Traffico intermodale, segnali positivi dal’Interporto di Nola

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Anche nell’anno della pandemia la logistica intermodale gestita dalla controllata di Interporto Campano registra una crescita

Se è vero che la logistica è stato il settore trainante, il sistema linfatico, si potrebbe dire, della nazione durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, allora la positività dei segnali registrati dall’Interporto di Nola non dovrebbero stupire.

In un panorama industriale che paga lo stress ed i contraccolpi da chiusure e limitazioni, le difficoltà di gestione dello smart working e delle sanificazioni in presenza, il mondo logistico marca spesso il segno ‘+’ davanti ai risultati del 2020.

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Interporto di Nola, andamento positivo

Nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19, infatti, il traffico e la movimentazione merci dell’Interporto di Nola nel 2020 hanno registrato un andamento sostanzialmente invariato; in alcuni settori è stato addirittura leggermente positivo. In particolare, TIN – Terminal Intermodale Nola S.p.A. (società controllata da Interporto Campano S.p.A.), che gestisce l’area intermodale, ha segnato un incremento del +2%, passando da 87.361 UTI movimentate nel 2019 a 88.522 nel 2020. 

 

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UTI e treni cargo: +24% e +8%

Cresce anche il numero degli UTI trasportate su Nola dalla ISC Intermodal con una variazione del +24% (30.948 UTI nel 2020 – 24.975 nel 2019) e quello dei treni operati complessivamente da ISC-Interporto Servizi Cargo (2.674 treni, +8%), dati che hanno compensato la lieve percentuale in calo dei treni in arrivo/partenza su Nola (-1%).

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Accordi commerciali azzeccati

Dietro alla crescita delle due controllate ISC e ISC Intermodal ci sono l’intensificazione dei collegamenti ferroviari e diversi accordi commerciali: dopo aver raggiunto il record di frequenze per un collegamento intermodale tra nord e sud Italia, con 16 treni a settimana per il treno Verona-Giovinazzo, Interporto Servizi Cargo ha anche attivato recentemente un collegamento ferroviario con la Cina. 

Proprio quest’ultimo sta incontrando un crescente gradimento del mercato: in questo modo la merce arriva via treno dal far east all’interporto di Nola senza nessun trasbordo intermedio, con un transit time di circa 30 giorni, e percorrendo 9.060 km di ferrovia.

 

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Cala solo il traffico su gomma

Riguardo al traffico su gomma, i dati del 2020 segnalano la movimentazione di ca. 4.928.502,65 tonnellate di merci rispetto alle 5.426.220,15 del 2019.

Secondo l’amministratore delegato di Interporto Campano, Claudio Ricci, «il 2020 è stato un anno particolare per tutti, ma nonostante le difficoltà che l’emergenza Covid ha generato, l’Interporto di Nola è riuscito comunque a registrare dati positivi per il traffico merci, confermando anche le tendenze di crescita specie di quelli intermodali e ferroviari. Ed è proprio la parola crescita, unitamente ad innovazione, che rappresenta oggi la key word essenziale per Interporto Campano – società che gestisce l’Interporto di Nola. Oltre allo sviluppo delle attività operative core, in primis il trasporto ferroviario merci e l’intermodalità, puntiamo all’ampliamento dell’area interportuale e alla valorizzazione del sito esistente, attraverso l’attrazione di nuovi utenti (logistica, servizi e light industrial), ad investimenti per l’applicazione di tecnologie AI e automazione, anche in considerazione delle prospettive di sviluppo della Zona Economica Speciale (ZES)».

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