Al via il progetto di formazione per marittimi e operatori in vista dell’era a emissioni zero

Condividi
La risposta del settore alla necessità di competenze avanzate per affrontare la decarbonizzazione e l’avvento delle navi a zero emissioni

Nell’ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) in corso a Dubai (Emirati Arabi Unitidal 30 novembre al 12 dicembre 2023, è stato lanciato un ambizioso progetto di formazione per preparare la forza lavoro marittimo all’uso di navi a emissioni zero o a basso contenuto inquinante. 

Il progetto, finanziato da Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) e Lloyd’s Register Foundation, mira a migliorare le competenze necessarie nella decarbonizzazione, per adottare tecnologie avanzate e combustibili alternativi e rappresenta una pietra miliare nel settore marittimo.

La gestione congiunta di questo innovativo progetto è affidata all’IMO e al Segretariato della Task Force per una corretta transizione marittima. 

La Lloyd’s Register Foundation si occuperà dello sviluppo del quadro di formazione destinato a marittimi e ufficiali, mentre la World Maritime University (WMU), con sede a Malmö, in Svezia, fornirà le competenze accademiche. 

Questa sinergia, amplificata da un gruppo di apprendimento tra pari a livello globale, garantirà un flusso costante di conoscenze cruciali per la formazione marittima del futuro.

Image by chandlervid85 on Freepik

Un piano per garantire un futuro decarbonizzato

Il progetto prevede una fase iniziale di test in Asia, sotto la guida della WMU (World Maritime University), con il supporto del Centro di cooperazione per la tecnologia marittima dell’IMO (MTCC) Asia e di altri partner. 

L’obiettivo è sviluppare e perfezionare il quadro di formazione per poi estenderlo a livello globale entro la metà del 2025. Questo processo dettagliato e sequenziale garantirà che tutti i materiali formativi siano adeguati e pronti per affrontare le sfide del futuro del trasporto marittimo.

Uno studio condotto da DNV ha evidenziato la necessità critica di formazione aggiuntiva per la forza lavoro marittimo per poter utilizzare navi alimentate con carburanti a emissioni zero o prossime allo zero.

Secondo i risultati dello studio, fino a 800.000 marittimi potrebbero dover acquisire competenze aggiuntive entro il 2030 per affrontare la transizione verso combustibili a basse o zero emissioni di carbonio. 

A tale proposito, la mancanza di chiarezza sulle opzioni di carburante ha già iniziato a produrre effetti a catena, influenzando la formazione dei marittimi. 

In risposta a questa esigenza, si rende cruciale l’implementazione immediata delle infrastrutture di formazione e l’adeguamento degli istituti esistenti, investendo nell’acquisizione di attrezzature moderne e nella formazione di istruttori altamente competenti.

Una risposta globale

La Task Force Marittima per una Transizione Giusta ha svolto un ruolo cruciale nell’identificare la necessità di una formazione dedicata. 

Il piano d’azione lanciato alla COP27, con il coinvolgimento di organizzazioni delle Nazioni Unite, armatori e sindacati, fornisce raccomandazioni chiare per rafforzare gli standard globali di formazione e garantire un approccio centrato sulla salute e la sicurezza. 

Questo impegno collettivo è essenziale per creare un ambiente in cui la formazione marittima possa adattarsi in modo rapido ed efficace alle nuove esigenze del settore.

Il pacchetto formativo sviluppato nell’ambito di questo progetto innovativo sarà reso disponibile agli Stati membri dell’IMO e agli istituti di istruzione marittima

Parallelamente, sarà implementato un programma dedicato di “formazione dei formatori” per supportare ulteriormente gli istituti nella preparazione dei loro corsi e dei materiali didattici. 

La revisione completa della Convenzione internazionale sugli standard di formazione, certificazione e tenuta della guardia per i marittimi (STCW) da parte di IMO, coinvolgendo industria e sindacati, evidenzia l’impegno nel garantire una transizione equa e di successo. 

Questo duplice approccio, che coinvolge sia gli istituti formativi che coloro che li guidano, è essenziale per garantire un futuro decarbonizzato del trasporto marittimo.

Prospettive di medio-lungo termine

Il futuro del trasporto marittimo è destinato a essere decarbonizzato, e la formazione dei marittimi è la chiave per aprire le porte a questa trasformazione

La collaborazione tra organizzazioni globali, l’urgente investimento in infrastrutture di formazione e la risposta pronta alle sfide delineate dagli studi di settore sono fondamentali per navigare verso un futuro sostenibile, sicuro ed efficiente. 

In questo contesto, il settore marittimo si pone come protagonista nella creazione di una transizione verde giusta, garantendo non solo la riduzione delle emissioni di gas serra ma anche la creazione di opportunità di lavoro dignitose e l’innalzamento degli standard di sicurezza e formazione per tutti i suoi attori.

Ti potrebbero interessare