Il futuro della logistica portuale si gioca sull’efficienza, sulla sicurezza e sull’integrazione digitale: un capitolo di questo sviluppo è rappresentato dall’applicazione di tecnologie per la guida autonoma ai trattori impiegati per la movimentazione dei container all’interno dei terminal e sulle banchine portuali.
Il terminal container EUROGATE di Wilhelmshaven, in Germania, con un progetto pilota condotto da un parterre di aziende (EUROGATE, Embotech, MAFI e ICT Group), ha dimostrato come i trattori autonomi siano ormai sufficientemente pronti da poter gestire le operazioni quotidiane.
Superando 18 diversi casi d’uso, la tecnologia ha mostrato maturità e flessibilità, aprendo prospettive concrete per l’automazione dei trasporti orizzontali nei porti moderni.
Il progetto pilota
Il test ha coinvolto un trattore terminal MAFI equipaggiato con tecnologia NextG drive-by-wire, sul quale è stato integrato il sistema Autonomous Tractor Solutions (ATS) di Embotech. L’obiettivo era verificare la capacità del veicolo di operare in scenari complessi: traffico misto, condizioni meteo avverse, interazioni con gru di banchina e terminal ferroviari, manovre di precisione in retromarcia e localizzazione in aree prive di GPS.
Tutti test che sono stati superati, secondo quanto riporta la direzione del terminal, confermando la robustezza della soluzione.
Tra i traguardi più significativi registrati ci sono il raggiungimento di una precisione centimetrica nelle manovre, fondamentale per il posizionamento sotto le gru di banchina, l’operatività senza GPS, grazie a sistemi di localizzazione alternativi che garantiscono sicurezza anche in ambienti schermati e l’integrazione IT fluida, connessa al Terminal Operating System (TOS), che permette un dialogo diretto tra gestione della flotta e controllo delle attrezzature.
Questi elementi dimostrano che l’ATS è definibile ‘veicolo-agnostico’ e può adattarsi a diverse piattaforme, rendendo la tecnologia scalabile e replicabile in altri contesti portuali.
La svolta per il settore portuale
L’automazione dei trattori nei terminal non è solo un esercizio tecnologico: ha implicazioni pratiche di vasta portata.
Innanzitutto influisce sulla riduzione dei tempi di movimentazione e sulla maggiore prevedibilità delle operazioni; aumenta anche la sicurezza, con l’eliminazione di errori umani nelle manovre critiche e la riduzione del rischio di incidenti.
Migliora inoltre la sostenibilità, grazie all’ottimizzazione dei percorsi e delle risorse energetiche, con impatto positivo anche sulle emissioni.
Infine ha come punto di forza la scalabilità, vale a dire la possibilità di estendere la soluzione ad altri terminal, favorendo una standardizzazione dei processi.
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Il valore aggiunto per Wilhelmshaven
Per il terminal EUROGATE di Wilhelmshaven, questo progetto rappresenta un passo strategico.
Il porto, già noto per la sua posizione privilegiata nel nord Europa e per la capacità di accogliere le più grandi navi portacontainer, può ora vantare un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia.
L’adozione di sistemi autonomi rafforza la competitività del terminal, rendendolo un modello di innovazione per l’intero settore portuale europeo.
Le dichiarazioni dei responsabili del progetto sottolineano come la tecnologia autonoma non solo si integri con le operazioni e i sistemi IT esistenti, ma rispetti anche i più elevati standard di sicurezza. In prospettiva, sistemi come questo potrebbero diventare la modalità principale di trasporto orizzontale, sia lato terra che lato mare.



