Un mercato trasversale, cui si guarda meno, è quello che vede protagoniste le navi portacontainer di seconda mano: un recente rapporto della società di analisi Clarksons ha evidenziato proprio una ripresa significativa nel mercato dei vascelli mercantili usati.
Nel primo trimestre del 2024 si è infatti registrato un picco sul biennio, con 241.000 TEU che hanno cambiato proprietario, segnando un momento di svolta per il settore.
Usato marittimo mercantile: un mercato dinamico
La maggior parte delle transazioni ha interessato la fascia di grandezza da 8.000 a 12.000 TEU, con il 40% della capacità totale venduta.
Questo dimostra una tendenza verso l’acquisizione di navi di dimensioni maggiori, che sarebbe sospinta dalla forte domanda sul mercato degli affitti.
Anche l’andamento dei prezzi è indicativo del momento particolare: l’indice relativo alle navi portacontainer di seconda mano redatto da Clarksons ha raggiunto la quotazione più alta da dicembre 2022 e registra un costante aumento del 15% da metà dicembre 2023.
Un segnale positivo che riflette la crescente fiducia degli investitori nel settore.
Per dare un’idea, la quotazione media per una unità con 10 anni di anzianità, da 6.600 TEU di capacità, è aumentata dell’8% da marzo, raggiungendo, all’inizio di aprile, i 42 milioni di dollari americani.
La quotazione per un’unità della stessa dimensione, ma con 15 anni sulle spalle, è aumentata del 20%, toccando i 30 milioni di dollari USA.
Chi acquista portacontainer di seconda mano?
A distinguersi tra gli acquirenti più attivi vi è MSC, con l’acquisizione di almeno sette navi per oltre 32.000 TEU.
Si tratta di un movimento strategico che rafforza la sua posizione di leader nel mercato, superando concorrenti come Maersk Line e CMA CGM.
Vi sono poi state delle transazioni particolarmente importanti: tra le vendite più rilevanti del trimestre, spiccano due nuove costruzioni da 1.868 TEU vendute dal cantiere navale Yangfan Group a Ningbo Ocean Shipping per 25 milioni di dollari USA ciascuna. Inoltre, CMA CGM ha acquisito la CMA CGM Ivanhoe, una nave da 9.661 TEU, precedentemente noleggiata da Claus-Peter Offen Reederei.
Inoltre, l’operatore cinese specialista nei traffici con la Russia, Safetrans Line, ha continuato a espandere la sua flotta, acquistando la Zhong Gu Ji Lin, costruita nel 2002, da 4.367 TEU di capacità da Zhonggu Logistics.
L’usato in mare ha un futuro
Con l’aumento dei prezzi e l’intensificarsi delle attività di vendita, il mercato delle navi portacontainer di seconda mano si prospetta come una branca chiave per il commercio marittimo globale.
Gli operatori continuano a cercare tonnellaggio di qualità, soprattutto nelle dimensioni maggiori, anticipando un futuro di crescita e prosperità.
Da non sottovalutare anche la doppia velocità della gestione ambientale alle diverse latitudini mondiali: mentre l’Occidente cerca di allinearsi su obiettivi ‘net-zero’ al 2050, con un primo taglio significativo entro il 2030, l’Asia sempre non prendere in considerazione la questione, ponendosi come un bacino accogliente per tutte quelle navi che, strutturalmente, sono ancora in grado di operare sebbene obsolete dal punto di vista ecologico.