In un mondo che si riconosce sempre di più nella definizione di ambiente V.U.C.A. (Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity), la gestione del cambiamento è diventata una competenza fondamentale per le organizzazioni.
Una ricerca del Digital Supply Chain Institute (DSCI) mette ora sotto la lente i videogiochi, che da intrattenimento ludico sono stati identificati come inaspettata fonte di ispirazione per migliorare la gestione del cambiamento.
Videogiochi e gestione del cambiamento
Dalla Generazione Z in avanti, videogiocare è un qualcosa che ha fatto parte dell’adolescenza e, spesso, dell’età adulta di una percentuale altissima di individui: di fatto, lo si da per scontato.
Nell’ambito dell’educazione, è risaputo, almeno negli ambienti scientifici, che i videogame possono sviluppare determinate attitudini legate al pensiero, al problem solving, ma anche al cooperazione in gruppo.
È il caso dei videogiochi multiplayer, che richiedono adattabilità e apprendimento continuo, nonché identificazione e utilizzo in rapidità dei punti di forza collettivi. Proprio su queste competenze si è focalizzato il Digital Supply Chain Institute, in quanto sono direttamente trasferibili al contesto lavorativo, dove collaborazione e comunicazione efficace fanno la differenza tra successo di un team e debacle.
Aziende, agilità e reattività dei team
Le odierne catene di fornitura stanno affrontando una trasformazione verso il digitale, oltre che repentini rovesciamenti di scenario, ma devono continuare a operare minimizzando le perdite di efficienza.
Anche clienti ed enti regolatori hanno esigenze più elevate che in passato: lo si constata nella domanda sempre maggiore di visibilità sull’operato di una catena di fornitura, pratiche ambientali e lavorative comprese. I clienti richiedono trasparenza e visibilità come parte della loro soddisfazione e fedeltà al brand.
Da questo punto di vista i videogiochi multiplayer condividono molte realtà comuni con la trasformazione digitale delle catene di fornitura, richiedendo ai giocatori la predisposizione ad essere flessibili, reattivi e a fare forza sul gruppo. Il successo in entrambi i campi dipende da obiettivi chiari, dall’adattabilità, dalla collaborazione e da una comunicazione efficace.
I fattori identificati dal DSCI
Il DSCI ha identificato quattro elementi essenziali che si applicano alla creazione di squadre di lavoro ad alte prestazioni:
- Miglioramento della collaborazione e della comunicazione: i videogiochi multiplayer richiedono una forte collaborazione e comunicazione tra i giocatori per raggiungere obiettivi comuni.
- Adattabilità: i videogiochi spesso richiedono ai giocatori di adattarsi rapidamente a nuove situazioni o a nuove sfide.
- Apprendimento continuo: i giocatori di videogiochi devono costantemente apprendere e migliorare le loro abilità per avere successo.
- Costruzione della comunità: un altro studio ha scoperto che le squadre appena formate, che abbiano videogiocato insieme anche per soli 45 minuti, erano il 20% più produttive di quelle che avevano partecipato a esercizi di team building più tradizionali.
L’impatto sulla gestione del cambiamento
I videogiochi possono quindi offrire più che semplice intrattenimento, sbloccando nuovi paradigmi anche nella gestione del cambiamento.
Due sono i punti a favore di questa teoria secondo il DSCI: il primo riguarda il miglioramento delle competenze decisionali, che alcuni videogiochi influenzano in maniera decisamente positiva.
Il secondo punto è l’aumento della creatività, perché esistono videogiochi, come i giochi di realtà alternativa e i giochi di ruolo dal vivo (LARP), che possono aiutare significativamente a stimolare la creatività.
I videogiochi possono quindi detenere una chiave per il successo nella gestione del cambiamento, in particolare con l’immissione di forza lavoro cresciuta con videogiochi e smartphone. Si tratta di una nuova prospettiva che offre un’opportunità unica per migliorare la gestione del cambiamento nei team di lavoro.