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Shipping, volano i TEU sotto contratto nel 2024

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Nel 2024 il settore dello shipping sta vivendo una significativa impennata nella capacità delle navi portacontainer messe sotto contratto, misurata in TEU (Twenty-foot Equivalent Unit). 

Forte di una capacità contrattata di 1,59 milioni di TEU nei primi sei mesi, il 2024 si posiziona tra gli anni più prolifici degli ultimi decenni, superato solo dai picchi registrati nel 2021 e nel 2022. 

Un trend che evidenzia un continuo e robusto interesse per l’espansione della flotta globale, nonostante le sfide economiche e logistiche.

Un quadro della flotta portacontainer globale

La flotta globale di navi portacontainer ha subito una crescita notevole dal 2021, con una capacità totale contrattata che ha raggiunto i 10,47 milioni di TEU, vale a dire un incremento del 44% rispetto alla capacità della flotta all’inizio del 2021. 

La crescita effettiva della flotta è dipesa anche dall’attività di conversione delle navi: dal 2021, la conversione di unità navali è stata relativamente bassa, con solo 150 navi (0,24 milioni di TEU) ‘riciclate’ e un conseguente aumento dell’età media delle navi portacontainer dai 13 anni di inizio 2021 ai 13,9 anni odierni. 

La capacità disponibile è, sì, aumentata del 25% grazie alle nuove consegne di navi, ma il basso tasso di riciclaggio tra quelle già in servizio ha impedito un ringiovanimento significativo della flotta, in quanto la domanda di passaggi in stiva è rimasta comunque più alta della capacità disponibile in molti momenti.

L’arrivo delle nuove unità ordinate, secondo Bimco, dovrebbe ormai precedere la conversione di altre navi, portando il settore sino al momento nel quale la Crisi del Mar Rosso si sarà normalizzata – salvo nuovi imprevisti – e produrrà un calo della domanda per nuove navi.

Crescita del mercato container e tariffe di noleggio

Il mercato dei container ha visto una crescita costante, ma non sempre in linea con l’espansione della flotta, come ha dimostrato il 2023, nel quale le tariffe di trasporto e di noleggio hanno subito un calo a causa della crescita del mercato che non è riuscita a tenere il passo con l’aumento della flotta stessa. Tuttavia, la crisi del Mar Rosso ha temporaneamente aumentato la domanda di navi, allungando i viaggi e mitigando parzialmente l’eccesso di offerta.

Nonostante queste fluttuazioni, le previsioni portate da Bimco indicano che la flotta crescerà almeno del 12% entro la fine del decennio, con un tasso di crescita annuale medio del 2,4%. 

Se la crescita del volume del carico riuscirà a eguagliare questo ritmo, il mercato potrebbe stabilizzarsi. Tuttavia, se la crescita della flotta supererà le previsioni e la crisi del Mar Rosso si risolverà, potremmo assistere a un pronunciato eccesso di offerta, con conseguenti pressioni al ribasso sulle tariffe di noleggio.

Flotte portacontainer, chi domina

Facendo il punto del panorama globale delle flotte portacontainer, MSC (Mediterranean Shipping Company) detiene la leadership con una capacità totale di 4,28 milioni di TEU e una flotta di 645 navi. Seguono A.P. Moller-Maersk con 4,1 milioni di TEU e 708 navi, e COSCO Shipping Lines con 3,1 milioni di TEU e 507 navi. 

Proseguendo in ordine sino alla decima posizione per capacità si incontrano CMA CGM Group, Hapag-Lloyd, Ocean Network Express (ONE), Evergreen Line, Orient Overseas Container Line (OOCL), Hyundai Merchant Marine (HMM) e Yang Ming.

Si può dire che queste compagnie dominino il mercato globale, ciascuna con strategie diverse per gestire la capacità e rispondere alle dinamiche domanda-offerta. 

La capacità media delle navi varia, con MSC che ha una capacità media di circa 6.600 TEU per nave, riflettendo una flotta diversificata che include sia navi più piccole che mega-portacontainer.

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