Mezzi pesanti e industriali elettrici: segni positivi dal mercato

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UNRAE pubblica i dati anno su anno di marzo, con il segmento dei veicoli industriali ancora in crescita grazie ai mezzi di stazza superiore alle 16 tonnellate

Un marzo 2023 positivo per il segmento dei veicoli industriali, che fa registrare un andamento del +12,3% rispetto alla stessa mensilità del 2022, in gran parte grazie ai mezzi pesanti.

Allo stesso modo si rivela buono il numero di immatricolazioni dell’intero comparto nei primi tre mesi dell’anno, con un +10,6% rispetto ad un anno fa.

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Star del mercato, i mezzi sopra le 16t

A fare la voce grossa sono proprio i pesi massimi, ossia i veicoli industriali pesanti con massa a terra pari o superiore alle 16 tonnellate: da soli, registrano il +15,9% rispetto a marzo 2022, compensando i risultati negativi dei cugini medio-leggeri (meno di 16t) fermi al -4,8% nel confronto annuo e leggeri (inferiori alle 6t), che sprofondano al -26,2%.

Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, ha ribadito che il trend attuale è iniziato la scorsa estate e che a fare da traino sono sempre i veicoli pesanti. Ferme al palo le immatricolazioni di veicoli ad LNG, gas naturale liquefatto, più ecologici, ma anche più svantaggiati dall’assenza di incentivi e di prospettive.

 

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Il potenziale dei veicoli industriali elettrici

Sempre secondo il report UNRAE, a dimostrare di avere un buon potenziale sono anche i veicoli industriali elettrici, nei confronti dei quali si notano i primi interessi strutturati.

Starace sottolinea nel suo intervento pubblicato sul sito di UNRAE come l’anzianità del parco mezzi italiano inizi a destare preoccupazioni: l’età media è di 14,3 anni, il che pone di fronte a scelte generali da intraprendere a livello nazionale per evitare di trovarsi con veicoli anziani, inquinanti e poco sicuri sulle strade.

Il mercato sembra recepire positivamente l’opzione dell’elettrico, ma, come più volte affermato, manca una politica incentivante seria da parte dello Stato.

 

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Riconvertire tecnologicamente l’industria 

«La neutralità tecnologica, che rappresenta uno dei principi fondanti di UNRAE, non deve essere intesa come pretesto per rinviare le scelte politiche nazionali di carattere strategico – ricordando che quelle europee sono già state definite – per accelerare la riconversione dell’industria, la quale di fatto ha già da tempo intrapreso questo percorso virtuoso e inarrestabile. Gli investimenti sinora sostenuti, così come quelli già pianificati nei piani industriali di medio-lungo termine dei Costruttori, non lasciano spazio ad alcun ripensamento rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto» è la chiosa del Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.

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