Tracciare è la soluzione: sembra questo il credo della logistica degli ultimi mesi, impegnata a limare anche le minime perdite di efficienza durante tutte le fasi della Supply Chain.
La movimentazione della merce è una delle operazioni cardine ed i supporti immancabili sono pallet e container; proprio attraverso questi due strumenti si cerca oggi di attuare un sempre maggior controllo della catena logistica, che tramite la tecnologia può ottenere, monitorare e condividere un notevole numero di informazioni.
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Track and trace
Si chiama ‘track and trace’ ed è la tecnologia privilegiata per implementare la raccolta dati ed il monitoraggio dei carichi in viaggio su pallet o containerizzati.
Di fatto, si tratta di integrare nel pallet dei sensori in grado di raccogliere dalle informazioni relative alla posizione, alle condizioni dei pallet durante le fasi di spostamento, oltre a rilevare le condizioni di qualità del prodotto, come ad esempio la temperatura.
Si tratta di dati di notevole importanza, soprattutto se si pensa alle merci deperibili o termosensibili. Le stesse informazioni possono essere ottenute riguardo ai container.
Il risvolto pratico è un aumento dell’efficienza operativa della supply chain.
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Applicazioni pratiche
Una delle aziende che ha sviluppato soluzioni per digitalizzare la movimentazione dei pallet e renderli ‘intelligenti’ è CHEP, che si basa sullo sfruttamento delle potenzialità offerte dall’Internet Of Things (IoT).
In Spagna, Francia, Italia e Portogallo CHEP ha dotato di dispositivi di tracciabilità una parte dei suoi pallet e contenitori riutilizzabili allo scopo di aumentare la visibilità degli stessi e dei prodotti trasportati, offrendo così ai propri clienti (principalmente produttori di beni di largo consumo) maggiore controllo e sicurezza, proteggendo al contempo i pallet per evitarne lo smarrimento e scongiurare così l’uscita dal sistema circolare a cui appartengono.
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Un servizio in fase di test
Nato grazie alla collaborazione con BXB Digital, altra società appartenente al gruppo Brambles, come CHEP, il servizio è in fase di lancio.
Un totale di 11 tra rivenditori e distributori ha partecipato ai test propedeutici al lancio: nuovi progetti pilota inizieranno presto anche in altri paesi europei, come ad esempio la Grecia, perché, come messo in luce da Jürgen Dietz, direttore della logistica del gruppo DIA, multinazionale spagnola di supermercati hard discount, “grazie alla soluzione track and trace di CHEP abbiamo aumentato il controllo dei nostri prodotti e guadagnato sicurezza nei nostri flussi”.
I dispositivi incorporati nei pallet e nei contenitori CHEP sono certificati secondo i requisiti CE/EC (valutati per essere conformi agli standard di sicurezza europei e ad altre normative applicabili). I dati raccolti da questi dispositivi possono essere utilizzati da CHEP per fornire una migliore assistenza ai clienti, tracciare le spedizioni dei pallet e dei container, oltre ad ottenere informazioni statistiche aggregate sulla supply chain che possono servire come valore aggiunto per i clienti.