a rivedere i propri piani di espansione.

La reale preoccupazione delle autorità è che la concentrazione del mercato nelle mani di poche grandi compagnie abbia conseguenze negative per la concorrenza con ricadute non solo sulle dinamiche dei prezzi ma anche agendo da freno all’innovazione.

Le grandi alleanze potrebbero, infatti, avere meno incentivi a innovare, in quanto saranno già in grado di offrire servizi competitivi o comunque di imporre la propria offerta.

Le conseguenze per gli operatori logistici

I cambiamenti in atto nel settore del trasporto marittimo di container avranno conseguenze significative per gli operatori logistici.

Innanzitutto, essi dovranno affrontare un mercato più concentrato dove le grandi alleanze potranno vantare una quota di mercato sempre più importante, con le ricadute in termini di tariffe e concorrenza precedentemente ipotizzate.

In secondo luogo, le società di logistica dovranno essere in grado di adattarsi a un mercato più competitivo con una offerta di servizi allargata alle stesse compagnie di navigazione, fattore che imporrà agli operatori logistici di trovare nuovi modi per differenziarsi.

Infine, occorrerà essere preparati a un possibile aumento dei costi. La fine di 2M e l’espansione di Ocean Alliance potrebbero portare a un aumento della domanda di container, con un aumento dei prezzi dei container vuoti.

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