Produttività del magazzino: una preoccupazione anche per il personale

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La sua realizzazione passa dall’ottimizzazione delle singole attività che in esso si svolgono e, quindi, dei flussi di lavoro incentrati sulle persone che vi operano e dalle loro performance.
In pratica, migliorare la produttività del magazzino implica individuare il giusto equilibrio tra esigenze di efficienza e redditività aziendali e benessere e motivazioni del personale […]

 

La sua realizzazione passa dall’ottimizzazione delle singole attività che in esso si svolgono e, quindi, dei flussi di lavoro incentrati sulle persone che vi operano e dalle loro performance. 

In pratica, migliorare la produttività del magazzino implica individuare il giusto equilibrio tra esigenze di efficienza e redditività aziendali e benessere e motivazioni del personale.

E’ quanto emerge da un’indagine recentemente condotta su incarico del produttore tedesco di scanner indossabili ProGlove che ha coinvolto 800 professionisti del settore magazzino, ripartiti tra manager, team leader, personale addetto a mansioni di base e di livello intermedio.

Ne è emersa un’ampia panoramica dei problemi legati alla logistica di magazzino non solo dal punto di vista delle necessarie soluzioni in termini di investimenti per l’ammodernamento, la digitalizzazione e l’automatizzazione delle strutture, ma anche il vissuto dei lavoratori e gli interventi da adottare per agire sulla loro motivazione.

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I problemi emersi

La preoccupazione per il mantenimento dei livelli di produttività del magazzino è il dato che accomuna sia dirigenti che lavoratori con percentuali ugualmente elevate. I primi, infatti, esprimono il loro timore per il 75%, i secondi per il 65%, a testimonianza di una comune percezione.

D’altra parte, il dato è una conferma del disagio che le aziende nel loro complesso stanno vivendo, da una parte per le nuove fiammate inflattive che rischiano di erodere fatturati e margini, dall’altra per l’estrema competitività del settore dove nuovi modelli di consumo si vanno affermando trainati anche dall’esplosione delle vendite on line.

Ciò implica ridisegnare le aziende del settore investendo in automazione e digitalizzazione dei processi per acquisire velocità di reazione aumentando, nello stesso tempo, il livello del servizio.

Non a caso, l’indagine indica tra i problemi emersi il non ottimale utilizzo degli spazi per lo stoccaggio e per le operazioni di movimentazione in genere, le imprecisioni dell’inventario e la poca disponibilità di personale adeguatamente formato e motivato.

Il campione intervistato, a tale proposito, ha segnalato che in una settimana media vengono commessi 32 errori di prelievo per postazione di lavoro, con ricadute negative sulla tempistica, sulla soddisfazione del cliente oltre che sull’economia dell’intero processo generando, in alcuni casi, resi del prodotto finale.

Sono evidenti dai risultati dello studio le conferme che molti processi sono ancora affidati alla manualità dell’operatore e che l’iter di ammodernamento, seppur iniziato anche sotto la spinta dell’esperienza pandemica, non ha ancora toccato un numero maggioritario di aziende.

Responsabile di una scarsa produttività è anche il layout di alcuni magazzini che spesso non si coniuga con la messa in pratica dei nuovi criteri di stoccaggio e prelievo delle merci.

 

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Soluzioni possibili

La maggior parte degli intervistati ha identificato come elemento di miglioramento della produttività la disponibilità di personale idoneo alla tipologia di attività richiesta. 

E’ particolarmente significativo osservare che il 51% dei lavoratori stessi abbia indicato nella formazione uno dei cambiamenti più importanti da apportare per conseguire gli obiettivi di efficienza desiderati. Convinzione questa, che sembra essere condivisa sia da manager che da semplici addetti.

Altro fattore migliorativo, che ha raccolto il consenso della maggior parte degli intervistati è l’ottimizzazione dei processi e dei flussi di lavoro.

Su questo versante il contributo della tecnologia può essere determinante per conseguire risparmi di tempo, ad esempio con l’adozione di strumentazione specifica come gli scanner indossabili che lasciano le mani libere e consentono maggior velocità d’esecuzione. 

Importante è anche l’utilizzo di software di gestione del magazzino che, attraverso la raccolta e l’analisi dei dati sulle attività che vengono svolte, consentono di migliorare il rendimento del personale.

L’utilizzo di strumenti digitali e di dispositivi informatici, in un recente passato utilizzati principalmente per analizzare il funzionamento di ogni attività di lavoro, oggi si prestano anche a controllare l’uso dei mezzi di movimentazione in riferimento al tempo d’impiego e allo sforzo necessario ad eseguire i lavori assegnati in modo da determinare la forza lavoro necessaria per singola postazione lavoro.

In questo modo è possibile agire sia sulle strutture, modificando il layout o riprogettando la postazione, sia sul personale addetto facendolo oggetto di piani di formazione, incentivazione e promozione. 

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