La soluzione elettrica per consegne in città e delivery

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Le microvetture elettriche si pongono come ideale soluzione per soddisfare la domanda di mobilità per piccole consegne urbane o nei centri storici ed in generale nella gestione della logistica dell’ultimo miglio

Muoversi in città, in contesti urbani non propriamente disegnati per una mobilità di corrieri e professionisti, per consegna merci e delivery, per spostamenti dettati dall’espletamento di servizi commerciali o per manutenzioni, presenta sempre più difficoltà. Se, poi, si deve attraversare un centro storico o un’area a circolazione limitata, le difficoltà aumentano a dismisura con perdite di tempo, inefficienze e rischi ambientali non marginali.

Il boom degli acquisti on line che ha moltiplicato il numero delle piccole consegne cittadine esaltando, al tempo stesso, il concetto di sicurezza, affidabilità e rapidità delle consegne, ha impietosamente messo a nudo i limiti di una circolazione stretta in spazi spesso angusti e non adeguati.

Così come la crescita del delivery cittadino, food in particolare, capace in brevissimo tempo di far breccia in tradizioni culturali differenti da quelle che ne avevano accompagnato la genesi, dando vita ad un fenomeno significativo anche sotto il profilo quantitativo, chiede maggiori spazi operativi di mobilità.

Per non parlare di tutti quegli operatori professionali impegnati nell’offerta di servizi cosiddetti di prossimità, dal recapito corrispondenza e documenti a quello di medicinali, dai servizi commerciali a domicilio alle “uscite” per interventi di manutenzione, che fanno ormai parte a pieno titolo di una logistica cittadina che chiede risposte adeguate alle proprie esigenze.

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I vincoli ambientali

Rispetto dell’ambiente e salvaguardia del patrimonio rappresentato dai nostri centri storici, sono le direttrici maestre lungo le quali, ormai tutti concordano, ci si deve muovere per affrontare il nodo della mobilità urbana commerciale e della logistica dell’ultimo miglio.

Sotto un profilo più strettamente di prodotto, senza comunque trascurare la necessità di creare o favorire le condizioni normative per un suo più agevole inserimento, la soluzione di un veicolo elettrico, di piccole dimensioni, progettato per la consegna di piccoli colli, dai pacchi alla posta, dalla spesa a domicilio al food ed in grado di assicurare la mobilità da un sito all’altro di manutentori o operatori professionali in genere, appare la più coerente con l’esigenza di diminuire le emissioni inquinanti in città.

Le ridotte dimensioni e l’agilità di guida risultano poi elementi fondamentali per garantire una guida sicura in strade particolarmente strette così come la facilità di parcheggio o di effettuare brevi soste, con l’obiettivo di accelerare i tempi di spostamento e di consegna.

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Le microvetture elettriche cargo

Rispondono ai concetti precedentemente esposti le microvetture a trazione elettrica che, sull’onda di un rinnovato entusiasmo per i veicoli a zero emissioni, si vanno proponendo per assolvere adeguatamente ad una circolazione cittadina che, anche per la clientela non commerciale, presenta non poche criticità.

Accanto alle versioni cittadine, iniziano a farsi strada anche le soluzioni cosiddette cargo rivolte al segmento professionale maggiormente impegnato in brevi ma continui spostamenti per compiti di piccole consegne o servizi commerciali.

Tra esse Citroen propone la Ami Cargo, versione dell’omonima vetturetta da città, equipaggiata con motorizzazione elettrica da 6 kW alimentata da una batteria al litio da 5,5 kWh che assicura un’autonomia di 75 km.

Punti di forza appaiono la compattezza (2,41 m di lunghezza e 1,54 m di larghezza) e la maneggevolezza grazie ad un diametro di sterzata di 7,20 m.

Complessivamente il veicolo, che sfrutta appieno la stessa carrozzeria della versione cittadina, offre un volume utile totale di 400 litri ed un carico utile di 140 kg grazie ad uno spazio di carico ricavato al posto del sedile passeggero sostituito con un contenitore modulare composto da sette scomparti che agevola il trasporto di pacchi, documenti, oggetti vari. 

Uno schermo di separazione delimita la zona conducente da quella di carico posteriore.

Infine, i tempi di ricarica dichiarati sono contenuti in tre ore collegandosi alla rete elettrica standard da 220V.

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