Lavoro e logistica, investimento per le comunità locali: incentivi dai comuni per i nuovi residenti

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Il Comune di Mantova offre un aiuto economico a coloro che decidono di spostare la propria residenza nella città lombarda per cogliere una delle opportunità lavorative locali in sviluppo

In un paese come l’Italia dove intere regioni rischiano in prospettiva lo spopolamento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e l’abbandono da parte delle classi più giovani di territori avari di occupazione, risulta particolarmente apprezzabile l’iniziativa di quegli amministratori che non si arrendono e cercano di invertire il trend.

Sino ad oggi, le iniziative che avevano fatto più scalpore, rimbalzando persino sui media internazionali, erano state quelle di numerosi piccoli borghi alla forzosa ricerca di nuovi residenti, incentivati dall’acquisto a prezzi simbolici di immobili in disuso, abbandonati dagli originari proprietari.

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Nella maggior parte dei casi l’obiettivo era quello di riqualificare il patrimonio edilizio locale dando, al tempo stesso, vita anche a nuove attività in grado di rivitalizzare i borghi.

Gli esempi del genere sono ormai numerosissimi e vanno dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dalla Sardegna all’Abbruzzo.

Ben diversa è invece l’iniziativa assunta in questi giorni dal comune di Mantova, una vera e propri città di quasi 50.000 abitanti che però dagli anni Settanta ad oggi ha perso circa un quarto dei suoi residenti e dove il saldo migratorio non riesce a compensare quello naturale.

Negli ultimi tempi però qualcosa sta decisamente cambiando nell’atteggiamento di chi è chiamato a investire sul territorio e creare ricchezza e posti di lavoro.

Perché allora non sfruttare l’opportunità per restituire dimensione e vitalità alla città di Virgilio?

 

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Nuove prospettive

Nei prossimi due anni, infatti, la previsione è che Mantova diventi il centro di una serie di iniziative lavorative già in avanzato stadio di sviluppo.

A far la parte del leone dovrebbero essere gli insediamenti logistici con in testa l’impianto Adidas che nel 2024 renderà attivo il suo grande centro di distribuzione finalizzato alla consegna merci a clienti e fornitori di tutto il Sud Europa.

Il centro opererà in collaborazione con la società di logistica internazionale Kuehme+Nagel con un budget realizzativo di oltre 300 milioni di euro ed una previsione di 700 addetti da assumere per operazioni prevalentemente di carico, scarico e stoccaggio a magazzino.

Inoltre, è in ulteriore sviluppo il porto di Valdaro, il più importante centro intermodale della Lombardia orientale, che è compreso nel sistema idroviario del Nord Italia e si colloca nell’intersezione tra i corridoi trans-europei che attraversano l’Italia.

Sono poi attivi gli investimenti da parte di aziende come Corneliani, Opto Engineering e My Net tutte rivolte, per lo più, all’assunzione di giovani.

Complessivamente si stima che tali iniziative potranno dar vita a circa 1.300 nuovi posti di lavoro nei prossimi due anni.

Il porto di Mantova – Photo via alot.it
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La proposta del Comune

La presenza di futura occupazione, stabile in quanto coperta da contratti a tempo indeterminato, nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale mantovano costituisce un’opportunità per offrire ai nuovi assunti un contributo di 150 euro mensili, per almeno un anno, a fronte della loro decisione di stabilire la residenza in città.

In tal modo sarebbe possibile attirare nuove presenze e ridare vita alle tante abitazioni abbandonate dai proprietari nel tempo.

Il bando per l’assegnazione dei fondi che il comune renderà disponibili nella misura di 200 mila euro il primo anno e altrettanti il secondo, sarà pubblicato a giugno e conterrà i profili professionali dei potenziali aventi diritto.

L’iniziativa costituisce una importante forma di aiuto per persone con salari nell’intorno 1200-1500 euro che possono soffrire maggiormente dei costi dell’inflazione e dell’allontanamento dalle città di provenienza.

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La logistica, volano di nuova occupazione

L’esempio di Mantova potrebbe fare proseliti tenendo presente che la logistica è una delle aree di maggiore fermento lavorativo.

Accanto al potenziamento dei porti e delle strutture intermodali sempre più necessarie per partecipare a pieno titolo alla globalità del commercio, in Italia sono in corso di valutazione alcuni importanti insediamenti di grande valore per l’intera Europa.

Un esempio per tutti è dato dal progetto dell’impianto produttivo di semiconduttori che la multinazionale Intel avrebbe intenzione di far sorgere in Italia, per cui è in discussione il sito di Vigasio in provincia di Verona.

Una scelta che porterebbe in Europa, per la prima volta, una grande fabbrica di chip, una forte ricaduta sull’indotto e sulle strutture distributive e prevederebbe l’assunzione di circa 4.000 persone, molte delle quali di alto profilo professionale.

Un insediamento che sembrava scontato dovesse toccare all’Italia ma che oggi subisce l’agguerrita concorrenza anche di altri paesi europei.

In tema di chip è da ricordare il progetto di Stmicroelectronics per la costruzione di un impianto presso Catania, con un importante contributo economico della UE, per la prima linea di produzione integrata in Europa di Wafer epitaxy Sic su scala industriale.

Il completamento è previsto per il 2026 e porterà all’assunzione diretta di 700 persone.

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