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Aeroporto di Bruxelles, sempre più hub per l’e-Commerce

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A proposito degli ‘effetti collaterali’ apportati dal commercio elettronico, le ripercussioni degli enormi quantitativi di merci ordinate e, di conseguenza, in viaggio tra Asia ed Europa si fanno sentire soprattutto sugli aeroporti.

Proprio una delle caratteristiche dell’e-Commerce premia infatti il trasporto aereo: la rapidità di evasione degli ordini e la promessa di consegne sempre veloci. Il just-in-time, modello cui la pandemia ha dato una seria spallata, non è infatti del tutto stato pensionato e, visti anche i ritardi ormai strutturali del trasporto marittimo, il cargo aereo ha guadagnato una discreta fetta del mercato delle spedizioni transcontinentali. Un fatto positivo per i vettori aerei, ma che sta al contempo stressando le infrastrutture critiche sia delle compagnie aeree, sia degli operatori aeroportuali.

In questo contesto l’Aeroporto di Bruxelles sta vivendo una rapida espansione, facendosi largo proprio come hub cruciale per l’e-commerce in Europa: con la crescita esponenziale dello shopping online, l’aeroporto ha visto un aumento significativo del traffico cargo, spingendo la Brussels Airport Company a investire in infrastrutture, digitalizzazione e partnership strategiche per mantenere il passo con la domanda crescente.

Quello dell’impatto dell’e-commerce sulle infrastrutture aeroportuali è, come anticipato, un problema assurto decisamente alla cronaca a partire dal 2023, ossia da quando la crescita dei volumi è sostenuta ed ha già creato problemi a diversi dei principali scali europei.

L’aeroporto di Bruxelles e l’e-commerce

I dati di traffico dello scalo belga riferiti al 2023 parlano chiaro: l’Aeroporto di Bruxelles ha gestito 700.846 tonnellate di cargo, in mezzo alle quali spicca un aumento notevole delle importazioni dall’Asia, in particolare nei primi mesi del 2024, di cui non è difficile intuire l’origine. 

Facendo dei confronti sul medio periodo, nei mesi di gennaio e febbraio 2024, l’aeroporto belga ha registrato una crescita anno su anno del +112% e del +101% rispettivamente, in linea con la tendenza globale dell’e-commerce.

Questa serie di incrementi ha reso inevitabile un potenziamento delle infrastrutture e delle operazioni per poter gestire efficacemente il volume di merci: un problema riscontrato da molti altri scali – ad esempio quello di Monaco, in Germania – legato anche alla natura di questi trasporti.

L’e-commerce sfrutta infatti i vettori cargo, ma anche – e soprattutto – i passaggi in stiva negli aerei passeggeri, portando ad un sovraccarico delle operazioni di sdoganamento data la natura degli articoli, per lo più di piccole e piccolissime dimensioni, che equivale ad una miriade di imballaggi da controllare.

Strategie di espansione e innovazione

Per affrontare il volume di merci e le problematiche gestionali legate all’e-commerce, l’Aeroporto di Bruxelles ha quindi deciso di implementare diverse strategie che l’autorità aeroportuale stessa definisce ‘innovative’. 

Una delle principali iniziative è l’ampliamento della zona cargo, con un aumento del +25% della capacità di magazzino entro il 2027: si tratta di un progetto mirato a migliorare il throughput del cargo tra i magazzini di prima e seconda linea e tra il lato terra e il lato aria, garantendo operazioni più fluide ed efficienti.

Viene poi il capitolo immancabile della digitalizzazione, altro pilastro fondamentale della strategia dell’aeroporto. L’aeroporto di Bruxelles ha adottato una piattaforma, chiamata BRUcloud, che si configura come una soluzione di condivisione dati aperta, utilizzata per migliorare la collaborazione tra i membri della comunità cargo. 

Inoltre, per facilitare e velocizzare il controllo delle merci deperibili importate, è stata implementata un’applicazione, l’Inspection Management App, con il fine di migliorare la collaborazione tra gli operatori e l’Agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare (FASFC).

Partnership strategiche

L’Aeroporto di Bruxelles sta poi puntando sull’instaurare forti partnership internazionali con altri scali che siano punti di riferimento per l’e-Commerce: si tratta in particolare di aeroporti in Cina, con i quali l’aeroporto belga sta lanciando collegamenti diretti. L’intento è avere una rete di voli senza scali intermedi con le principali città del gigantesco stato asiatico, ponendosi ancor più in una posizione privilegiata per gli scambi commerciali. 

Si tratta pertanto di collaborazioni che facilitano un trasporto più rapido e affidabile delle merci relative all’e-commerce, instaurate per rispondere alla crescente domanda di entrambi i mercati: cn la firma di nuovi Memorandum of Understanding (MoU) con altrettanti aeroporti asiatici, lo scalo di Bruxelles intende rafforzare ulteriormente il suo posizionamento.

Efficienza doganale

Una delle maggiori fonti di colli di bottiglia nel trasporto delle merci generate dall’e-commerce è rappresentata dalle procedure doganali. 

Come anticipato e già approfondito in un precedente articolo, questa tipologia di importazioni genera problemi per via della piccola dimensione dei singoli imballi e del valore delle merci, spesso esiguo: molti scali europei, a seconda della stessa interpretazione delle normative europee vigenti, univoche sulla carta ma soggette alla discrezionalità delle autorità nazionali, stanno avendo notevoli problemi a mantenere una buona competitività a causa di un’eccessiva burocratizzazione del processo.

Per affrontare questo tema, l’Aeroporto di Bruxelles ha varato procedure doganali semplificate per le merci di basso valore, riducendo il tempo e la documentazione necessari per lo sdoganamento. 

L’introduzione del Sistema di Controllo delle Importazioni 2 (ICS2) dell’UE dovrebbe poi aiutare a garantire la conformità accelerando al contempo lo sdoganamento.

L’impatto economico e sull’occupazione

L’e-commerce non ha solo aumentato il volume di traffico cargo: naturalmente ha anche avuto un impatto significativo sull’economia locale e sull’indotto che orbita intorno all’infrastruttura. 

L’Aeroporto di Bruxelles contribuisce, da solo, con 8,8 miliardi di euro all’economia belga e mantiene oltre 85.000 posti di lavoro, dei quali 7.062 legati alle attività cargo. Dati che fanno dell’aeroporto belga un importante motore economico per la singola nazione, ma anche per la macroregione nella quale esso si inserisce.

Con le sue iniziative strategiche e gli investimenti in infrastrutture e digitalizzazione, l’Aeroporto di Bruxelles non solo cerca di tenere il passo con il boom dell’e-commerce, ma intende imporsi come una delle piattaforme logistiche più efficienti d’Europa. La combinazione di iniziative intraprese posiziona l’aeroporto in qualità di hub vitale per il commercio elettronico tra Asia ed Europa, nel tentativo di sfruttare l’onda positiva dell’e-Commerce anziché rimanerne schiacciato.

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