Crescono i prezzi delle stive tra Vecchio Continente e Asia, complice la vigilia del Capodanno Cinese, ma per il Nord America la prospettiva è più grigia
Il Capodanno Cinese, che inizia il 10 febbraio 2024, è un evento che influisce notevolmente sul trasporto marittimo tra Asia ed Europa, in quanto determina, prima della festività, un aumento della domanda di merci e una conseguente repentina diminuzione.
Naturalmente ciò si riflette sull’andamento dei prezzi spot, ovvero le tariffe applicate al momento della prenotazione, che variano in base alla disponibilità di spazio e di attrezzature.
Partendo dai dati dell’indice World Container Index di Drewry, società di consulenza specializzata nel settore marittimo, è possibile analizzare le tendenze dei prezzi spot da Asia a Europa e da Asia a Nord America, che hanno due andamenti diversi e rivelatori delle dinamiche di mercato.
Prezzi spot Asia-Europa: il picco prima del calo
I prezzi spot da Asia a Europa sembrano aver raggiunto il loro consueto picco prima del Capodanno Cinese. Tutti gli analisti concordano nel vederli destinati a calare dopo la festività, in quanto la domanda è tradizionalmente molto più debole, soprattutto per quanto riguarda il Nord Europa.
L’indice WCI di Drewry per l’Asia-Nord Europa è aumentato solo dell’1% questa settimana, per una media di 4.984 dollari per container da 40 piedi, come anche per il segmento Asia-Mediterraneo, andando a 6.365 dollari ogni 40 piedi.
Tuttavia, i prezzi spot per le due rotte sono aumentati rispettivamente del 186% e del 129% rispetto alla stessa settimana dell’anno scorso: la sproporzione è dovuta agli enormi incrementi basali dei prezzi causati dalla crisi del Mar Rosso, che costringe le navi a doppiare il Capo di Buona Speranza allungando i tempi di transito e riducendo la disponibilità di attrezzature.
Archiviato il Capodanno Cinese, i tempi di transito e i flussi di attrezzature dovrebbero tornare alla normalità, dunque i prezzi spot dovrebbero scendere a livelli più ragionevoli.
Asia-Nord America: tariffe spot ancora destinate a salire
Diversa la musica sulla rotta transpacifica, dove i prezzi spot da Asia a Nord America sono ancora in aumento. Qui la domanda di merci è rimasta forte e i vettori hanno continuato a imporre sovrapprezzi e aumenti FAK.
FAK è l’acronimo di Freight All Kinds, ovvero una tariffa applicata a qualsiasi tipo di merce trasportata via mare, senza distinzione di categoria o di valore. Si tratta di una tariffa semplice e conveniente per i clienti che non hanno bisogno di specificare il contenuto delle loro spedizioni, ma soggetta a variazioni in base alla domanda e all’offerta del mercato.
L’indice WCI di Drewry per la rotta Asia-West Coast degli Stati Uniti è salito del 13% questa settimana, per una media di 4.344 dollari per 40 piedi, mentre per quella Asia-East Coast USA è salito del +9%, a 6.143 dollari per 40 piedi.
Si tratta di un enorme aumento annuo del 110% per i porti della costa ovest e del 90% per quelli della costa est. I vettori transpacifici, tra l’altro, stanno ancora aumentando i loro prezzi, con ulteriori ricadute negative sul FAK previsti per il 1° e il 15 febbraio.