Schneider Electric, tagliare i consumi digitalizzando la supply chain

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Il caso studio di Evreux, Francia, dove l’azienda applica il programma Smart Distribution Center attraverso il modello EcoStruxure, con un taglio dei consumi energetici del 10% in 2 anni

Come rendere digitale la supply chain clienti, avere dipendenti più soddisfatti, aumentare le performance e ridurre i consumi? Il modello proposto da Schneider Electric per quello che sembra un elenco di desideri della logistica è rappresentato dal suo Smart Distribution Center di Evreux, in Normandia.

La struttura francese, infatti, rappresenta l’applicazione del progetto, per l’appunto, «Smart Distribution Center» che, attraverso l’impiego di un’architettura hardware e software particolare, quella di EcoStruxure, propone un modello anche per altri attori della logistica e dello stoccaggio.

La digitalizzazione “Tailored Sustainabile Connected (TSC) 4.0”

L’obiettivo di Schneider Electric è semplice: più efficienza, più reattività nei confronti dei clienti grazie all’impiego di nuove tecnologie.

Fare della logistica e dello stoccaggio un servizio “su misura” è un processo che passa necessariamente attraverso la digitalizzazione della supply chain: il sito di Evreux, uno dei più grandi in Europa, è un test ideale per verificare quale strada intraprendere verso il futuro della distribuzione e dello stoccaggio.

Con 463mila metri quadrati di superficie e 17.000 linee d’ordine da gestire quotidianamente verso tutta Europa, 24 ore su 24, Evreux è il banco di prova scelto da Schneider Electric per approcciare all’industria 4.0.

EcoStruxure: persone e dati alla base dell’industria 4.0

Il sito di Evreux fa parte del programma globale Smart Distribution Center di Schneider Electric, realizzato per rispondere al meglio a bisogni e aspettative propri dell’economia digitale, integrando tecnologie innovative, soluzioni IT e strumenti di analisi dei dati nei sistemi di logistica già esistenti.     

Oggi, infatti, i clienti si aspettano di poter fare i loro ordini in qualunque momento e poterli tracciare in tempo reale. In questo contesto era essenziale digitalizzare le operations nel sito di Evreux creando una integrazione completa con soluzioni basate sull’architettura EcoStruxure.

Grazie a EcoStruxure, si sono ottenuti molti vantaggi:

  • Gestione flessibile e processi più efficienti hanno migliorato la capacità decisionale e accelerato i tempi, per offrire un servizio più rapido e molto più soddisfacente, potendo contare su flussi di performance di magazzino più efficienti. La velocità di esecuzione di azioni correttive è raddoppiata.
  • Una migliore gestione delle performance degli asset ha ridotto le interruzioni di servizio e reso più efficacie l’operatività, impiegando ad esempio tecnologie di machine learning per ridurre le vibrazioni generate nella frenata di oltre il 60%.
  • Soluzioni per l’efficienza energetica e l’affidabilità dell’erogazione di elettricità hanno ridotto i consumi energetici del 10% a partire dal 2017, sfruttando le informazioni in tempo reale rese disponibili da applicazioni quali EcoStruxure Resource Advisor e EcoStruxure Facility Expert.

 

Le soluzioni EcoStruxure impiegate a Evreux migliorano le performance industriali del centro di distribuzione, ma aprono anche nuove possibilità di innovazione per gli operatori che vi lavorano. La digitalizzazione della supply chain infatti genera un grande volume di dati che offrono una visibilità molto ampia su tutte le attività e permettono di focalizzarsi su ciò che genera più valore aggiunto. All’interno della struttura sono stati inseriti anche cinque veicoli a guida autonoma e si usano esoscheletri per ridurre lo sforzo fisico.

Un centro logistico con certificazione HQE e migliori performance energetiche

Oltre alla trasformazione digitale, nel sito di Evreux è in corso anche una vera trasformazione energetica, volta a migliorare le performance riducendo però i consumi.  A questo scopo Schneider Electric ha adottato le sue soluzioni EcoStruxure Power e EcoStruxure Building, riuscendo a tagliare del 10% in due anni la spesa energetica complessiva. Con queste soluzioni, si possono controllare da remoto i sistemi di condizionamento dell’aria e i variatori di velocità e ottimizzare i tempi di carico dei veicoli per evitare sovraccarichi. Questo contribuisce a un obiettivo generale: assicurarsi che la bolletta rifletta i reali consumi energetici e quindi ridurre l’impronta ambientale.

Ad oggi il sito riceve circa 180 camion al giorno e si contano quasi 4.500 pallet e 5.000 scatoloni di cartone al giorno. Schneider Electric per ridurre il suo impatto ambientale ha implementato due sistemi di “economia circolare”: quasi il 56% degli scatoloni ricevuti sono riciclati con partner locali mentre i pallet sono inviati a fabbriche site nei pressi della struttura, in Normandia, per essere riutilizzati.  Inoltre, con il programma “Loading Factor”, Schneider Electric massimizza la disposizione delle scatole nei vani di carico dei camion, per ridurne il numero.

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