Logistica sostenibile: 458 aziende europee ad emissioni zero entro il 2030

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Il progetto europeo Lean&Green ha ottenuto adesioni in 13 Paesi dell’Unione: una recente indagine vede il 66% delle imprese logistiche ottimiste nei confronti della decarbonizzazione

Avere una logistica sostenibile, ossia ad emissioni zero, entro il 2030: è l’obiettivo ambizioso di Lean&Green, un progetto europeo nato nel 2016 per incentivare le aziende della catena di distribuzione a ridurre il proprio impatto ambientale.

Il progetto, che incarna quella parte di spirito ambientalista che Greta Thunberg ha portato alla ribalta in modo dirompente, è nato in tempi non sospetti per l’esigenza effettiva del comparto logistico di trovare soluzioni alternative più sostenibili, a partire dai trasporti.

Il caso della Spagna: ottimizzare per non inquinare

In una fresca indagine svolta da AECOC, l’Asociación de Empresas de Fabricantes y Distribuidores, il 50% esatto delle aziende iberiche che fanno parte della catena di distribuzione del largo consumo vuole tagliare la “carbon footprint, l’impronta ambientale lasciate dalle emissioni di CO2 e gas serra, dei propri processi logistici entro il 2030.

In Spagna sono 42 le imprese aderenti al progetto Lean&Green, coordinato da AECOC: nell’indagine è emerso un quadro probabilmente non distante da quello del nostro stesso Paese.

Per la logistica spagnola (60% degli intervistati), infatti, la strada immediatamente più proficua per ridurre le emissioni di CO2 è ottimizzare i processi, riducendo sprechi e viaggi a vuoto. Il 47% del settore trova infatti che vi sia attualmente un notevole ritardo nella proposta pubblica di incentivi per il rinnovo del parco mezzi con veicoli a basso impatto, ibridi o elettrici, e che sia carente l’infrastruttura di ricarica.

Allo stesso modo, Madrid non spingerebbe abbastanza sul trasporto ferroviario e marittimo, lasciando gran parte della distribuzione in mano al trasporto su gomma a trazione tradizionale.

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Trazioni alternative il futuro, troppa incertezza nel presente

Il problema di compiere di un salto “al buio” verso carburanti alternativi o trazioni ecologiche, sì, ma delle quali non si ha la certa affermazione sul mercato, non è centrale solo per gli Spagnoli.

Se il 66% delle imprese europee aderenti a Lean&Green si è detta speranzosa di tagliare le proprie emissioni di CO2 entro il 2030, come prevede il programma, in parte dipende anche dalla distribuzione geografica di queste aziende.

Le 458 imprese sono divise in 13 nazionalità diverse, ma per i due terzi sono concentrate tra Paesi Bassi, Belgio e Germania: nazioni nelle quali gli investimenti sulla mobilità elettrica, ibrida e ad idrogeno sono ai massimi livelli in Europa, senza contare il forte sviluppo della rete ferroviaria, di quella fluviale e marittima.

Il 45% delle aziende che lavorano nella supply chain europea ritiene comunque che l’ottimizzazione dei processi e la pianificazione dei viaggi siano gli aspetti prioritari per migliorare l’impatto ambientale, mentre è il 29% ad investire sul rinnovamento delle flotte.

Il 19% preferisce lavorare a progetti collaborativi e solo l’8% ha effettivamente optato per sistemi di trasporto effettivamente più sostenibili.

Significativi sono i dati relativi a quanto le aziende sono disposte ad investire sulla sostenibilità dei trasporti: il 69% non li aumenterebbe oltre il 25% rispetto alle soglie attuali, mentre solo il 9% accetterebbe di arrivare al 50%.

Nel quadro europeo si affermano poi come soluzione futura per la trazione i veicoli ad idrogeno (47%), seguiti dai powertrain 100% elettrici (17%), dati per avantaggiati sul breve termine; tuttavia queste prospettive cambiano a seconda delle regioni geografiche e degli investimenti tangibili sul territorio: gli Spagnoli, ad esempio, considerano il gas naturale (24%) l’opzione più credibile, seguita da elettrico (21%) ed idrogeno (7%).

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Lean&Green, un’opportunità per scoprire best practices

Stando alle rivelazioni di AECOC sulla realtà spagnola, l’adesione a Lean&Green ha portato a diversi effetti positivi sulla catena logistica stessa.

In primis, molte aziende hanno effettivamente ridotto almeno in parte le proprie emissioni di CO2, ma l’aspetto più interessante sta nella presa di coscienza sulle tematiche ambientali, spesso connaturate a quelle economiche.

Se il 90% delle aziende iberiche si dice sensibile al tema, il 50% afferma di aver tratto un miglioramento delle proprie strategie corporative, il 33% di aver scoperto buone pratiche di rispetto ambientale ed il 7% di aver imparato a valutare meglio l’efficienza del proprio operato.

Tra le realtà premiate con un Lean&Green Award, sul sito del progetto europeo si ricorda il Novara Freight Village CIM SpA, Interporto di Novara, vincitore di una certificazione di qualità nel 2016.

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