Realtà aumentata e automazione, il destino della logistica

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Credit: TeamViewer
DHL pubblica il suo Trend Report “Future of Work in Logistics” e presenta due possibili scenari futuri, uno potenziato dalla AR e uno automatizzato

Il futuro della logistica è scritto, almeno nelle parole di molti, in un mix tecnologico di Realtà Aumentata e automazione: ad accorgersene e ad avallare questa teoria è anche DHL, il colosso delle spedizioni, che affronta il tema del bilanciamento dell’implementazione di ciascuna soluzione.

La Supply Chain vede dati per certi alcuni aspetti sia legati alla realtà aumentata, sia all’automazione, applicati ai sei segmenti specifici della catena di approvvigionamento.

Si tratta delle operazioni di magazzino, del trasporto a lungo raggio, delle consegne ultimo miglio, delle operazioni di back-office, dell’assistenza clienti e della pianificazione della catena di approvvigionamento.

La trasformazione digitale della logistica non avverrà dall’oggi al domani, ma la stessa DHL segnala il momento attuale come un punto di svolta. Guidata dalle persone e stimolata dall’accelerazione dalla tecnologia stessa, nel suo sviluppo ideale gioca un ruolo non secondario consentire ai dipendenti delle società direttamente coinvolte di svolgere un ruolo attivo nel plasmare il futuro del loro stesso lavoro.

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Ottimizzare le risorse

L’aumentare della tecnologia porterà a delle ricadute pratiche sull’organizzazione del lavoro e delle risorse umane.

Grazie alle nuove tecnologie intelligenti dipendenti come specialisti del magazzino e corrieri godranno di un ruolo più snello, sicuro e con minor sforzo sia fisico, sia mentale. 

Un’altra conseguenza – dovuta alla standardizzazione dei principi dello smart working –  sarà la riduzione dello spazio di lavoro utilizzato come ufficio, consentendo di dedicare più risorse alle funzioni logistiche di magazzino.

L’operatività di sistemi e robot collaborativi garantirà efficienza 24 ore su 24, con errori minimi o nulli, garantendo la manutenzione e l’ottimizzazione. 

Come conseguenza è previsto anche uno spostamento della forza lavoro verso campi che mantengano in funzione la catena di approvvigionamento, come le squadre di manutenzione e ottimizzazione.

 

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Prospettive a lungo termine

Le nuove tecnologie, siano esse legate alla realtà aumentata o all’automazione, offrono indubbi vantaggi, ma anche sfide: in virtù di ciò, dal momento della loro adozione all’interno di una catena di approvvigionamento, a quando saranno integrate completamente, DHL si aspetta un decorso di circa 10-20 anni.

Come con qualsiasi processo di cambiamento su larga scala, il passaggio al futuro del lavoro nella logistica richiederà un’attenta pianificazione, una gestione attiva, una comunicazione aperta, una leadership stimolante e pragmatica e nuovi approcci. 

Secondo DHL si può scomporre il processo in tre leve chiave del successo: nuova leadership e nuovi ruoli, nuovo apprendimento e sviluppo e nuovi modelli di lavoro e ambiente.

È importante che i leader accompagnino i dipendenti e li rendano partecipi e attivi del cambiamento. In questo modo possono coltivare un ambiente fatto di preparazione e adattamento, nonché fornire la possibilità ai lavoratori per crescere attraverso la riqualificazione e il miglioramento delle competenze. Il settore della logistica ha quindi bisogno di comunicare e collaborare con le istituzioni governative, le organizzazioni sociali e altri settori per garantire che il talento non rimanga inespresso.

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