Porti, meno rinfuse liquide, crescono fonti rinnovabili

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Cambia il mix di merci movimentate, Mar Ligure Occidentale ed Orientale in forte ripresa

Il 2021 si è rivelato positivo per la movimentazione merci nei porti italiani, che hanno dimostrato una capacità di rimbalzo, dopo il 2020 da incubo, notevole. Sebbene gli obiettivi immaginati prima del 2019 siano stati disattesi, le cifre di TEU movimentati sono di poco inferiori alle aspettative e ciò malgrado l’incredibile sequenza di eventi negativi che hanno influito sui trasporti e sulla Supply Chain.

Non si può non notare, però, un cambiamento nel mix merceologico che ha viaggiato via nave, approdando nel sistema logistico portuale del nord ovest, in particolare. I dati delle autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ed Orientale aiutano a capire quali mutamenti siano in atto.

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Meno idrocarburi

Il principale cambiamento si registra riguardo alle rinfuse liquide: petrolio e suoi derivati, idrocarburi in genere, sono infatti calati notevolmente, contribuendo a far flettere il totale delle merci movimentate.

È però anche vero che a crescere sono state le materie legate alle energie rinnovabili, i cui approvvigionamenti sono aumentati.

Sulle tipologie di merce i dati diffusi dall’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale quantificano il netto calo delle rinfuse liquide, dunque i sopra citati petrolio ed olii minerali, in un meno 14% nei confronti del 2019; il dato è in leggera ripresa rispetto al 2020 (+11,5%), ma rimane basso a causa di una domanda a sua volta in diminuzione.

 

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Il rimbalzo dei porti liguri

Secondo l’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, i porti di Genova e Savona hanno, rispetto al 2020, registrato un +10,3%, equivalenti a quasi 64,5 milioni di tonnellate, inferiori di un 5% abbondante rispetto al 2019.

Certo, nel 2018 si prevedeva che gli ammodernamenti e le nuove infrastrutture del Vado Gateway a Savona e di Calata Bettolo a Genova portassero il complesso dei porti liguri occidentali a movimentare oltre 3 milioni di TEU, traguardo mancato, seppure di poco: 2.781.112 TEU, ragguardevoli pensando alla sequenza ponte Morandi-Pandemia-blocchi autostradali.

A recuperare sono state le rinfuse solide e quelle liquide vegetali ed alimentari: le seconde, in particolare, hanno quasi del tutto riguadagnato le perdite del 2019 (+ 16,5% nel 2021 vs -19% nel 2019).

Bene anche la merce containerizzata, cresciuta di 500mila tonnellate.

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